venerdì 30 gennaio 2015

IO CREDO E LA VIVO COSI'

Emoticon heart 
Quando in alcune conversazioni coi miei figli si tocca l'argomento, religione... casca l'asino, nel senso che troncano qualsiasi discorso in essere. Succede per loro convincimenti culturali ed anche per esperienze personali non positive. Devo riconoscere però che almeno prendono in considerazione i miei punti di vista, magari per criticarli con dubbi retorici ma senza la pretesa di "smontarli". Sarebbe impossibile. Anche perché io non sono la persona che si prende la ragione a tutti i costi, bensì ragiona per arrivare ad un punto d'incontro. Loro temono questo... e si ritirano.
Riesco a malapena ad accennare che dire "spiritualità" non equivale a "religione", come pure "fede" non è "religiosità".
Sia ben chiaro che il Credente Praticante rappresenta l'optimum, ma il praticante per tradizione che non sa "trasformare se stesso", non può proclamare la Fede, perché tutto il suo sapere a riguardo si limita alla parola e al significato letterale.
Personalmente mi reputo Credente, praticante quanto basta. Questo non vuol dire che vivo una "fede fai da te", osservo i sacri e sani principi, ma soprattutto mi porto stampato addosso quel comandamento che vuole si ami il prossimo come se stessi. Basta questo e non si sbaglia mai... o quasi, perché si sa, siamo esseri umani ed è possibile incappare in errore, l'importante è riconoscerlo ed umilmente saper tornare indietro sui propri passi.
Ricordo il mio Amico dagli occhi azzurri come il mare... sosteneva di non credere in Dio, eppure aveva un rispetto dell'Altro quasi commovente. Naturalmente io evitavo certi argomenti con Lui, non volevo metterlo in imbarazzo perché era sempre garbato nei miei confronti, ma a volte il discorso capitava per caso e così scoprivo che conosceva i testi sacri e addirittura sapeva più di me. La sua era una posizione critica nei confronti della Fede... si era posto delle domande a cui aveva dato delle risposte, giuste o sbagliate non importa, d'altra parte nessuno può dirsi depositario della verità, poi... e questo è importante per Tutti... era giunto alla "sua conclusione". Credeva nella Scienza, nell'Uomo... in se stesso. Era comunque sereno.
L'animo umano è un mistero, quasi mai uguale nel tempo si adegua alle "tempeste e bonacce" della Vita.
Nel pieno della malattia, pregavo con fervore e continuità. La mia preghiera "preferita" era il "Padre Nostro", eppure per un bel po' nel recitarla non riuscivo ad arrivare fino alla fine.
Un giorno, non ce la feci più... lasciai la "formula", recitata tante volte senza capirne il senso, ed esplosi gridandomi dentro... Aiutami TU, da sola non posso niente...
"Io credo in tutto e per tutto.
Sono un credente.
Credo in ciò che non posso cambiare,
in una difficile lezione da imparare e
nella forza che viene dal dolore.
E credo in ciò che non posso provare,
nella gioia dell'ignoto come del non compreso"

2 commenti:

  1. Spesso si incontrano certi atei migliori di certi cristiani...Non lo hai notato anche tu?
    Buon fine settimana cara

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    Risposte
    1. Assolutamente... sono cristiani "inconsapevoli". Buoni e rispettosi dentro.
      Un abbraccio, Annamaria...

      Mary

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