Luglio è prossimo, anzi è proprio domani e c'è aria di vacanza ovunque, anche dove non ci starebbe.
Perché la malattia non va in ferie, e i luoghi di cura non chiudono mai. E' il periodo estivo quello più duro, che tanto contrasta col freddo della solitudine, e nemmeno si sente il caldo o l'esigenza di essere altrove, solo si avverte di più l'ingiustizia del proprio stato.
Ci sarai la prossima volta o starai al mare...? E' la domanda che mi rivolgono sempre più di frequente, e quando rispondo che certamente ci vedremo perché non sarò via, prima c'è un respiro profondo e poi... meno male, almeno un' "anima" per Noi.
Ed è evidente l'incessante bisogno di compagnia... di "presenze". Se per alcuni in condizione di normalità ciò può rappresentare un'alternativa, per quelli che contano i giorni a torto o ragione, è un grande "dono" che pare venuto dal Cielo.
Così in questi ultimi giorni di giugno ho incontrato persone un po' troppo pensierose, coi tratti della tristezza sul volto...
L'anno scorso di questi tempi... è l'inizio di rito dei loro discorsi.
Ma vedrai, l'anno prossimo di questi tempi sarai magari sul punto di partire per un viaggio, o andare al mare, ai monti...
Già... speriamo.
E non è solo tanto per dire, una formula. E' augurio vero. Tanto tutto passa, anche la storia più brutta.
Bisognerà vedere come passa... mi ha detto un paziente l'altro giorno, e poi senza aspettare la mia replica... intanto, vivo. E mi godo la mia nipotina di due anni e mezzo che vuole stare sempre con me, e insieme guardiamo i "cartoni".
Della serie... le "ottime terapie naturali" che curano il corpo e l'animo, e adottate... quando si può... tempestivamente, manco ci si accorge di essere stati malati.
Meno male che qualcuno ottimista sempre si trova, così da poter ricaricare il mio... il Nostro ottimismo.
A me piace tanto donare il sorriso, e mai vorrei apparisse quasi un ghigno. Però devo mettere in conto anche questo.
E sarò ripetitiva... ma nulla è davvero scontato, la Vita stessa... conquista continua, giorno per giorno erta scalata. Si rischia di cadere, poi ci si riprende... se non si ha la forza si torna indietro ma per ricominciare, magari per un sentiero meno duro.
Niente è uguale a se stesso... e non è frase fatta o filosofia spiccia. Tutto può cambiare e diventare anche meglio se si vuole, se si riesce a trovare dentro di sé la motivazione giusta per girare pagina senza rinnegare ciò che è stato.
Quando mi sento oppressa e in ansia per un qualsiasi motivo, l'ho detto varie volte, metto ordine nei cassetti e nell'armadio. Il tempo passa e di roba se ne accumula sempre tanta. Tutto non ci può stare, tutto non si può tenere. E allora si fa una selezione... qualcosa o anche più del passato, tanto di nuovo perché è il Presente che va ancora vissuto e fino in fondo.
Per ognuno dovrebbe essere così... in un cassetto immaginario che rappresenta la Vita, in un angolo il meglio di quel che è stato, nel resto dello spazio tutto ciò che si acquista man mano con l'esperienza. Imparando.
Perché la malattia non va in ferie, e i luoghi di cura non chiudono mai. E' il periodo estivo quello più duro, che tanto contrasta col freddo della solitudine, e nemmeno si sente il caldo o l'esigenza di essere altrove, solo si avverte di più l'ingiustizia del proprio stato.
Ci sarai la prossima volta o starai al mare...? E' la domanda che mi rivolgono sempre più di frequente, e quando rispondo che certamente ci vedremo perché non sarò via, prima c'è un respiro profondo e poi... meno male, almeno un' "anima" per Noi.
Ed è evidente l'incessante bisogno di compagnia... di "presenze". Se per alcuni in condizione di normalità ciò può rappresentare un'alternativa, per quelli che contano i giorni a torto o ragione, è un grande "dono" che pare venuto dal Cielo.
Così in questi ultimi giorni di giugno ho incontrato persone un po' troppo pensierose, coi tratti della tristezza sul volto...
L'anno scorso di questi tempi... è l'inizio di rito dei loro discorsi.
Ma vedrai, l'anno prossimo di questi tempi sarai magari sul punto di partire per un viaggio, o andare al mare, ai monti...
Già... speriamo.
E non è solo tanto per dire, una formula. E' augurio vero. Tanto tutto passa, anche la storia più brutta.
Bisognerà vedere come passa... mi ha detto un paziente l'altro giorno, e poi senza aspettare la mia replica... intanto, vivo. E mi godo la mia nipotina di due anni e mezzo che vuole stare sempre con me, e insieme guardiamo i "cartoni".
Della serie... le "ottime terapie naturali" che curano il corpo e l'animo, e adottate... quando si può... tempestivamente, manco ci si accorge di essere stati malati.
Meno male che qualcuno ottimista sempre si trova, così da poter ricaricare il mio... il Nostro ottimismo.
A me piace tanto donare il sorriso, e mai vorrei apparisse quasi un ghigno. Però devo mettere in conto anche questo.
E sarò ripetitiva... ma nulla è davvero scontato, la Vita stessa... conquista continua, giorno per giorno erta scalata. Si rischia di cadere, poi ci si riprende... se non si ha la forza si torna indietro ma per ricominciare, magari per un sentiero meno duro.
Niente è uguale a se stesso... e non è frase fatta o filosofia spiccia. Tutto può cambiare e diventare anche meglio se si vuole, se si riesce a trovare dentro di sé la motivazione giusta per girare pagina senza rinnegare ciò che è stato.
Quando mi sento oppressa e in ansia per un qualsiasi motivo, l'ho detto varie volte, metto ordine nei cassetti e nell'armadio. Il tempo passa e di roba se ne accumula sempre tanta. Tutto non ci può stare, tutto non si può tenere. E allora si fa una selezione... qualcosa o anche più del passato, tanto di nuovo perché è il Presente che va ancora vissuto e fino in fondo.
Per ognuno dovrebbe essere così... in un cassetto immaginario che rappresenta la Vita, in un angolo il meglio di quel che è stato, nel resto dello spazio tutto ciò che si acquista man mano con l'esperienza. Imparando.
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