IL CANCRO... verità e mistero |
Viene in mente quello antico di Filemone e Bauci, narrato da Ovidio nelle "Metamorfosi". I due anziani coniugi che accolgono Zeus ed Ermes, i quali, rifiutati dall'intera collettività, bussano alla loro porta sotto mentite spoglie.
Il mito che presenta una ricca simbologia va ricollegato alla realtà ma interpretato.
"Aprire la porta agli dei", ad esempio... vuol dire accogliere la "dimensione transpersonale" dell'esistenza, anche quando essa si presenta in forme irriconoscibili e inaspettate, come, appunto, il cancro.
L'esperienza oncologica potrebbe essere accolta dalla coscienza come una richiesta dell'esistenza all'intera personalità, il cui effetto è, come accade nel mito, portare ricchezza e sconfiggere la morte. Ciò che accade ai due anziani coniugi che, una volta "riconosciuta" la divinità dei propri ospiti, chiedono in cambio dell'ospitalità data loro, di poter morire insieme. E così vennero trasformati in un tiglio e una quercia, che crebbero l'uno accanto all'altro, quindi solo in apparenza... morti, ma in realtà... rinati e vitali più di prima.
Ora... ognuno di Noi ben sa che prima o poi la dimensione transpersonale gli toccherà, e non sempre potrà essere riconoscibile. Qualcuno, fiducioso e comunque consapevole di non poter fare molto, l'accoglierà, altri pretenderanno di capire, dubitare... "scacciare".
Nel cancro, se non accogliamo e non riconosciamo la parte "divina", se vogliamo pure misteriosa, fidandoci, essa cancellerà le opere della coscienza, esponendoci all' "annientamento".
Al contrario, aprendo le porte agli aspetti transpersonali dell'esistenza, anche Noi, come Filemone e Bauci, potremo diventare testimoni dell'eterno ciclo di vita, morte (alla vecchia esistenza) e rinascita (dalla vitalità impensata), di cui facciamo inscindibilmente parte.
(liberamente tratto da "OLTRE IL CANCRO" di Marta Tebaldi)
N.B. Il "materiale" informativo riguardante, IL CANCRO... verità e mistero, potrà essere inviato all'indirizzo e-mail: continuarea@virgilio.it
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