Forse forse... ancora prima, quando beato ti lasci cullare dall'inconsapevole andare della mamma.
Già... pensavo di essere io "sbagliata", ipersensibile quasi permalosa visto che noto tutto. E il bene diventa esageratamente buono e commovente, e il negativo arriva, come centinaia di punte di spillo tutte insieme, a far molto male.
Dicevo... perché stanno a sottolinearlo... non Tutti sono come me, né posso pretenderlo, ed è vero e ciò fa comodo. Ma non a me.
Quindi pensavo di essere "unica" per una sorta di "pesantezza", ho scoperto oggi che non è così. Godo solo di un diritto-dovere di primogenitura.
E' un privilegio che mi fanno notare da quand'ero bambina.
TU sei la grande, devi dare l'esempio... TU sei la prima, non puoi deluderci... Mi raccomando a TE, che sei nata prima.
Non ho mai capito se dovevo dare o avere per il fatto di essere la primogenita. Mi sono sempre sentita carica di responsabilità, perciò adulta prima ancora di crescere. Di tutto questo a tratti mi sono fatta vittima, oggi ho capito perché mi sono confrontata, che è cosa comune per Chi ha la sorte di essere primo tra i figli.
Ad una signora che non avevo mai visto mi sono avvicinata offrendole una caramella. Passeggiava su e giù. Non so come mi è venuto spontaneo un sorriso più ampio del solito, e la cosa deve aver colpito perché ha risposto e non solo, mi ha chiesto delle informazioni. Non essendo medico, non ho potuto esserle di aiuto, e nonostante questo ha preso a raccontare di sé. Lei... prima figlia di più fratelli... aveva perso Sua madre ancora giovane, e sentiva di quell'evento tutto il peso ma pure il privilegio di avvertire la presenza di un'assenza importante a distanza di anni. Tale sensazione la confortava, e da sempre le permetteva di vedere oltre e superare ogni difficoltà.
A conversazione ultimata mi è venuto da riflettere.
Benedetto diritto-dovere di primogenitura che non tiene conto mai delle ragioni. E' un onere o un privilegio?
Alla fine per virtù della mente che saggia provvede, col tempo diventa pregio.
Già... pensavo di essere io "sbagliata", ipersensibile quasi permalosa visto che noto tutto. E il bene diventa esageratamente buono e commovente, e il negativo arriva, come centinaia di punte di spillo tutte insieme, a far molto male.
Dicevo... perché stanno a sottolinearlo... non Tutti sono come me, né posso pretenderlo, ed è vero e ciò fa comodo. Ma non a me.
Quindi pensavo di essere "unica" per una sorta di "pesantezza", ho scoperto oggi che non è così. Godo solo di un diritto-dovere di primogenitura.
E' un privilegio che mi fanno notare da quand'ero bambina.
TU sei la grande, devi dare l'esempio... TU sei la prima, non puoi deluderci... Mi raccomando a TE, che sei nata prima.
Non ho mai capito se dovevo dare o avere per il fatto di essere la primogenita. Mi sono sempre sentita carica di responsabilità, perciò adulta prima ancora di crescere. Di tutto questo a tratti mi sono fatta vittima, oggi ho capito perché mi sono confrontata, che è cosa comune per Chi ha la sorte di essere primo tra i figli.
Ad una signora che non avevo mai visto mi sono avvicinata offrendole una caramella. Passeggiava su e giù. Non so come mi è venuto spontaneo un sorriso più ampio del solito, e la cosa deve aver colpito perché ha risposto e non solo, mi ha chiesto delle informazioni. Non essendo medico, non ho potuto esserle di aiuto, e nonostante questo ha preso a raccontare di sé. Lei... prima figlia di più fratelli... aveva perso Sua madre ancora giovane, e sentiva di quell'evento tutto il peso ma pure il privilegio di avvertire la presenza di un'assenza importante a distanza di anni. Tale sensazione la confortava, e da sempre le permetteva di vedere oltre e superare ogni difficoltà.
A conversazione ultimata mi è venuto da riflettere.
Benedetto diritto-dovere di primogenitura che non tiene conto mai delle ragioni. E' un onere o un privilegio?
Alla fine per virtù della mente che saggia provvede, col tempo diventa pregio.
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