Emoticon heart
Quasi avessero saputo e si fossero scelti per questo.
Sintesi di una vita relativamente breve... fino a quel momento, in un periodo particolarmente burrascoso di uno dei due, mentre l'altro è partecipe in tutto.
Difficile per entrambi...? Straordinariamente sereno.
Al momento della diagnosi, il dottore guardandoli negli occhi dopo che ebbe osservato ogni loro piccolo movimento, aveva voluto avvertirli... badate, in certe circostanze e con questa malattia, la coppia si rinsalda o si sfascia. Dipende dai caratteri, dalla forza dei sentimenti, da quanta voglia c'è di continuare a... procedere insieme.
Ed evidentemente all'interno di quello che pareva più un sodalizio che un matrimonio c'era tutto, e così avevano preso ad andare, decidere... perfetti insieme.
Di me non ha saputo niente nessuno o quasi. I miei e i suoi genitori sono all'oscuro di tutto, mia madre tende alla depressione, è anziana... se l'avessimo detto a mio padre o ai suoceri, prima o poi sarebbe venuta a conoscenza di ogni cosa e ne avrebbe sofferto da morire. Ho voluto proteggerla.
D'altra parte lui in questa occasione è stato padre, madre, fratello, insomma il "concentrato" delle persone migliori che potessi avere accanto. Abbiamo combattuto... perfetti insieme.
Il marito era seduto sulla poltrona da chemio vicina, nella stessa identica posizione della moglie, tanto che in un primo momento avevo pensato ad un altro paziente. La guardava con un mezzo sorriso, annuendo come se quella situazione fosse la più naturale e ovvia di questo mondo.
Nemmeno i nostri figli si sono accorti della gravità del momento, abbiamo nascosto bene la cosa perché sempre sorridenti, e poi mantenendo la vita di normale, con gli stessi ritmi perché non fossero sconvolte le abitudini.
Quando a causa della chemio arrivava il vomito, me ne andavo in bagno senza teatralità. Un giorno mia figlia, una bambina di 8 anni, mi chiese perché avevo sempre da vomitare, le risposi che non era importante... mi era successo così tante volte quando aspettavo lei! Se ne fece una ragione e non me lo domandò più.
Io ascoltavo e passavo lo sguardo dall'una all'altro, piacevolmente sorpresa e compiaciuta. Una delle poche volte in cui c'è ben poco da replicare.
Però alla fine non ho potuto fare a meno di concludere con la mia opinione personale.
Ci sono tre categorie di uomini, la prima con persone da definire assolutamente "normali" e per questo prevedibili. Stanno vicino a settimane o giorni alterni, sdrammatizzano quando non devono, arrivano sempre in ritardo e non perdono mai il sonno.
Alla seconda appartengono i codardi, gli egoisti che non possono gettare alle ortiche il "fiore" della vita, pure se hanno oltre 50 anni, quindi se la danno a gambe levate, e chi s'è visto... si è visto.
Nell'ultima, ristretta e preziosa, sono quegli uomini che non credi ai Tuoi occhi quando li vedi, sereni e dalle premure giuste non sono mai inopportuni o di troppo. Presenti ed empatici, in sintesi, con la loro compagna... perfetti insieme.
Sintesi di una vita relativamente breve... fino a quel momento, in un periodo particolarmente burrascoso di uno dei due, mentre l'altro è partecipe in tutto.
Difficile per entrambi...? Straordinariamente sereno.
Al momento della diagnosi, il dottore guardandoli negli occhi dopo che ebbe osservato ogni loro piccolo movimento, aveva voluto avvertirli... badate, in certe circostanze e con questa malattia, la coppia si rinsalda o si sfascia. Dipende dai caratteri, dalla forza dei sentimenti, da quanta voglia c'è di continuare a... procedere insieme.
Ed evidentemente all'interno di quello che pareva più un sodalizio che un matrimonio c'era tutto, e così avevano preso ad andare, decidere... perfetti insieme.
Di me non ha saputo niente nessuno o quasi. I miei e i suoi genitori sono all'oscuro di tutto, mia madre tende alla depressione, è anziana... se l'avessimo detto a mio padre o ai suoceri, prima o poi sarebbe venuta a conoscenza di ogni cosa e ne avrebbe sofferto da morire. Ho voluto proteggerla.
D'altra parte lui in questa occasione è stato padre, madre, fratello, insomma il "concentrato" delle persone migliori che potessi avere accanto. Abbiamo combattuto... perfetti insieme.
Il marito era seduto sulla poltrona da chemio vicina, nella stessa identica posizione della moglie, tanto che in un primo momento avevo pensato ad un altro paziente. La guardava con un mezzo sorriso, annuendo come se quella situazione fosse la più naturale e ovvia di questo mondo.
Nemmeno i nostri figli si sono accorti della gravità del momento, abbiamo nascosto bene la cosa perché sempre sorridenti, e poi mantenendo la vita di normale, con gli stessi ritmi perché non fossero sconvolte le abitudini.
Quando a causa della chemio arrivava il vomito, me ne andavo in bagno senza teatralità. Un giorno mia figlia, una bambina di 8 anni, mi chiese perché avevo sempre da vomitare, le risposi che non era importante... mi era successo così tante volte quando aspettavo lei! Se ne fece una ragione e non me lo domandò più.
Io ascoltavo e passavo lo sguardo dall'una all'altro, piacevolmente sorpresa e compiaciuta. Una delle poche volte in cui c'è ben poco da replicare.
Però alla fine non ho potuto fare a meno di concludere con la mia opinione personale.
Ci sono tre categorie di uomini, la prima con persone da definire assolutamente "normali" e per questo prevedibili. Stanno vicino a settimane o giorni alterni, sdrammatizzano quando non devono, arrivano sempre in ritardo e non perdono mai il sonno.
Alla seconda appartengono i codardi, gli egoisti che non possono gettare alle ortiche il "fiore" della vita, pure se hanno oltre 50 anni, quindi se la danno a gambe levate, e chi s'è visto... si è visto.
Nell'ultima, ristretta e preziosa, sono quegli uomini che non credi ai Tuoi occhi quando li vedi, sereni e dalle premure giuste non sono mai inopportuni o di troppo. Presenti ed empatici, in sintesi, con la loro compagna... perfetti insieme.
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