sabato 16 gennaio 2016

DALL'IDEA DI UN PROGETTO...



A Tutti sarà capitato ritrovare un ricordo all'improvviso. Inaspettatamente, magari per un profumo nell'aria, la luce particolare di un momento nella giornata, una melodia.
Sono cause ricorrenti, e per queste a me succede di frequente. Mai per l'idea di un progetto.
Sarete curiosi di sapere quale sia il progetto in questione. Bene, nell'ambito del gruppo di auto mutuo aiuto, da un anno anche Associazione Onlus, fervono in continuazione proposte entusiasmanti e buoni progetti. Poco prima di Capodanno la Presidente portò in reparto mandarini da offrire ai pazienti in terapia. Si sa quanto beneficio apporti la vitamina C presente negli agrumi, e poi... quel profumo dilagante nelle stanze, lungo il corridoio sicuramente avrebbe ristabilito il buonumore anche in condizioni non ottimali. In effetti così era andata, tanto che lì per lì venne fuori l'abbozzo di un nuovo progetto-salute. Dispensare frutta tra i pazienti in trattamento, seguendo ovviamente la stagionalità.
In inverno quindi, i mandarini pratici da sbucciare... in futuro potranno essere fragole, albicocche, ciliege, insomma si valuterà. Proposta accettata in pieno e già messa in atto.
Così stamattina già su per le scale seguivo la scia dell'inequivocabile e persistente profumo, poi subito dopo il "mio ricordo". Chissà perché proprio là, in ospedale e non a casa. Mangio solo mandarini in questo periodo. Mistero... o forse no.
Ricordo da bambina quando mi balenò il desiderio di guardarmi allo specchio e... vedere come sarei stata da grande. Con i seni.
Due mandarini sotto la maglietta, e voilà... così sarei stata da grande.
Poi tirando giù la maglietta uno dei seni era sfuggito al controllo, cadendo miseramente davanti allo specchio che mi aveva illuso, e lasciandomi uno sguardo fortemente deluso.
Avevo comunque raccolto il mandarino e riprovato ancora e il sorriso era ritornato ad illuminare il mio volto di bambina.
Ecco...un giorno sarebbe stato di nuovo così.
Delusa ma con il sorriso, perché a tutto c'è rimedio se ti arrangi con quel che rimane e riponi fiducia nel domani.

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