Mi convinco che la "malattia" sia stata solo un punto di partenza.
Deve essere così se vero è che nulla avviene per caso, e si spiegherebbe il "perchè" di un'evoluzione in positivo, cosa comunque comune a molti, più ancora di un percorso post-tumorale alquanto atipico. Quest'ultimo in particolare sembra un "corso di specializzazione" per la vita, dopo che il tumore ne è stato il "test di accesso".
Però continua a... esser dura.
Non fai in tempo a superare una prova, a congratularti con Te stessa, perchè anche questo ci vuole... che Te ne arriva un'altra e devi studiarci su non poco per capire e soprattutto essere capita, e magari poi non ci riesci ugualmente ma Ti dai da fare lo stesso.
Eh si, è proprio una gran fatica.
In quasi tre anni ho avuto diversi momenti in cui mi è stato imposto di fare il punto della situazione, più volte mi sono messa in discussione perchè è giusto che sia così quando si ha a che fare con "persone" e non "pazienti"... d'altra parte non sono un medico nè psicologo, sono una "paziente" anch'io... con la fragilità che a tratti vien fuori e non si cura dei danni che fa. Ho comunque fatto i miei passi indietro ed ho ricominciato... col mio essere a volte... prolissa, con gli incisi le parentesi e i collegamenti, ma probabilmente tutto ciò non è stato poi tanto sgradito se non sono mancati i "sorrisi" e... "dimmi... ci vedremo ancora?"
No... non ha dato fastidio, non a Tutti almeno.
Vivere non è semplice, si sa e per questo un corso che abiliti alla vita ha un inizio ma praticamente non finisce mai, nè si può peccare di presunzione credendo di non sbagliare e andare perciò a ruota libera, senza tener conto di quello che si dice e come lo si dice.
Attenzione, cautela e sintesi di pensiero e più o meno ci sarai... nel giusto?... questo Chi lo può dire!?... meglio nell' "equilibrato agire" che esige ogni "relazione umana".
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