Deve essere così altrimenti saremmo Tutti, soldati sconfitti senza aver sparato un colpo. Tutti, nessuno escluso e il "discorso" va anche oltre la malattia.
Stamane mi sono destata con un "che" di inquietudine... forse perchè sapevo che "il caro Amico" oggi doveva prendere una decisione dura, difficile per sè... tentare un'ultima carta.
L'ho sentito al telefono prima di ferragosto, mi salutava e poi mi ha detto che non ce la faceva più... aveva persino firmato per "essere lasciato in pace" tutto il tempo che gli restava. Ho cercato di convincerlo che non era la cosa giusta da fare, ho tentato ma perchè ci credo davvero... finchè si può si deve, fosse anche solo per qualche settimana in più. Poi in Cuor mio ho pensato... è facile dirlo ma metterlo in atto è un'altra cosa, quando c'è il dolore... fisso opprimente che toglie il respiro, quando le forze vengono meno a poco a poco e l'unico desiderio è quello di chiudere gli occhi e poter dormire a lungo, forse sognare che nulla sia mai accaduto e tutto sia rimasto come prima.
Il "prima" e il "dopo" costituzionalmente diversi... fra loro un "abisso" quando si tratta di un malato oncologico che ad un certo punto non riesce proprio a vederlo un futuro, un "dopo" ancora... ed erge così un muro oltre il quale non sa o per forza di cose non vuole andare.
Maledetto cancro!... quanti se n'è portati via.
Oggi mi è capitato sotto gli occhi il numero dei componenti del gruppo su fb, "Continuare a... parlarne con speranza"... siamo 196... solo altri 4 e arriviamo a 200, un piccolo traguardo per gente come Noi, un bel regalo per l'intero gruppo che in questi giorni compie il primo anno di vita. Poi, guardando le varie foto e scorrendone i nomi ho notato che alcuni di questi Amici non ci sono più... solo visivamente però perchè sempre presenti con lo spirito e l'esempio della Loro lotta. Nel gruppo resteranno, non saranno nomi di un "bollettino di guerra" perchè continueranno accanto a Noi... arrabbiati, agguerriti, pronti a difenderci e a conquistare ciò che alcun nemico può togliere... una dignità mai persa.
Che bel post hai scritto cara. Grazie di cuore..
RispondiEliminaGrazie a TE, Anna Maria che sempre pazientemente e con affetto segui l'esposizione dei miei pensieri... non tutti chiari e a volte difficilmente condivisibili.
EliminaUn abbraccio...
Mary
Oggi mio marito mi chiama dal lavoro...ha perso un collega di 49 anni. Maledetto, riusciremo a sconfiggerti. Buona giornata cara Mary.
RispondiEliminaMi dispiace, Ale... mi dispiace davvero, così giovane poi!
EliminaMa eventi come questo non devono essere di ostacolo, bisogna continuare a... lottare, TUTTI INSIEME... Chi è incappato nella "brutta avventura" e Chi è fortunatamente fuori dal problema.
Il CANCRO è un male sociale e va combattuto ancor prima che si presenti con l'informazione, la prevenzione e per quanto sia possibile con un corretto stile di vita.
E' la "cultura" sull'argomento che difetta... se fosse poco più che sufficiente minore sarebbe la paura e molto più grande il coraggio di affrontare tutto ciò che lo riguarda.
Un grandissimo abbraccio,
Mary