
Eppure erano conosciute, tutti possiedono caratteristiche uniche e speciali, e comunque dopo non vengono ricordate. Perché?
E' probabile che la vita non sia stata vissuta pienamente, solo toccata e fuga ogni tanto, accenni di entusiasmo subito spento. Stasera, manco a farlo apposta l'ha detto anche il sacerdote durante l'omelia...
Che aspetti a vivere veramente?
Si accumulano giorni che non potranno essere spesi in seguito. Il Passato non torna e solo il Bene torna indietro, anche quando fisicamente non saremo più.
Essere contenti e reinventarsi la vita... anche quando va storta. Non puoi raddrizzarla... perché non è Tua facoltà, asseconda l'evento che la guasta, raddrizzando Te, o meglio il modo di viverlo.
Del resto tutto cambia, ed è inutile restare attaccati all' "identità" di sempre che è strettamente intrecciata a "certezze" create nel corso degli anni. La paura nasce quando all'improvviso le vediamo minacciate, perché le consideriamo parte di Noi stessi, mentre in realtà sono del tutto arbitrarie e mutevoli.
Converrà lasciar andare qualsiasi attaccamento ricordando che siamo un "gradino " più su di qualunque idea di certezza.
La Vita ci pone di fronte a continue sfide, viviamole come cambiamento adeguandoci, e sarà "vita piena" e non solo ferma al "primo quarto".
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