Le maglie di supporto avvertendo i tentativi di cedimento delle altre più centrali, vanno loro in soccorso "tirandole su" con una tensione "positiva", così che il peso sia di nuovo distribuito e possa ristabilirsi l'equilibrio.
Così è o almeno dovrebbe essere... sempre.

Questo perché niente può essere dato per scontato e di conseguenza tutto può succedere... ma non di certo che la rete vada persa.
In seguito alle recenti scomparse di cari Amici, elementi portanti del Nostro gruppo... cercando di capire ho prestato attenzione alle parole sommesse, sfoghi accorati di Chi non avrei mai pensato. Noi, "maglie precarie" c'appoggiavamo a Loro e, in particolare sentirmi chiedere... non so come fai Tu, io quasi non ce la faccio più... oppure da altra parte... mi dispiace, ma da adesso in poi posso arrivare fino ad un certo punto, oltre non riesco... Bene, tutto questo non dico m'ha spiazzato però mi ha fatto riflettere e a lungo.
Il "nodo" che più si fa stretto e maggiormente tira ciò che viene appresso è sempre quello... l'evento della Morte.
Non che a me non faccia un certo effetto. Quando mi trovo al suo cospetto, sul momento resto muta... non trovo le parole... quasi stentassi a crederci. La Vita, io la vedo... la trovo meravigliosamente bella, non può essere negata e la Morte sembra proprio la sua negazione. Se mi soffermassi su questo, penso che dopo un po' sarei io a negare me stessa e quel che fino ad ora ho creduto di essere diventata. Così cerco una spiegazione, una sorta di motivazione perché Tutto continui a... esistere comunque.
All'improvviso una scintilla, un briciolo di speranza che per un attimo sembrava persa... l'afferro e lo tengo stretto.
In un cerchio immaginario la Vita è il punto d'inizio... la Morte l'ultimo.
E' così... la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.
E' tutto misteriosamente naturale.
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