In teoria oggi non dovrei esserci, ma visto che ci sono e non sono morta, di fronte ad un capo chino vado in crisi e quasi mi sento in colpa, arrogante con la sola presenza per un privilegio mai preteso.
E mi convinco per ogni giorno trascorso che finirò col ricambiare e pagare, e poi riprendere a cercare, scoprire e donare ogni respiro fino al mio ultimo attimo di coscienza.
Non faccio nomi né bilanci, con l'Amore senza condizioni non è possibile, e quindi non sarà il caso farsene vanto perché sarebbe tutt'altra cosa, magnificare se stessi.
Io non vorrei mai magnificare me stessa, in un momento di lucidità mi darei della pazza, o nella migliore dell'ipotesi, della frustrata insoddisfatta che ha rincorso tutta la vita se stessa senza mai ritrovarsi.
La crescita interiore di una persona non finisce mai. E dopo tutti questi anni ho ancora da imparare, e a volte a causa delle stesse persone che invece non imparano mai. Non nascondo di essere indispettita, perché ancora Chi dice di avere Cuore, soffrire per l'altrui dolore, si mostra altresì per niente umile per atti che si discostano dalla grande virtù. E' verità inconfutabile, ogni volta un vero trauma che lascia i lividi ma non mi impedisce di raccattare i cocci, metterli insieme, e mostrare sia pure con delusione quel che di buono c'è a confronto di tanto magnificarsi con livore.
Comunque "parentesi" e vicende hanno portato di nuovo ad analizzarmi con scrupolo ed obiettività e a riflettere sulle infinite sfumature dell'umiltà.
Non può essere definita nè la si può spiegare con raffinato uso della ragione, è solo intuibile o raffigurabile con simboli. Ognuno troverà quelli che meglio la rappresentano su cui meditare per realmente intuire e appropriarsi dell'energia dell'umiltà.
Ed è vero, qualsiasi definizione guasta l'autentico significato dell'umiltà, compreso il definire umile se stesso, visto che Chi lo è veramente non lo sa ma gli è riconosciuto per la semplice naturalezza di ogni Suo gesto.
E mi convinco per ogni giorno trascorso che finirò col ricambiare e pagare, e poi riprendere a cercare, scoprire e donare ogni respiro fino al mio ultimo attimo di coscienza.
Non faccio nomi né bilanci, con l'Amore senza condizioni non è possibile, e quindi non sarà il caso farsene vanto perché sarebbe tutt'altra cosa, magnificare se stessi.
Io non vorrei mai magnificare me stessa, in un momento di lucidità mi darei della pazza, o nella migliore dell'ipotesi, della frustrata insoddisfatta che ha rincorso tutta la vita se stessa senza mai ritrovarsi.
La crescita interiore di una persona non finisce mai. E dopo tutti questi anni ho ancora da imparare, e a volte a causa delle stesse persone che invece non imparano mai. Non nascondo di essere indispettita, perché ancora Chi dice di avere Cuore, soffrire per l'altrui dolore, si mostra altresì per niente umile per atti che si discostano dalla grande virtù. E' verità inconfutabile, ogni volta un vero trauma che lascia i lividi ma non mi impedisce di raccattare i cocci, metterli insieme, e mostrare sia pure con delusione quel che di buono c'è a confronto di tanto magnificarsi con livore.
Comunque "parentesi" e vicende hanno portato di nuovo ad analizzarmi con scrupolo ed obiettività e a riflettere sulle infinite sfumature dell'umiltà.
Non può essere definita nè la si può spiegare con raffinato uso della ragione, è solo intuibile o raffigurabile con simboli. Ognuno troverà quelli che meglio la rappresentano su cui meditare per realmente intuire e appropriarsi dell'energia dell'umiltà.
Ed è vero, qualsiasi definizione guasta l'autentico significato dell'umiltà, compreso il definire umile se stesso, visto che Chi lo è veramente non lo sa ma gli è riconosciuto per la semplice naturalezza di ogni Suo gesto.
Nessun commento:
Posta un commento