E con oggi è finita un'altra settimana...
Una settimana "metà e... metà", la prima parte festaiola e in compagnia, la seconda in tono un po' dimesso e trascorsa praticamente... con me stessa. Ma forse non sto dicendo niente di nuovo ed eccezionale, chissà quanti saranno passati per settimane simili, solo che per me il discorso si fa diverso... sento, per fortuna a tratti, gravare addosso una certa "fragilità". Sicuramente anche questa non è una novità, essendo una condizione propria dell'uomo però c'è modo diverso di viverla. In primo luogo si deve "sentire" perchè è presente ma latente e sono poi le situazioni particolari ed estreme a metterla in evidenza sotto forma di "dubbio, incertezze e paure". Dopo occorrerà "affrontarla", prenderla di petto e questo atto di coraggio già basterebbe per dimostrare a se stessi che, dopo tutto tanto fragili non si è. A molti comunque non basta e per avere un' ulteriore conferma arrivano a trasformare quel coraggio in "aggressività".
A pensarci bene... tra riflessioni e ricordi, le persone arroganti e sempre in atteggiamento di sfida sono quasi sempre molto fragili. Lo sono perchè perdono di vista l'orizzonte, smarriscono l'equilibrio e faticano a ritrovarlo, di conseguenza disorientati si aggrappano o si appoggiano dove possono dopo aver quasi perso il respiro.
L'aggressività è il Loro respiro ritrovato, il tentativo di rimettersi sulla "fune" e riprendere, ma fragili restano comunque.
Poi ci sono "Quelli come me"... Noi riconosciamo questa condizione umana, praticamente... la "conclamiamo". Ci vestiamo di umiltà per lasciarci aiutare, o "indossiamo" una maschera che ostenta sicurezza, sperando di farci l'abitudine e non sentirci più tanto deboli e precari.
Intanto in un modo o in un altro il tempo va via veloce e senti che la strada inevitabilmente diventa sempre più breve.
Oggi è scomparsa una figura importante, rappresentativa della scienza... l'astrofisica Margherita Hack; a sostegno dei miei pensieri non so fino a che punto logici, mi viene da parafrasarne uno dei Suoi.
Lei non amava camminare a piedi, preferiva andare in bicicletta... finchè aveva potuto, pedalare l'aveva portata lontano in tutti i sensi. Si riscopriva poi sempre più viva e con una gran voglia di fare dopo aver ritrovato l'equilibrio.
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