Stamane ho fatto nuove conoscenze. Meno male... ne avevo bisogno vitale. Devo dire che da qualche giorno incontro persone dalla straordinaria positività data la situazione, cosicché facile è l'approccio e felice si evolve la condivisione.
Sarà anche questo un segno?
L'ultimo periodo è stato piuttosto difficile su molti fronti, bisognerà darsi uno scossone per proseguire. Chiudere un altro capitolo.
Dicevo... oggi ho incontrato, Amata... la chiamerò così.
Dopo sei anni dalla chiusura di un capitolo della Sua storia, si è ritrovata ad aprirne un altro. Più o meno lo stesso "tema" con qualche variante, giusto per cambiare melodia, anche se le note restano dolenti.
Ciò che di Lei mi ha colpito è stato lo sguardo sereno nella piena consapevolezza. Rivelava equilibrio e combattività, senza alcun eccesso.
Avevo chiuso, o meglio mi dicevano, ormai puoi chiudere. Ci credevo poco, ma preferivo illudermi... o sperare. Chissà... la differenza è davvero minima, impercettibile. Comunque non ci pensavo se non raramente, e per questo stavo bene. Quando qualcosa mi riportava indietro, era sufficiente che pensassi ad un progetto futuro, magari un viaggio o una vacanza o un piccolo acquisto, e tornava la condizione di benessere.
Nelle parole di Amata ho ritrovato il "mio pensiero", quello attuale in questa "stadiazione del post-tumore". Perché anche il post-tumore non ha tutte le fasi uguali. Euforia, voluta incoscienza, elaborazione... serena accettazione e consapevolezza.
Non sono della materia, procedo per intuito e seguendo la cronologia di emozioni indimenticabili. Chiedo perciò venia per qualche eventuale "corbelleria" sfuggita.
Sperando comunque possa risultare più chiaro il concetto che intendo,
riporterò dalla "mia storia" ancora una volta un "paragrafo".
Dopo dieci mesi e all'improvviso decisi finalmente di uscire a "capo scoperto" e dire... basta...
Sarà anche questo un segno?
L'ultimo periodo è stato piuttosto difficile su molti fronti, bisognerà darsi uno scossone per proseguire. Chiudere un altro capitolo.
Dicevo... oggi ho incontrato, Amata... la chiamerò così.
Dopo sei anni dalla chiusura di un capitolo della Sua storia, si è ritrovata ad aprirne un altro. Più o meno lo stesso "tema" con qualche variante, giusto per cambiare melodia, anche se le note restano dolenti.
Ciò che di Lei mi ha colpito è stato lo sguardo sereno nella piena consapevolezza. Rivelava equilibrio e combattività, senza alcun eccesso.
Avevo chiuso, o meglio mi dicevano, ormai puoi chiudere. Ci credevo poco, ma preferivo illudermi... o sperare. Chissà... la differenza è davvero minima, impercettibile. Comunque non ci pensavo se non raramente, e per questo stavo bene. Quando qualcosa mi riportava indietro, era sufficiente che pensassi ad un progetto futuro, magari un viaggio o una vacanza o un piccolo acquisto, e tornava la condizione di benessere.
Nelle parole di Amata ho ritrovato il "mio pensiero", quello attuale in questa "stadiazione del post-tumore". Perché anche il post-tumore non ha tutte le fasi uguali. Euforia, voluta incoscienza, elaborazione... serena accettazione e consapevolezza.
Non sono della materia, procedo per intuito e seguendo la cronologia di emozioni indimenticabili. Chiedo perciò venia per qualche eventuale "corbelleria" sfuggita.
Sperando comunque possa risultare più chiaro il concetto che intendo,
riporterò dalla "mia storia" ancora una volta un "paragrafo".
Dopo dieci mesi e all'improvviso decisi finalmente di uscire a "capo scoperto" e dire... basta...
"Stasera ho riposto le parrucche. Le ho lasciate lì, sul comò per qualche giorno, un po' come si fa spesso con gli addobbi natalizi una volta che le feste son finite. Non ti va di archiviare subito un periodo, ti dà malinconia e aspetti un giorno, forse due, ma al terzo ti pare tutto anacronistico e in una volata metti via ogni cosa e non ci pensi più. Con le parrucche è stato più o meno così, le ho riposte senza rimpianto ma neanche rabbia, non mi son detta, finalmente è finita, non le indosserò mai più, per non essere, chissà, un giorno smentita. Grandi alleate nella mia battaglia le ho portate e ora conservate con amore, chiudendo un altro capitolo di questa storia..."
Così pensavo quel giorno di un "fatto" che pur essendo comune non appartiene a tutti... per fortuna.
Capitoli di Vita da chiudere senza rimpianti né rabbia.
Voltandosi indietro per ricordare solo ciò che di bello c'è stato.
Solo in questo modo si può guardare avanti... ricominciare, ricostruendo sul dolore... sanando qualche crepa.
Magari qualche altra se ne farà, ma non sarà tornare indietro. Non si può.
Se ci si ama abbastanza si saprà perdonare se stessi e gli altri, accettare situazioni... girare pagina.
Scoprendo la bellezza di un giorno dopo l'altro che pure resta sempre lo stesso.
Capitoli di Vita da chiudere senza rimpianti né rabbia.
Voltandosi indietro per ricordare solo ciò che di bello c'è stato.
Solo in questo modo si può guardare avanti... ricominciare, ricostruendo sul dolore... sanando qualche crepa.
Magari qualche altra se ne farà, ma non sarà tornare indietro. Non si può.
Se ci si ama abbastanza si saprà perdonare se stessi e gli altri, accettare situazioni... girare pagina.
Scoprendo la bellezza di un giorno dopo l'altro che pure resta sempre lo stesso.
Non puoi cominciare il prossimo capitolo della Tua vita,
se continui a rileggere l'ultimo.
(cit.)
se continui a rileggere l'ultimo.
(cit.)
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