In tre anni di esperienze continue e ripetute, il più delle volte non cercate ma per forza di cose, capitate, ho imparato davvero tanto, soprattutto a ridimensionare qualsiasi cosa mi trovassi a vivere di persona o come spettatrice. Ho sofferto e tanto, e non solo a causa della malattia... e in questi giorni, oggi... ho capito che nonostante le "cadute", gli "sforzi", le "batoste" da cui pensavo di essermi ripresa alla grande, ho capito che non si finisce mai...
Non si finisce mai... di provare dolore e rabbia quando vieni a sapere di qualcuno che non è più. Perchè è vero, stava male e anche tanto però poi si riprendeva, e mi rideva il Cuore vederla non più coricata ma seduta a letto, appoggiata a due cuscini e aveva anche la messa in piega fatta di fresco. Le offrivo la caramella come a Tutti ma non la prendeva mai... tranne l'ultima volta che l'ho vista, è stata Lei a chiederla... ce l'hai la "rossana"? Ed io l'ho scavata dal mucchio... poi me l'ha quasi strappata di mano e scartata con rabbia l'ha messa in bocca. Chiudendo gli occhi e respirando profondamente. Sono azioni- reazioni che sul momento ti colpiscono ma ci pensi non più del tempo dovuto... è "dopo" che si trasformano in "immagini" fisse dal significato inequivocabile.

Va bene, basta ora... è meglio che non vada oltre tanto ho compreso in pieno.
Non finirò mai... di essere quella che sono... strana molto strana, volontaria col Cuore e col "camice di forza" che mi sta stretto, Dio solo sa quanto... poi, quando finalmente me ne libero ecco che mi resta addosso, sulle spalle tutto quel dolore, eppure lo faccio mio, è parte di me e ne sono contenta.
Non sono una specie di masochista ma è così che riscatto in parte il "privilegio" di essere ancora qui.
N.B. Invia la Tua storia all'indirizzo e-mail: continuarea@virgilio.it, "... per non finire mai di essere" - racconta la tua storia
E FORSE CAPIRAI QUANTO ANCORA HAI DA GIOIRE ...
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