Come ogni sera qui... alla fine di un altro giorno "speciale".
Ma non sono poi così da "allora" tutti i miei giorni? Eppure diversi, tanto impegnativi con un qualcosa di fatica fisica che alla sera fa addormentare senza pensieri, anzi uno solo... sono contenta.
E della settimana due in special modo sono quelli che mi riempiono le "giornate"... non è un gioco di parole perchè è proprio così, sono talmente forti di esperienza e ricchi che posso vivere di rendita per i restanti e tutto quel che faccio anche banale e noioso avrà un senso.
Stasera ripenso a due persone incontrate oggi in ospedale, la prima al Suo "battesimo" con la chemio... una giovane donna che dall'aspetto mostrava di essere ancora più giovane e un signore anziano dal nome che richiamava il cognome e insieme armonizzavano in un suono.
La donna mostrava nel volto quella "sicurezza forzata" di Chi si era volenterosamente preparato per il "ruolo". Chissà quante volte aveva ripetuto a se stessa... devo essere positiva, devo essere positiva... per non farsi prendere in castagna dalla "brutta bestia" e dai tanti "buoni amici" che sarebbero andati a farle visita per vedere come l'aveva presa. Come se ci fosse una normativa o una regola, o si potesse scegliere da una vasta gamma di atteggiamenti quello giusto. La "batosta" te la prendi e basta, e poi a forza di cerotti e fasciature vai avanti, qualcuno resta attaccato più a lungo, qualche altra resiste meno, ma alla fine dai, il contributo ce lo metti a far capire che si può fare... non è così tremendo come pare.
E il secondo signore poi...
"IO sono positivo, positivo davvero anche se oggi il dottore, meravigliato nel constatare i marcatori notevolmente abbassati, si è lasciato scappare che è cosa strana perchè quelli come me, che hanno iniziato con me... son tutti morti. Meh, vabbè... non siamo tutti uguali, ho detto io... anche se poi ora ci sto pensando e un po' sto male. Ma sono positivo e continuerò a... esserlo. Tanto, mi dico... che cosa cambia?"
Certo, non cambia nulla perchè si può far un gran parlare di casistiche e statistiche, tanto ogni cosa va come deve andare e se uno ha da vivere... vivrà in barba a tutto. Cancro compreso!
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RACCONTARE E SCOPRIRE CHE SIAMO SEMPRE IN PIU' A POTERLO FARE
Si Mary, va come deve andare... Ieri mio figlio mi diceva del papà di un'amica, operato in testa. Gli chiedevo perchè a Trieste, sapendo che Udine funziona meglio... Ma, come tu scrivi giustamente, va...come deve andare. Buona domenica un abbraccio infinito. Ale
RispondiEliminaVa come deve andare, cara Ale, e a Noi tocca assecondare l'andamento... aggiustandocelo addosso perchè non sia troppo scomodo e pesi poco. Una volta fatto questo sarà come prima... come niente fosse, solo qualche toppa o cucitura di troppo ma a queste pure ci si abitua, e allora che vada tutto come deve andare, e il danno sarà relativo.
EliminaUn abbraccio...
Mary