sabato 14 dicembre 2024
Questo Natale a casa mia l'albero solito non ci sarà. Chi ha gatti sa bene che rischia grosso, addobbi e luci sono per loro stimoli irresistibili.
In compenso però non mancherà il presepe che, pur spento, resta allestito tutto l'anno, a promemoria dell'essenzialità di quello che fu un grande evento. E in più alberelli ovunque, piccoli e graziosi in ogni punto discreto della casa.
A Natale si deve essere più buoni.
Frase fatta, vera per metà.
Perché se non lo sei mai buono, o credi di esserlo a modo tuo, perché a Natale dovrebbe essere diverso?
Solo per un po' di luci colorate, l'albero di ultima generazione e il panettone solidale?
Scontata la mia relazione complicata col mese di dicembre, personalmente non posso non salvare il Natale, e nella sua essenza.
Io vorrei viverlo esattamente così, nella sua essenza, in un silenzio ovattato come i passi nella neve, nell'intimità profumata di un lungo inverno, ripercorrendo il peregrinare di Giuseppe e Maria prima che Gesù venisse alla luce...
E intanto è già domani, seconda Domenica d'Avvento.
Per arrivare alla rinascita è sempre travaglio.
Come travaglio è pure la nostalgia del tempo passato, del Natale da bambini, soprattutto quando nella casa di sempre una sedia o più resta vuota.
Ogni anno si contano le teste, mentre continua il conto alla rovescia, che lungo o corto sia, ricorda che occorre far presto per recuperare.
Lo spirito natalizio... emozioni complesse. Ma si... forse la vera complicata sono io.
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