A conto rapido mancano solo tre giorni alla fine dell'anno, e come sempre mi sento frastornata. Qualche ora fa c'è stato un forte temporale, eppure poco prima il cielo era tutto stelle.
Troppi capovolgimenti in breve tempo, rivoluzioni vere e proprie che se da una parte destabilizzano, dall'altra portano pure a riflettere sulla precarietà delle Nostre esistenze. Tutto ciò che avviene al di fuori nient'altro è che "immagine da specchio velato" della vita.
E dopo soli tre giorni che mi sono parsi interminabili, sono pure tornata in reparto. Qualche volto nuovo, ma molti quelli soliti e noti. Insieme poco dopo sempre distinguibili ma indistinti. Perché in un Day Hospital oncologico si fa presto a sentirsi come in una grande famiglia, e chiamarsi per nome è grande conforto.
Quest'ultimo scorcio dell'anno arranca. E' sempre così, soprattutto per Chi vive certi momenti. Sarebbe più facile se fosse possibile dormire per tutto il tempo che traghetta fino al primo gennaio. Per molti, infatti i ricordi recenti si fanno ancora più dolorosi perché il confronto coi tempi felici fa sentire la sua presenza opprimente e inopportuna. Passerà... continuo a ripetere, e in cuor mio so bene quanto male faccia il pensare a quel che è stato ed ha stravolto l'esistenza. Così che ad un certo punto mi impongo di tacere e conservare però il sorriso, l'unica strategia che serve sempre e salva dalle situazioni più difficili.
Sai qual è il mio sogno ricorrente?... mi ha detto stamattina un grande Amico... Quello di scavare una galleria di cioccolata a morsi, e mentre vedo l'uscita dietro non resta niente. Al mattino mi sveglio sempre con il mal di pancia e l'orticaria.
Connubio di positività con elaborazione negativa, comunque tentativo di superare la grande sofferenza del momento.
Io accolgo tutto questo come preziosa ricchezza, ne comprendo l'essenza. Mentre i miei personali ricordi si confondono con l'attuale esperienza e diventano un tutt'uno con tale speciale universo.
Troppi capovolgimenti in breve tempo, rivoluzioni vere e proprie che se da una parte destabilizzano, dall'altra portano pure a riflettere sulla precarietà delle Nostre esistenze. Tutto ciò che avviene al di fuori nient'altro è che "immagine da specchio velato" della vita.
E dopo soli tre giorni che mi sono parsi interminabili, sono pure tornata in reparto. Qualche volto nuovo, ma molti quelli soliti e noti. Insieme poco dopo sempre distinguibili ma indistinti. Perché in un Day Hospital oncologico si fa presto a sentirsi come in una grande famiglia, e chiamarsi per nome è grande conforto.
Quest'ultimo scorcio dell'anno arranca. E' sempre così, soprattutto per Chi vive certi momenti. Sarebbe più facile se fosse possibile dormire per tutto il tempo che traghetta fino al primo gennaio. Per molti, infatti i ricordi recenti si fanno ancora più dolorosi perché il confronto coi tempi felici fa sentire la sua presenza opprimente e inopportuna. Passerà... continuo a ripetere, e in cuor mio so bene quanto male faccia il pensare a quel che è stato ed ha stravolto l'esistenza. Così che ad un certo punto mi impongo di tacere e conservare però il sorriso, l'unica strategia che serve sempre e salva dalle situazioni più difficili.
Sai qual è il mio sogno ricorrente?... mi ha detto stamattina un grande Amico... Quello di scavare una galleria di cioccolata a morsi, e mentre vedo l'uscita dietro non resta niente. Al mattino mi sveglio sempre con il mal di pancia e l'orticaria.
Connubio di positività con elaborazione negativa, comunque tentativo di superare la grande sofferenza del momento.
Io accolgo tutto questo come preziosa ricchezza, ne comprendo l'essenza. Mentre i miei personali ricordi si confondono con l'attuale esperienza e diventano un tutt'uno con tale speciale universo.
Pensare e ripensare, come sono brava Maria a riempirmi la mente di pensieri negativi.... quando imparerò??? Un grande e affettuoso abbraccio e grazie di tutto. Ale
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