martedì 31 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.25) (Natale comunque)

E prima o poi arriva pure il giorno della Vigilia di Natale. Ricordi ed aspettative. Quell'anno fu una vigilia diversa dalle altre. Tutto era un non senso. Le luminarie offuscate dalle lacrime furono stelle tristi in un cielo senza luna. Le nenie natalizie, la colonna sonora di un inizio di storia vissuta malvolentieri. Le persone a me care, comparse in un copione di falsa normalità. Oggi non saprei, è tutto passato, alle spalle ma tanto è anche stravolto, cambiato, a partire dalla mia persona. Avrei voluto ancora una volta fermare il tempo. Andare incontro al Natale? Si, ma in un modo che solo il mio cuore può interpretare. La mia piccola famiglia quest'anno si è allargata, sei gatti, un cane, e per le feste un altro cane ancora. Vuol dire di certo qualcosa... NATALE Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare - Giuseppe Ungaretti - Un "gomitolo di strade" da evitare... le "quattro capriole di fumo" e il "caldo buono" con cui restare, ci sta tutto per un Natale pressoché intimo. Il Natale di Ungaretti, quello che Tutti vorremmo vivere, e che invece ci piomba addosso e scivola via, non prima di conflitti, turbamenti, ansie grandi e piccole... e aggiornamenti. Ma Natale è sempre, e necessita di speranza al centro del grande mistero. Buon Natale con cuore sincero.

lunedì 30 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.24) (Dedicarsi per dedicare)

È stata una giornata campale per me. E con Voi sono stata poco, mi dispiace. Ho sentito forte le assenze, le mancanze... Che farci, è il tempo di Natale, i ricordi si rincorrono, il presente mostra tanti vuoti e spazi aperti desiderati ma difficili. Nota positiva, la serenità di esserci dopo, ora posso dirlo, quindici anni. Già, il 23 Dicembre 2009 fece la prepotente comparsa il tumore, e da allora cambiò tutto. All'inizio costò dolore, fui ripagata con nuova consapevolezza. E ho compreso, e sempre più sono convinta che sono stata creata non solo per me stessa. I quotidiani messaggi, l'ascolto, il sorriso non sono una scelta obbligata, vengono dal profondo, ed è un modo per dire grazie, e dimostrare la volontà di continuare appunto, non solo per me stessa. Dedicarsi... per dedicare, si fa del bene a se stessi e non solo. E fare bene agli Altri diventa un toccasana per Chi dà e Chi riceve, a tutto beneficio dell'autostima di entrambi. Un' antivigilia a tutta riflessione quindi, per un altro Natale di cui essere grata.

domenica 29 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.23) (Strano procedere)

L'ho detto, vero? Il mese di dicembre con me parla "strano". Soprattutto questi giorni che precedono il Natale. E sono ricordi e timori, ed è voglia di solitudine, perché possa perdermi con la speranza di ritrovarmi. Procedo come sulle uova, e non sempre va bene, qualcosa si rompe ed è difficoltoso riprendere. Occorre reagire, e lo faccio sia pure a stento, il mio presente è fermo su se stesso, al futuro poco penso, così aspetto e spero. Rileggo queste righe, e mi rendo conto di una certa pesantezza. Non faccio abbastanza perché qualcosa cambi. Eppure basterebbe poco, sostare ad esempio davanti alla capanna della piccola natività, o anche dimostrarmi grata sorridendo per un giorno intero, perché la fortuna stranamente ha baciato anche me. Strano e stranamente, continuo a dare un'accezione negativa a questi termini, e sbaglio. È strano tutto ciò che è fuori dall'ordinario, ed io sia pur tra alti e bassi lo sono e ne vado fiera. Passerà questo periodo, trascorreranno i giorni, poi ogni cosa, impegno o altro saranno all'archivio. Intanto la Mente per proteggersi si fa furba, e da tutto prende le distanze o quasi.

sabato 28 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.22) (Tra ricordi e rimpianti...)

È da un po' che sento molto la mancanza di mio padre. Torna tra i ricordi e i miei rimpianti. "Noi siamo coetanei" "Beh... non proprio, direi. Non esageriamo". Mio padre amava ripeterlo da quando compii 40 anni e lui ne aveva 62. Molto ci accomunava oltre al fatto di essere padre e figlia. Stesso segno zodiacale, guarda caso, il cancro, stesso fattore RH, stessa patologia nello stesso anno... forse forse non aveva tutti i torti a considerarmi della sua stessa età, era il suo modo per dire che mi sentiva vicina e non solo fisicamente. Una volta mi definì la sua "consigliora", perché me li chiedeva quei benedetti consigli che non metteva mai in pratica, preferendo poi alla fine seguire il suo istinto impulsivo senza mai domandarsi prima, chissà... ma non sarà il caso di riflettere? Ma tant'è... lui era così, e noi figli, pur prendendolo in giro simpaticamente, gli abbiamo voluto bene anche "per la sua delicatezza tanto simile a quella di un elefante in un negozio di cristalli". Oggi avremmo voluto poter sorridere ancora per le sue piccole manie, le "raccolte" di vecchi dischi, dei film di ogni epoca, del suo amore per tutto ciò che era uno schermo, della pila dei quotidiani che leggeva in differita, per il suo modo di essere insomma, che a qualcuno potrà apparire... forse particolare?... ma che per noi invece lo rendeva unico. Sempre e comunque babbo, grazie.

CORSI E RICORSI (n.21) (Prima che sia Natale...)

Occorre riordinare, fare spazio. Avremo ospiti o lo saremo, in ogni caso è necessario non essere impreparati. Sembrava tanto lontano, e quasi all'improvviso mancano solo tre giorni. Affaticata e stanca, mi ritrovo sempre a pensare, a discapito del fare, fare ciò che si deve ma pure ciò che piace. Sarà il tempo di Natale... stamattina pensavo e mi chiedevo se davvero mi sento in pace. Scrupoli, vago senso di colpa... Ora è tempo che io mi ritrovi in pace. Voglio perdonarmi. I forti legami sono relazioni che si costruiscono e crescono nel tempo. Ed io in ogni rapporto mi sono sempre impegnata. Devo perdonarmi, perché lo merito. La vita non può essere un percorso ad ostacoli su una strada senza luce, perché privata della serenità. Posso perdonarmi, adesso... perché sia davvero Natale. Anche se all'inizio comporta uno sforzo Il desiderio di ritrovarmi in pace fa sì che io mi perdoni. Mi alleggerisco così di un peso, ritrovo l'equilibrio, metto basi nuove per la relazione con me stessa.

venerdì 27 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.20) (Almeno a Natale!)

Incontro conviviale di fine anno per gli auguri e dirci... arrivederci. Ancora insieme, per caricarci di positività, per definire ancora una volta la qualità di vita. Ne parliamo spesso. Vivere come se niente fosse, anzi meglio alla luce di quello che è stato, se passato, alla luce di quello che è, visto che il domani non è dato conoscere. E poi cercare ad ogni costo la gioia nelle piccole cose, nel calore della famiglia, nell'amore per il prossimo di cui si riscopre la presenza e la necessità per fuggire dalla solitudine. Un tentativo, una consuetudine, o volontà di ricreare nello spazio solito qualche ora di gioiosa spensieratezza? Qualunque sia la motivazione, è cosa valida e ne varrà sempre la pena. Stasera ci siamo ritrovati, Noi... insieme. Per me prima c'è stata qualche difficoltà, ma poi ce l'abbiamo fatta. Uno scambio di battute al crepitio del ceppo nel camino, nella magica atmosfera natalizia ove ogni angolo porta un segno, una stella, una piccola calza. Genuinità di cibo e sentimenti, tutto in piena condivisione. Non solo dovuta consuetudine annuale. Le feste sono solo all'inizio, il "Nostro esserci" è stato, è... continuerà.

giovedì 26 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.19) (È sempre tempo di presepe)

In questo periodo più che mai, ma pure oltre. È cosa nota, conservo il presepe tutto l'anno. Da anni vive le quattro stagioni sulla parte ad angolo del mobile in soggiorno. È sotto la finestra, e il variare della luce, dei colori del cielo e delle fronde degli alberi gli fanno da sfondo. Per Noi è naturale vederlo in pieno solleone o vicino ad un ramo di fiori di pesco. E non ci fa più caso neanche Chi viene, e del resto sarebbe relativamente importante il contrario, convinti come siamo che Natale è tutti i giorni. Abbiamo deciso con mio marito di respirare l'incanto quando lo desideriamo. Di seguire la stella quando ci sentiamo persi, di trovare compagnia quando ci sentiamo soli. Lo sguardo si perde tra le erte salite, si rasserena a valle fino alla grotta. La pace è, quando la si cerca e poi si trova, sfoltendo, smussando, tornando sulla via. Tutto con gioia. Pensieri mentre guardo l'alternarsi di luci e colori nel mio presepe, ricordi che affollano la mente. Il presepe naif preparato coi miei bambini, tante figurine colorate, le loro ingenue ed entusiaste proposte. Il primo presepe di mio marito da fresco pensionato, quel giormo che mi coprì gli occhi perché lo vivessi come una sorpresa. Le luci non ancora spente in quel paesaggio incantato di stelle, la domenica che mia madre si spense. Dolcezza e malinconia nello scorcio di presente che sento fortemente mio.

CORSI E RICORSI (n.18) (Il suono festoso di una rinascita...)

È preceduto dal pianto di gioia. Finalmente, è finita. E ogni volta è una grande emozione, lo è stato anche oggi, a tal punto che mi è cascato il sacchetto con le caramelle. Intimidita ed emozionata la Nostra Amica esitava davanti alla campana della speranza. Non ci credeva ancora che il percorso fosse terminato, e che era lì davanti alla campanella. Qualche lacrima scendeva lenta. Occhi commossi, ho pensato... niente di più bello... - Non ci posso credere. È davvero la fine? Chissà perché poi, visto che se c'è un inizio sempre ci sarà una fine. Vero è che queste storie non sono tutte uguali. Più o meno tanti paragrafi, un po' di parentesi, e a volte... quanti asterischi! Comunque... si resta al centro del piccolo mondo ricostruito a fatica, forti di questo e si deve continuare ad esserlo per questo. Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. E a Noi tocca ricominciare sempre, perché se la fine ha un tempo, ricominciare è all'infinito. In qualsiasi momento, qualunque sia il motivo. Allora, che si fa? Cominciamo subito, dopo che ogni luce sarà spenta e smorzato l'ultimo pensiero. Ne avremo tenuto da parte uno solo, un piccolo progetto o proposito per domani, un acquisto, una dolcezza, un abbraccio. Basta coi pensieri vagabondi e continuiamo a vivere giorno per giorno quello che di bello la vita dà. Parole pensate le mie, con tanto affetto, ché veicolino l'energia giusta per una rinascita a... 🌟🌟🌟🌟🌟

martedì 24 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.17) (Vince chi molla)

È il titolo del brano di Niccolò Fabi che visse il dolore della perdita di una figlia. Stasera ascoltarlo al termine del sesto incontro GAMA, è sembrato la giusta conclusione. Perché nella vita succede che per vincere non sempre si deve lottare ad oltranza. Quanto è vero. Se vai contro l'onda, rischi di affogare. Se contrasti l'evento capitato tra capo e collo, perdi la lucidità. Ciò che è stato non poteva essere diverso, compresi percorsi e scelte, e pure quel che sarà, perché tutto va come deve, ed è inutile andare contro il destino. Lasciar andare conviene. I dubbi e i pensieri, le parole non dette e i rimpianti, i desiderati abbracci, i saluti mancati. Arriva il tempo, quando il tempo s'accorcia, di alleggerire il bagaglio per andar veloce, recuperare i passi verso la quiete. Far la pace con se stessi, perdonare gli abbracci sospesi, i saluti a metà. E dire grazie, perché sempre motivo ci sarà. Si recupera così una relazione quando sembra non sia più il tempo, e poi si chiudono gli occhi, per una notte finalmente serena.

lunedì 23 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.16) (Mettere ordine nella propria vita)

Stasera... citazioni, un po' per spunto e un po' per tempo... mancanza di tempo... Una persona forte sa come mantenere in ordine la sua vita. Anche con le lacrime negli occhi, si aggiusta per dire con un sorriso, sto bene. - William Shakespeare - Ti guardi intorno e tutti, secondo te, hanno realizzato ciò che volevano. Ti guardi dentro e vorresti fuggire. Ti guardi indietro e ci sono solo rimpianti. Però vuoi esserci, soprattutto come persona. Così cominci a spostare il "fuoco" dell'attenzione, non puoi esserne il centro, come non lo è nessuno. Infatti sta ad ognuno crearsene un altro diverso da sé. Così si rinnoveranno gli interessi, e tornerà l'entusiasmo non per le grandi cose ma per la vita stessa. Comincerai ad apprezzarti e nel modo in cui Ti mostri sarai apprezzata/o dagli Altri. Sarai amata/o perché Ti ami. E poi arriveranno idee e spazi nuovi da ritagliarsi privilegiando la propria persona... Perché nessuno può averne cura più di Te... Non lasciare che la giornata termini senza essere cresciuti un pò, senza aver sorriso molto, senza avere alimentato i propri sogni. Non fatevi vincere dallo scoraggiamento. Non permettete a nessuno di togliervi il diritto di esprimervi, che è quasi un dovere. Non desistete dal desiderio di rendere la vostra vita straordinaria. Cit. Straordinaria pur nella semplicità, poiché non servono cose apparentemente grandi, per farne una storia importante.

domenica 22 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.15) (L'Essenziale e l'essenziale)

Ultimamente mi faccio bastare l'essenziale vivendo ogni momento con la bottiglia in mano per riempire il famoso mezzo bicchiere vuoto, ed essere ugualmente contenta. L'Essenziale ed essenziale, stessa parola, medesimo numero di lettere, la differenza la fa la maiuscola all'inizio e non è a caso. Si dice che ogni esperienza estrema ci porta a cogliere l'Essenziale, ad averne consapevolezza. Eppure stasera, diretti al centro commerciale, a giudicare da quel che si vede per le strade, pare si cerchi la consuetudine del superfluo. Aggregarsi, divertirsi, la corsa al regalo pensato tutto l'anno, per qualcuno sarà necessario, non può definirsi essenziale. L'Essenziale, con la maiuscola, per me è lavorare costantemente, pur tra alti e bassi per l'equilibrio interiore e restare sereni. La serenità è una conquista, cosa non scontata. Sono sereni e fortunati coloro che non si lasciano sfuggire la bellezza delle piccole cose, e colgono ogni espressione grata. Sono contenti persino se trovano nel fondo del cassetto un bigliettino del loro primo amore. Insomma dell'esistenza prendono il meglio... colgono l'Essenziale e lo trattengono. Soddisfatti e bravi pure se i loro sogni sono senza pretese.

sabato 21 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.14) (L'empatia è una qualità, una virtù o cos'altro?)

In realtà fa parte della natura umana, si può essere più o meno empatici, comunque è una capacità che si può sviluppare ed allenare. Non equivale alla simpatia, e prima di tentare un qualsiasi approccio empatico bisognerebbe spogliarsi del proprio "bagaglio" per poter poi sobbarcarsi di una parte di quello altrui. Cosa difficile per un medico, costretto dalla professione stessa a mantenere un certo distacco, anche se non guasterebbero garbo, dolcezza, pazienza. Che dire... bisogna passare per la sofferenza per comprendere pienamente il primo bisogno di Chi incappa nella malattia? Una certa differenza la fa aver vissuto un'esperienza simile, a cominciare dall'ascolto e dell'accoglienza. Quel giorno che varchiamo la "soglia", cerchiamo un volto, un appiglio
. Inconsciamente scegliamo un Angelo custode. E magari capiterà il meno adatto, ma per Noi sarà sempre e solo l'unico. Semplicemente perché il primo. "... quando ci imbattiamo in un medico che ha umanità, consapevolezza di sé e di noi... che riesce a rappresentare se stesso e noi in una reciproca relazione... tutto diventa più leggero e la speranza si riaccende, perché sentiamo che esistiamo per l'altro, la nostra vita non gli è indifferente. Ci sentiamo contenuti e protetti, e naturalmente di questo abbiamo bisogno, perché la malattia ci rende fragili..." (Marta Tibaldi - "Oltre il cancro") Non è facile però essere compresi, spesso l'instabile e difficile situazione emotiva del singolo va a scontrarsi con la realtà quotidiana di Chi "opera" e deve, per poter continuare, evitare il proprio coinvolgimento emotivo. Difendersi per non crollare. Mentre a Noi improvvisamente risulterà indifferente e menefreghista. Ovvero... disillusione.

giovedì 19 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.13) (Accogliere e imparare)

Ero parecchio recettiva oggi, e ho accolto in silenzio parole serene, sofferte, rassegnate. E le ho sentite tutte, passando così da uno stato d'animo all'altro. E intanto ancora una volta ho imparato... Che si può fare un dolce non solo per eliminare le uova in scadenza, ma pure per il semplice profumo che si spande per casa e fa star bene. Che a volte la Vita parla per coincidenze, e anniversari gioiosi e un po' meno, compleanni, tutti nello stesso giorno, letti come si conviene, saranno interpretati come speranza che si rinnova. E della donna forte dalla gioia contenuta e dalla saggezza unica? È serena e consapevole, può muoversi poco e niente, però "non disturba", si è organizzata e per Natale comunque avrà il suo abete addobbato. Chi le dà la forza? L'ebbe in dono, come tutti, la preservò e ancora ne ha cura, dote investita come fosse talento. Così io, più recettiva del solito, di questo ed altro fatta carico, ne ho tratto insegnamento e bene.

mercoledì 18 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.12) (Aggiustarsi la vita)

Dispiace dirlo, a volte non ci si sente capiti e frasi intese a cambiare discorso o a banalizzare l'argomento fanno sentire "archiviati". Ovviamente sono sensazioni, probabilmente dovute a quel che cambiò la vita, dimenticato da Chi vuole credere non sia mai successo. È così, alla fine nulla di grave. Bisogna farsene una ragione, forti e certi di essere una spanna da terra. Dipende quindi da te, se non ti senti sempre capito, perché tuo è il disagio... quel malessere diffuso che prende all'improvviso e non sai spiegare. E... perciò dipende da me "aggiustarmi" questa vita, continuare a farlo contando sulle mie risorse che, strano a dirsi a volte si celano sotto la trama fitta della malinconia e il cielo smorto del cattivo umore. Domani tornerò al mio da fare, a casa e in ospedale, tutto alle spalle, compresi i pensieri vagabondi, e riprenderò il mio atteggiamento di sempre, fatto di stabilità e di gioia che non è apparente, ma qualche volta solo altalenante. Insegnamenti, ricordi si aggiungeranno e ritorneranno senza far peso sul mio animo ma lievi come carezze conforteranno una sofferenza solo sopita dal tempo che nel tempo a volte ritorna sotto mentite spoglie.

martedì 17 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.11) (Semplicemente... Tu)

Riflettevo sugli incontri fatti stamattina in reparto e le parole ascoltate. Riflettevo, e non è affatto cosa scontata perché di solito vivo le emozioni del momento, facendone ricchezza, ma poi tutto sommato guardo avanti. Corsi e ricorsi, ed ecco che situazioni si ripresentano sia pure con personaggi diversi. "Ho iniziato con te e oggi termino con te..." E queste parole motivano in modo incredibile, giacché Chi le dice è come avesse letto nella tua presenza dall'inizio alla fine, un segno del destino, l'augurio di un esito felice. D'altro canto si può nell'immediato anche non piacere a tutti, capire la cosa e continuare ugualmente ad essere te stessa. Scrutata, sotto esame, e alla fine con l'aiuto del buon Dio, riuscire a dare sempre "la risposta" esatta, quella che l'altro desidera sentir ripetere. E prima di andare la sorpresa più grande. Una mano che ti accarezza la guancia... "Che bella sei..." ... e ti si scalda il Cuore, perché è di "bellezza dentro" che si parla. Quella che non soffre per le rughe del tempo, ma dei suoi doni si fa ricca.

lunedì 16 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.10) ("Per trovare la pace interiore pratica il non attaccamento")

Una citazione più volte incontrata che celebra il valore del "non attaccamento" Giustissimo, non restare attaccati ad oggetti e neppure a situazioni, perché il timore della perdita non turbi oltremisura e faccia perdere di vista l'essenziale. Ciò non toglie che ogni volta che ci attacchiamo ad un oggetto o a un'idea, di fondo difendiamo l'idea di Noi stessi. Ci sono cose che ci accompagnano nel corso dell'esistenza, per peculiarità ed utilità diventano quasi vitali. È chiaro che se ne potrebbe fare a meno e vivere ugualmente, ma per quello che hanno significato in alcuni momenti, restano negli anni come "segni particolari", nota personale che identifica. Al mio nome, ad esempio, potrebbe essere affiancato un block notes, da quando imparai a scrivere ad ora, e non ho finito ancora. Appunti, citazioni, liste della spesa, emozioni... una sorta di zibaldone che mi ha sempre ben rappresentata. Qualche volta è diventato un diario, altre un verseggiare in codice perché capissi solo io. Mi rendo conto però, a questo punto della vita, devo lasciar andare block notes e gran parte del contenuto. Tutto con gentilezza e garbo, anche lentamente ma con decisione. Noi siamo molto di più. Le cose si rompono o si perdono, cambiano le idee... le persone care purtroppo un giorno ci lasciano. Noi restiamo al di là di tutto, perché ci è dato, e nel rispetto della vita dobbiamo continuare senza voltarci indietro. .

domenica 15 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.9) (È quasi Natale)

Conflitti e turbamenti, vortici di pensieri. Delusioni e false credenze. Dubbi e giudizi mascherati da opinioni. Tutto questo rimuginare fa male all'animo. Lo priva della sapienza del Cuore, l'unica a far sì non si perda l'equilibrio. Ma è quasi Natale, voglio gustarmi questo momento, e sarà tra ricordi e constatazioni. Quante variazioni sul tema... Eri bambina, e odore di fritto e profumo di cannella avvolgevano come carta dorata l'aspettativa del presente, un bacio dopo la letterina e il dono sotto l'albero di carta crespa e fil di ferro. E da giovane mamma? Il tepore di una piccola vita, i sogni rosa, e un Natale che già riportava all'infanzia con la consapevolezza di tanta strada fatta, e il pretenzioso diritto di farne altrettanta e più. E adesso che sei giunta a questo punto, tra esperienze e cicatrici, dolore e speranze disilluse, che cosa resta? Essere mamma che aspetta e accoglie, ascolta e gioisce ma pure si rattrista, e poi resta a casa quando è festa. Per dare quel calore che già fu suo mentre ricorda il "good luck" da cui partì la storia. Storie che capitano ogni giorno, di cui poco o niente sempre si sa, che insegnano a cogliere le belle sfumature, il profumo di Natale, il "non pensarci più".

sabato 14 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.8) (Natale è... l'essenziale)

Questo Natale a casa mia l'albero solito non ci sarà. Chi ha gatti sa bene che rischia grosso, addobbi e luci sono per loro stimoli irresistibili. In compenso però non mancherà il presepe che, pur spento, resta allestito tutto l'anno, a promemoria dell'essenzialità di quello che fu un grande evento. E in più alberelli ovunque, piccoli e graziosi in ogni punto discreto della casa. A Natale si deve essere più buoni. Frase fatta, vera per metà. Perché se non lo sei mai buono, o credi di esserlo a modo tuo, perché a Natale dovrebbe essere diverso? Solo per un po' di luci colorate, l'albero di ultima generazione e il panettone solidale? Scontata la mia relazione complicata col mese di dicembre, personalmente non posso non salvare il Natale, e nella sua essenza. Io vorrei viverlo esattamente così, nella sua essenza, in un silenzio ovattato come i passi nella neve, nell'intimità profumata di un lungo inverno, ripercorrendo il peregrinare di Giuseppe e Maria prima che Gesù venisse alla luce... E intanto è già domani, seconda Domenica d'Avvento. Per arrivare alla rinascita è sempre travaglio. Come travaglio è pure la nostalgia del tempo passato, del Natale da bambini, soprattutto quando nella casa di sempre una sedia o più resta vuota. Ogni anno si contano le teste, mentre continua il conto alla rovescia, che lungo o corto sia, ricorda che occorre far presto per recuperare. Lo spirito natalizio... emozioni complesse. Ma si... forse la vera complicata sono io.

giovedì 12 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.7) (Nel ripostiglio...)

Passano gli anni ed è incredibile quante cose si conservino senza una finalità precisa. Questo può servire, quell'altro l'avevo dimenticato, ma solo perchè non l'avevo sotto gli occhi... e così via. Tutte scuse perché in realtà manca il coraggio di gettar via, archiviare definitivamente. Prologo che ho fatto a me stessa prima di decidermi a mettere ordine nel ripostiglio. Sono anni che sposto cose, da qui le metto lì e viceversa, ma di radicale mai niente. Ora il momento è arrivato. Il compagno della mia vita si è offerto d'aiutarmi, un aiuto si, ma selezionare è restato compito mio, così... Già due grandi buste, gonfie erano addossate alla parete, quando ne è comparsa un'altra, medio-piccola trasparente. Due secondi per capirne il contenuto e ricordare. I cappellini che indossavo durante la chemio. Tre, quante furono anche le parrucche. Non so che mi è preso, perché io che ora non piango più per me stessa, all'improvviso sono scoppiata in lacrime... - Dai, se dobbiamo fare 'sta cosa, pure piangere?! Mi sa che lui non ha capito, o forse si, ha capito e ricordato, ma al pari di altri ha rimosso. Lui può farlo.

CORSI E RICORSI.(n.6) (Dolcezze in un particolare contesto)

Piuttosto tranquillo il reparto stamattina, il tempo giusto per ripensare alla bella serata di ieri e goderne la felice riuscita. Pensavo... queste cose danno proprio una bella carica, e motivano davvero. Poiché potevo muovermi con calma, ho conversato a lungo con una paziente. Tra Noi una buona sintonia. Ama scrivere, è propositiva, ottimista verso il prossimo... ecco, come me. E poi si è scoperta una grande fan dei miei bigliettini. È la prima cosa che mi chiede ogni volta... - Ne farò un cartellone, quindi me ne occorrono parecchi. Il tema della conversazione di oggi non poteva essere che "la scrittura". Le ho mostrato le foto del convegno, le ho letto le mie riflessioni, sono scesa anche nei particolari. Silvia, è il Suo nome, ne è rimasta affascinata... - Con la scrittura puoi esprimere ciò che non riesci a voce. Io ho scritto dell'albero. Una creatura che tende al cielo e allarga sempre le braccia, sia pioggia o vento, neve o gelo. Restando ben radicato nel terreno. Si potrebbe scrivere un racconto... le ho suggerito. Quindi le ho posto accanto, ben in vista le dolcezze contenute nel mio sacchetto rosso. Un dolce percorso in un particolare contesto. E tra una caramella e un cioccolatino, così leggeva il bigliettino scelto... "Se c’è un libro che vorresti leggere, ma non è ancora stato scritto, allora devi scriverlo tu" Fantastico... l'hai scritto proprio per me. Mi sembra cucito addosso. Già... quando si dice il caso. Azzarda anche qualche consiglio, e raramente sbaglia.to per ripensare alla bella serata di ieri e goderne la felice riuscita. Pensavo... queste cose danno proprio una bella carica, e motivano davvero. Poiché potevo muovermi con calma, ho conversato a lungo con una paziente. Tra Noi una buona sintonia. Ama scrivere, è propositiva, ottimista verso il prossimo... ecco, come me. E poi si è scoperta una grande fan dei miei bigliettini. È la prima cosa che mi chiede ogni volta... - Ne farò un cartellone, quindi me ne occorrono parecchi. Il tema della conversazione di oggi non poteva essere che "la scrittura". Le ho mostrato le foto del convegno, le ho letto le mie riflessioni, sono scesa anche nei particolari. Silvia, è il Suo nome, ne è rimasta affascinata... - Con la scrittura puoi esprimere ciò che non riesci a voce. Io ho scritto dell'albero. Una creatura che tende al cielo e allarga sempre le braccia, sia pioggia o vento, neve o gelo. Restando ben radicato nel terreno. Si potrebbe scrivere un racconto... le ho suggerito. Quindi le ho posto accanto, ben in vista le dolcezze contenute nel mio sacchetto rosso. Un dolce percorso in un particolare contesto. E tra una caramella e un cioccolatino, così leggeva il bigliettino scelto... "Se c’è un libro che vorresti leggere, ma non è ancora stato scritto, allora devi scriverlo tu" Fantastico... l'hai scritto proprio per me. Mi sembra cucito addosso. Già... quando si dice il caso. Azzarda anche qualche consiglio, e raramente sbaglia.

mercoledì 11 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.5) (Quando le emozioni sono vita...)

Il titolo del bel convegno del GAMA è pure assoluta verità. Una sala piena in una cornice festosa da Natale alle porte, a riprova che le emozioni sono sempre un tema di grande interesse generale. Saluti istituzionali con qualcosa in più, l'invito ai laureandi in medicina e chirurgia a non fermarsi a tale livello, ma ad andare oltre. Guardare negli occhi del paziente, cercando di stabilire un contatto, una sintonia. E poi come emozioni e salute sono strettamente legate, in una visione olistica che non vede l'essere umano solo come organismo. Emozioni positive e negative che fortemente condizionano la vita e il suo durare, l'umore e il carattere. Senza emozioni è impossibile vivere, non ci sarebbe benessere psico-fisico, saremmo al pari delle piante, inconsapevoli di esistere e completamente anaffettive. E tornando al carattere, tutto dipenderà dal "primo contatto", quello con la madre, se un giorno saremo in grado o meno di aprirci al mondo, nello specifico all'Altro. "Il tuo prossimo è lo sconosciuto che è in te, reso visibile. Il suo volto si riflette nelle acque tranquille, e in quelle acque, se osservi bene, scorgerai il tuo stesso volto..." - Kahlil Gibran - E le parole? Che cosa sono rispetto alle emozioni? Sono carezze se scelte con cura, pronunciate con garbo, scritte col Cuore.

martedì 10 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.4) (Ciao, cara)

I volontari mettono in conto tutto, risultare simpatici sin dal primo impatto, oppure apparire dei perditempo che non hanno nulla da fare. Ci sta tutto, pure perché ciò che si fa può non essere gradito, la situazione è già quella che è... Però.... Se qualcuno accoglie dicendo... Per fortuna sei passata, ho una bella notizia da darti. La mia TAC mostra la situazione stabile. Sono felice. E poi apre le braccia come per abbracciare, e lo farebbe, se non fosse distesa, allora si... vuol dire che il piccolo seme lasciato da un sorriso e dalla parola giusta, ha messo le radichette per germogliare. Si entra e si esce da quelle stanze sempre in punta di piedi, come il momento richiede, con delicatezza... qualcuno apprezza, per altri è normale, una piccola minoranza preferirebbe stare in compagnia dei propri pensieri. Ciao, cara... è stato il saluto più bello ricevuto stamattina, e una cosa così compensa il vago senso d'inadeguatezza che ogni tanto prende. Quanto motiva la gratitudine dell'altro... motiva e pure tanto. Siamo tutti diversi, già... ma in fondo assai simili.

domenica 8 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.3) (Chairwork sulla gratitudine)

Quinto incontro GAMA. Si continua con le forti emozioni. Mettersi a nudo non è cosa facile, ma riuscirci dona una grande leggerezza. Chairwork sulla gratitudine "Due sedie" a confronto, in un primo momento l'una accanto all'altra, poi di fronte. Due sedie diverse, su cui siederanno la persona grata e idealmente quella a cui dimostrare gratitudine. "Sono grata" e "Ti sono grata"... Trovare il coraggio di dire e dirsi parole pensate e mai dette. Non è facile dichiarare gratitudine, per pudore si preferisce sorvolare, facendo credere sia cosa scontata. Non lo è, neppure quando le persone coincidono. "Sono grata a me stessa perché ho superato me stessa..." Quanto può essere difficile dire grazie alla propria madre che inconsapevolmente ti ha aiutato a metter fuori un aspetto di Te che non conoscevi. E lo ha fatto mentre Lei stessa viveva una situazione difficile, e continua ancora, sempre più non consapevole a renderti forte, a vederti capace come mai avresti pensato. Ora dici grazie a Lei e a Te stessa, gratificandoti da sola. Perché se nessuno lo fa, è giusto darsi da sé una pacca sulla spalla.

CORSI E RICORSI (n.2) (Scrivere per riconoscersi)

Mi è sempre piaciuto scrivere, e sintetica non lo sono mai stata, neppure da bambina nello svolgimento di una "composizione". Sono cresciuta e continuavo a scrivere per diletto. Quanti fogli di un'opera in essere, finiti in un fondo di cassetto... Nessuno li leggeva, ma erano per me, io mi bastavo. E fu un dicembre e quel primo foglietto del calendario si staccò a fatica. Decisi di descriverla tutta quella fatica, ogni giorno prima del riposo. Da allora si sono alternate altre stagioni, ognuna diversa ma con qualcosa in comune, la meraviglia. I fiori più belli, il mare più azzurro, le foglie ingiallite più accattivanti. E l'amore per le persone, tutte indistintamente, per Chi risultavo simpatica, per Chi non mi poteva soffrire, per Chi ero così così e pur mi sopportava. Ora che tempo è trascorso, cerco e trovo la motivazione ogni giorno, in me, in ciò che faccio, persino nell'accudire sei gatti capitati per caso. Ma penso... sarà stato davvero per caso? "Se prendessi un gatto come tuo maestro, ti insegnerebbe il potere che c'è nel riposo, ti addestrerebbe nell'arte di dedicare del tempo a te stesso, ti insegnerebbe ad essere la tua priorità, a vivere in serenità ad essere autentico. Impareresti a scegliere saggiamente i tuoi amici, a goderti un raggio di sole, la vita e i piccoli momenti. Ti insegnerebbe a mantenere viva la curiosità e dimenticheresti completamente cos'è la paura" - Yazmín Domínguez -

sabato 7 dicembre 2024

CORSI E RICORSI (n.1) (L'ultimo di Novembre)

Giornata a tratti piovosa, ogni tanto con aperture di sereno, ma fredda. Domani Dicembre sarà, e pare voglia presentarsi come letteratura vuole. In una giornata di pioggia si ha estremo bisogno di calore umano, sentir ripetere che non si è troppo sballati, le cose fatte o da fare sono più o meno giuste, e se possibile, ricevere anche qualche carezza. Affetto, solo di affetto si ha bisogno in giornate così, per poter continuare. Perché emergono ricordi, assalgono dubbi e timore, e poi perché... almeno per quanto mi riguarda... s'appresta Dicembre. Vorrei che l'ultimo mese dell'anno volasse via in un soffio, perché rivivo i suoi giorni nel ricordo di quel tempo che diventa sempre più lontano ma mantiene le spigolosità dell'antico che non le perde. E questo sarà l'ennesimo dicembre da quel dicembre... e guarda il caso com'è bizzarro, oggi, un sabato qualunque, ho fatto la mammografia annuale. È andata bene, e si scioglie quel nodo alla gola che prende quando i pensieri fanno ressa per la supremazia di triste presagio. Mi scuoto, apro l'animo e respiro. Sono cresciuta ormai, e restino pure i pensieri, ne hanno tutto il diritto giacché si accompagnano ai ricordi.

venerdì 6 dicembre 2024

INCONTRI (n.100) (Corsi e ricorsi storici)

Beh, con Vico c'entra poco in verità, soprattutto perché si tratta di emozioni, comunque è un pensiero così, emerso dal profondo, e l'ho condiviso come del resto faccio per tutto ciò che vivo. Da novembre a febbraio per me è tempo di controlli. Bene... si comincia domani, 30 Novembre con l'esame più temuto, la mammografia. E sarà di sabato come quattordici anni fa, ma la spesa la farò dopo, non come quattordici anni fa, ché restò nel bagagliaio per tre giorni. Sono stata molto impegnata in questo periodo ed è stato meglio così, c'ho pensato poco, e solo ora l'ansia s'affaccia, ma non è la stessa di quattordici anni fa, quando il dubbio accelerava i battiti e tutto quel che era sembrava già non dover essere più. Potrei più o meno farmi interprete dell'esperienze altrui, ma ognuno le vive in modo personalissimo anche se un denominatore comune c'è. È quell'ansia del futuro che sembra minacciato. Poi penso che si deve vivere perché ci è stato dato, ed è necessario che passo dopo passo lo si faccia come meglio si può. Facendo altro, pensando ad altro, ché sia anche distrattore mentale, che gratifichi ma soprattutto distolga l'attenzione da sé. Come è ora per me. Perché ho scelto o sono stata scelta e non posso deludere. E allora... che altro dire? Comunque domani a quest'ora tutto sarà passato, e sarà in ogni caso un nuovo inizio, con qualche imprevisto e acciacco in più, ma sempre in piedi e pronta, perché devo stare bene, tutto qui.

lunedì 2 dicembre 2024

INCONTRI (n.99) (Meravigliosa... nonostante tutto)

Stamattina ho incontrato ancora Eugenia che rinasce ogni volta, sempre più mite e consapevole. Era da un po' che non ci vedevamo, e per questo grande è stata la gioia nel vederla entrare nella stanza dove mi ero fermata. Eugenia, sempre sorridente e ben "abbinata" di tutto punto... - Ehhh, mio marito dice ogni volta come devo vestirmi, ed io anche se questo mi interessa poco o niente, lo ascolto. Si prende tanto cura di me... Coraggiosa da sempre, forte della Sua fragilità, rivela una sensibilità fuori dal comune. Mi raccontò la Sua storia, il Suo inizio d'insegnante, il desiderio poi di occuparsi dei ragazzi diversamente abili. Quante soddisfazioni... Quindi l'incontro con Suo marito, e la nascita di una storia d'amore fatta di comprensione e vicinanza. Non hanno avuto figli, ma non importa... lei dice... sono stata la seconda mamma di molti ragazzi. Quando ci incontriamo Noi due parliamo di tutto, oggi ad esempio siamo passate con naturalezza dai primi piatti al racconto di una delusione. Eugenia, forte e determinata, ci penso ora, da quando la conosco ha negli occhi un vivace spirito di rivalsa. Nonostante tutto. INCONTRI (n.99) (Meravigliosa... nonostante tutto) Stamattina ho incontrato ancora Eugenia che rinasce ogni volta, sempre più mite e consapevole. Era da un po' che non ci vedevamo, e per questo grande è stata la gioia nel vederla entrare nella stanza dove mi ero fermata. Eugenia, sempre sorridente e ben "abbinata" di tutto punto... - Ehhh, mio marito dice ogni volta come devo vestirmi, ed io anche se questo mi interessa poco o niente, lo ascolto. Si prende tanto cura di me... Coraggiosa da sempre, forte della Sua fragilità, rivela una sensibilità fuori dal comune. Mi raccontò la Sua storia, il Suo inizio d'insegnante, il desiderio poi di occuparsi dei ragazzi diversamente abili. Quante soddisfazioni... Quindi l'incontro con Suo marito, e la nascita di una storia d'amore fatta di comprensione e vicinanza. Non hanno avuto figli, ma non importa... lei dice... sono stata la seconda mamma di molti ragazzi. Quando ci incontriamo Noi due parliamo di tutto, oggi ad esempio siamo passate con naturalezza dai primi piatti al racconto di una delusione. Eugenia, forte e determinata, ci penso ora, da quando la conosco ha negli occhi un vivace spirito di rivalsa. Nonostante tutto.

domenica 1 dicembre 2024

INCONTRI (n.98) (Un "esercizio" di scrittura terapeutica - "paragrafo" di vita vissuta...)

"Sarà perché adesso mi conosco bene, so quali sono i miei desideri, sono consapevole delle mie possibilità. Ma prima? Prima non era così, solo "normalità dorata" e tanta paura che qualcosa potesse costringermi a venirne fuori. Accade che la Vita ponga di fronte a prove che non avresti mai pensato, tanto le consideravi lontane e che avresti evitato anche a costo di grande fatica... tu che credevi ogni facile cosa scontata, gratuita ed il resto che non fosse tale. Impossibile. Quando all'improvviso la realtà appare diversa, cominci a dubitare del ruolo, persino a provar nausea per ciò che un tempo dava piacere. Ad un certo punto vorresti dire... basta!... cadere in un sonno profondo per risvegliarti dopo aver cancellato tutto. Resettare la propria vita e ricominciare con tanto spazio nuovo da riempire, guardarsi allo specchio e vedere quello che si era sempre pensato, un'immagine che muta naturalmente per il passar del tempo e non per uno "scherzo" del destino..." Ognuno immagini che questi siano suoi pensieri, come si potrebbe continuare? Comunque pure se in parte artefici della propria esistenza c'è sempre la restante che va da sé... Che cosa ci rimane allora? Forse amarci tanto, e poi... proprio per questo guardare ogni cosa con gli "occhi sorridenti". Un po' col Cuore, un po' con la Mente, niente è impossibile. Persino librarsi in volo verso un nuovo giorno che duri il resto della vita.