domenica 21 settembre 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.94) (Abbracciarsi con le parole)


Siamo esseri sociali, eppure spesso abbiamo difficoltà a farci capire e capire.

Preoccupazioni, pregiudizi...?

Servirà scendere dal piedistallo della presunzione per non rischiare di non capire neppure se stessi.

Le semplici conoscenze hanno bisogno di qualche elemento in più per comprendere se valga la pena inoltrarsi nei meandri dell'animo altrui.

Nelle cosiddette "relazioni strette" per legami di sangue, di amicizia e presupposti di amore quasi eterno, comunicare poi significa avere un dialogo continuo e costante, mettersi a nudo per poter capirsi a volte anche senza parlare. Sembrerebbe cosa scontata, eppure è proprio in quest'ambito che la "non comunicazione" delude di più.

Ho compreso che l'empatia è una valida chiave di lettura, purtroppo non comune a Tutti ma che aiuta a comprendersi simultaneamente. Ci si ascolta senza parole, si sente con l'animo e ci si comprende. Basta tendersi la mano.

Quanto è difficile farsi capire...

Perché non puoi essere mai completamente Te stesso... necessariamente dovrai adeguarti.

Adeguarsi non vuol dire essere ipocrita e falso, ma cercare di andare incontro all'Altro, 

procedendo cautamente e smussando gli angoli, ben predisposto e con benevolenza.

Perchè non è affatto detto che se qualcosa va storto la responsabilità assoluta è sempre della persona con cui vieni a confronto...

Molti guai li combina l'uso di parole, dette senza pensare, senza tener conto della sensibilità altrui.

A volte meglio sarebbe restare in silenzio lasciar parlare gli occhi.

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