Emoticon heart
Amo la Vita perché... mi ha dato una seconda possibilità e un modo di viverla del tutto gratuito, sperimentando l'Amore incondizionato.
Così ho scritto sulla foglia dell'Albero della Vita. L'ho scritto e ci credo davvero, per cui fiduciosa procedo, sicura di essere sempre capita.
Dimentico che il mio pensiero appartiene a me, forse a qualcun altro, non necessariamente alla persona con cui volta per volta trovo a confrontarmi.
Quindi nei momenti in cui non sono proprio al top e perciò non riesco a elaborare e trarre risorse nuove, deduco che... pochi, pochissimi mi comprendono, nessuno intuisce ciò che voglio veramente.
In realtà perché dovrebbero solo ad un'occhiata rapida, magari approvando immediatamente le mie scelte, che a volte io stessa reputo non facili?
E' probabile che le mie logiche, ciò che ho detto o fatto o anche taciuto sia stato interpretato male... però ugualmente sento un vuoto dentro che fa male. E' la solitudine... e penso addirittura di essere diventata all'improvviso detestabile.
Qualche giorno fa mi è capitata una cosa simile. Sono stata male, soprattutto perché ho reagito in un modo che non è stato interpretato secondo la mia intenzione. Un tempo mi sarei piegata su me stessa, ora non più... niente mi passa davanti veloce se lo vedo arrancante. Che posso farci?
Non posso né voglio pretendere, non è nella mia natura.
Dovrò allora cercare di spiegare, esprimermi meglio... dire quello che provo e ciò che mi aspetto. Senza timore di apparire arrogante, anche perché non lo sono affatto e sempre il garbo accompagna le mie parole.
Parole... ecco sono proprio queste a costituire la chiave di volta della comprensione reciproca. Quanti malintesi nascono da silenzi fuori posto, o al contrario da discorsi eccessivi e inopportuni?
Bisogna imparare l'uso saggio delle parole per raccontare ciò che si prova a Chi ci sta ad ascoltare. Non è affatto scontato che gli animi siano tutti leggibili come un libro aperto.
Non serve a niente tenersi le emozioni dentro, pensando di essere capiti senza ombra di dubbio.
Parliamo sempre... eviteremo il rimuginare che tanto male fa alla salute, e creeremo un ponte indispensabile tra le due rive del fiume del disaccordo.
Così ho scritto sulla foglia dell'Albero della Vita. L'ho scritto e ci credo davvero, per cui fiduciosa procedo, sicura di essere sempre capita.
Dimentico che il mio pensiero appartiene a me, forse a qualcun altro, non necessariamente alla persona con cui volta per volta trovo a confrontarmi.
Quindi nei momenti in cui non sono proprio al top e perciò non riesco a elaborare e trarre risorse nuove, deduco che... pochi, pochissimi mi comprendono, nessuno intuisce ciò che voglio veramente.
In realtà perché dovrebbero solo ad un'occhiata rapida, magari approvando immediatamente le mie scelte, che a volte io stessa reputo non facili?
E' probabile che le mie logiche, ciò che ho detto o fatto o anche taciuto sia stato interpretato male... però ugualmente sento un vuoto dentro che fa male. E' la solitudine... e penso addirittura di essere diventata all'improvviso detestabile.
Qualche giorno fa mi è capitata una cosa simile. Sono stata male, soprattutto perché ho reagito in un modo che non è stato interpretato secondo la mia intenzione. Un tempo mi sarei piegata su me stessa, ora non più... niente mi passa davanti veloce se lo vedo arrancante. Che posso farci?
Non posso né voglio pretendere, non è nella mia natura.
Dovrò allora cercare di spiegare, esprimermi meglio... dire quello che provo e ciò che mi aspetto. Senza timore di apparire arrogante, anche perché non lo sono affatto e sempre il garbo accompagna le mie parole.
Parole... ecco sono proprio queste a costituire la chiave di volta della comprensione reciproca. Quanti malintesi nascono da silenzi fuori posto, o al contrario da discorsi eccessivi e inopportuni?
Bisogna imparare l'uso saggio delle parole per raccontare ciò che si prova a Chi ci sta ad ascoltare. Non è affatto scontato che gli animi siano tutti leggibili come un libro aperto.
Non serve a niente tenersi le emozioni dentro, pensando di essere capiti senza ombra di dubbio.
Parliamo sempre... eviteremo il rimuginare che tanto male fa alla salute, e creeremo un ponte indispensabile tra le due rive del fiume del disaccordo.
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