Al vano della Mente, come un passaggio lento ed inevitabile.
Così definirei quel sentimento languido che prende gli ultimi giorni dell'anno. Ché ho scoperto appartiene a Tutti, e in parte guasta la gioia del nuovo che arriva e cambia.
Anno nuovo, Vita nuova... si dice, e intanto per molti resta sempre la stessa e per alcuni cambia pure ma non è detto che nel cambio ci guadagnino.
Comunque, si aspetta e nel meglio si spera.
Per quel che mi riguarda, dopo un inizio un po' burrascoso questa giornata è andata al meglio. E se i giorni scorsi sono stati poco allegri, ce ne siamo fatta ragione, abbiamo reagito e cercato l'entusiasmo di sempre.
Ho incontrato in reparto persone che non vedevo da un po', e un "finalmente!" pronunciato allargando le braccia mi ha fatta sentire accolta e mai dimenticata. E' di gran conforto, infatti sapere che sei nei pensieri di qualcuno.
Sai, ti cercava... oppure... puoi nella stanza 7? E ti senti utile anche se non indispensabile, perché ognuno ha in sé le risorse giuste, e Tu puoi essere disponibile e presente ma solo per aiutare a leggersi dentro e poi continuare.
E ancora... ritrovarsi così casualmente di fronte a Chi vive il ritorno di fiamma con la malattia dopo ben 11 anni, e non si capacita...
L'ho presa male... dice, e per Chi non sarebbe lo stesso dopo un tradimento? Ma poi alterna lacrime e sorriso, e quest'ultimo è sempre più convincente. Ce la farai, le dico... e stavolta anche con più gloria.
Passa così la mattinata, e dopo pranzo continuo. Continuo a pensare, e desidero che niente e nessuno mi distolga.
Ma che c'è... sei triste? No, sono solo presa dal meditare dopo aver ricordato quei trascorsi, e tutti gli inizi e le conclusioni d'anno, che continuano e fanno ben sperare.
Voglio credere che sarà così fino alla fine, che sia sempre io a decidere per me stessa.
In tardo pomeriggio esco per la spesa, mi rassereno e penso con gioia al ritorno a casa. Finalmente... e questo lo dico io... ho ritrovato il "nuovo equilibrio", più maturo e consapevole. Consente di non andare in pseudo crisi per delle sciocchezze.
Dalla tornita colonna nel corridoio cade il pothos che da lì ruba il primo raggio di sole al mattino.
Attento...! Però è troppo tardi, tutto è riverso sul pavimento. Ma dopo tutto non è successo niente, e tutto si può riparare. Infatti... ricompongo pianta e terreno nel vaso. Pare diversa, praticamente nuova.
Occorre lo spirito giusto per accogliere qualsiasi cosa accada, e magari ricavarne un'altra nuova, quasi più gradita.
Così definirei quel sentimento languido che prende gli ultimi giorni dell'anno. Ché ho scoperto appartiene a Tutti, e in parte guasta la gioia del nuovo che arriva e cambia.
Anno nuovo, Vita nuova... si dice, e intanto per molti resta sempre la stessa e per alcuni cambia pure ma non è detto che nel cambio ci guadagnino.
Comunque, si aspetta e nel meglio si spera.
Per quel che mi riguarda, dopo un inizio un po' burrascoso questa giornata è andata al meglio. E se i giorni scorsi sono stati poco allegri, ce ne siamo fatta ragione, abbiamo reagito e cercato l'entusiasmo di sempre.
Ho incontrato in reparto persone che non vedevo da un po', e un "finalmente!" pronunciato allargando le braccia mi ha fatta sentire accolta e mai dimenticata. E' di gran conforto, infatti sapere che sei nei pensieri di qualcuno.
Sai, ti cercava... oppure... puoi nella stanza 7? E ti senti utile anche se non indispensabile, perché ognuno ha in sé le risorse giuste, e Tu puoi essere disponibile e presente ma solo per aiutare a leggersi dentro e poi continuare.
E ancora... ritrovarsi così casualmente di fronte a Chi vive il ritorno di fiamma con la malattia dopo ben 11 anni, e non si capacita...
L'ho presa male... dice, e per Chi non sarebbe lo stesso dopo un tradimento? Ma poi alterna lacrime e sorriso, e quest'ultimo è sempre più convincente. Ce la farai, le dico... e stavolta anche con più gloria.
Passa così la mattinata, e dopo pranzo continuo. Continuo a pensare, e desidero che niente e nessuno mi distolga.
Ma che c'è... sei triste? No, sono solo presa dal meditare dopo aver ricordato quei trascorsi, e tutti gli inizi e le conclusioni d'anno, che continuano e fanno ben sperare.
Voglio credere che sarà così fino alla fine, che sia sempre io a decidere per me stessa.
In tardo pomeriggio esco per la spesa, mi rassereno e penso con gioia al ritorno a casa. Finalmente... e questo lo dico io... ho ritrovato il "nuovo equilibrio", più maturo e consapevole. Consente di non andare in pseudo crisi per delle sciocchezze.
Dalla tornita colonna nel corridoio cade il pothos che da lì ruba il primo raggio di sole al mattino.
Attento...! Però è troppo tardi, tutto è riverso sul pavimento. Ma dopo tutto non è successo niente, e tutto si può riparare. Infatti... ricompongo pianta e terreno nel vaso. Pare diversa, praticamente nuova.
Occorre lo spirito giusto per accogliere qualsiasi cosa accada, e magari ricavarne un'altra nuova, quasi più gradita.
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