venerdì 31 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.57) (Ogni tanto un'insolita nebbia)

Nebbia insolita stasera. Come fossimo al Nord. 

Del resto è inverno, a tratti strano, e al solito tanta umidità.

Meteo incerto che riserva non poche sorprese.

A me la nebbia non dispiace, da miope non mi priva più di tanto, anzi... è come velo a protezione della realtà.

La nebbia, ottimo spunto per una metafora.

Se la nebbia può piacere pure sgomenta, dipende dai giorni, dallo stato d'animo del momento, se è confuso, se posti di fronte ad una scelta non si sa che cosa fare.

Ci sono giorni d'inquietudine. L'inconscio si incaponisce, e non va oltre la nebbia. Inconsapevolmente però avvertiamo la presenza del sole nella Nostra vita, nonostante il timore di non poter vederlo più.


Ma sole arriverà pure a squarciare la nebbia mostrando quello che aveva nascosto e di cui forse per un momento ci si era scordati.

giovedì 30 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.56) (Se qualcuno solo ogni tanto...)

Ieri sera avevamo dimenticato di rimettere la sveglia, pure i gatti, uniformati erano stranamente tranquilli, e stamattina ci siamo svegliati un'ora dopo. E solo grazie alla luce, sorniona ma benevola, filtrata appena dalla tapparella.

Della serie, mai fare programmi e


allenarsi alla flessibilità.

Tutto sommato nulla di grave, se non che ho dovuto accelerare un po' tutto. Proprio oggi.

Pensare che mi ero organizzata per regalarmi un po' di tempo.

E invece per recuperare, considerato che i sei micetti cominciavano a dar di matto, ecco caos e sensazione che il tempo precipitasse addosso.

Così solo per oggi avrei voluto che qualcuno bussasse alla porta per prendersi cura di me. Perché semplificasse, alleggerisse.

Solo per oggi. Oggi e basta.

Sicuro che niente crolla se smetto di reggere tutto.

Niente scappa se mollo la presa. Nulla finisce in mille pezzi.

Che vuoi che sia... solo per oggi. Per riposare un po'.

mercoledì 29 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.55) (Nonostante tutto)

Non ho parole, davvero dico, mi mancano.

Così ho replicato al perché non la vedevo gioiosa nonostante fosse all'ultimo appuntamento con la chemio.

Ho perso mio marito due settimane fa...

E da qui il racconto di una breve ma dolorosissima storia di malattia, e dell'impegno profuso per mantenere l'equilibrio generale, nonostante tutto.

Un racconto dettagliato, completo di foto, che mi ha preso totalmente.

Si chiude un'era...

Ha aggiunto, perché da trent'anni per la Sua famiglia è stato un susseguirsi di eventi sconvolgenti.

... ed ora che il cerchio si è chiuso, mi sento spossata, svuotata ma con una serenità che non avrei mai pensato.

A fine mattinata è stato un incontro che mi ha segnato non poco, nel pomeriggio una continua riflessione... 

Penso alla vita come viaggio, ai panorami persi e alle stazioni recuperate.

È strano come un tale pensiero possa rasserenare. Potrebbe sembrare rassegnarsi a qualsiasi tipo di destino, e invece è solo vivere nella consapevolezza, senza disperarsi.

Alla fine si tratta di farlo al meglio questo viaggio... adattandosi, cercando di ricavarne il maggior bene possibile.

È andare incontro alla Vita sempre, nonostante tutto.

"Esistono le persone angelo.

Sono rarissime e incontrarle

 


è una vera fortuna. Sono delicate

e leggere, perché non ti pesano sull'anima.

Anzi, la fanno levare in volo.

Sono persone che soffrono

o hanno sofferto moltissimo,

ma stanno accanto a te

per ricordarti tutta la bellezza

della vita."


- Angie Siniscalchi -

martedì 28 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.54) (Una constatazione di fatto)

Dopo una certa età tutto cambia. Se poi

 si vive un'esperienza estrema, il cambiamento ancora prima, è una certezza.

Si va così, semplicemente.

Il dramma è solo una parola, alcun conflitto,  senza spiegazioni.

Ci si frequenta con più  persone, ma soĺo con poche si stringe un vero legame.

Spesso si ha bisogno di silenzio, e ci si dedica di più solo a ciò che piace e non per compiacere.

I "filtri" non esistono più, e situazioni, cose e persone appaiono reali così come sono, e non come sembrano. 

Alla fine ci si riserva per Chi può capire.

A tale scopo impari a tacere e a lasciar andare quando è il caso.

Si diventa minimalisti e selettivi, il superfluo è quasi sempre inutile, si trattiene ciò che rende migliori.

Perchè ciò che è inutile, in realtà non serve. 

Mentre per vivere senza troppi scossoni, salutare sarà allenarsi all''indifferenza.

lunedì 27 gennaio 2025

CORSI E RICORSI... (n.53) (Abbracci tutti i giorni e più volte al giorno)

Giornata degli abbracci? Ma no, io sostengo e dico, abbracci sempre.

Anche non diretti, pure da lontano perché, è cosa provata, siamo tutti connessi.

Stamattina ne ho avuto la conferma. Un cognome, una situazione, ed è stata subito connessione. Ed anche se non ho abbracciato, in realtà è come l'avessi fatto.

E allora perché dedicare solo una giornata?

Dobbiamo promuoverli quotidiani questi santi e benedetti abbracci.

E non più come tirocinanti timidi che stentano ad ingranare.

Eh già, perché un sorriso è il più bell'approccio, una carezza mostra affetto e comprensione, e l'abbraccio...

Dentro un abbraccio, a volte quale tenerezza inaspettata, puoi piangere e ridere, trovare il calore che ti manca.

Io persino virtuale, dono ancora un abbraccio a Chi c'è e pure a Chi non è più.

Perchè è la prima cosa in cui credo, la forza dell'abbraccio.

Tutti connessi allora, da una linea sottile. Forza, voglia di vivere, speranza.

La forza della Vita.

Si conclude questa giornata più viva delle altre. Si, proprio così... viva, senza  lacrime ma col sorriso velato, e parole smorzate dai ricordi. Comunque passi decisi della Vita che si determina.

Allora riascoltando in me la conversazione odierna, le parole condivise, spontaneo è stato immaginare il "comune Nostro percorso" non sempre liscio, simile al mio di un tempo... fatti di strade tortuose, erte, lastricate di pietre, poco agibili.

Ecco... per Noi, su quel tratto di strada che non avremmo mai scelto né pensato, è lo stesso. Ogni tappa o momento richiede una sosta, riprendere fiato per ricominciare, proseguire... e "incontrarsi".

Le risorse più importanti sono dentro di Noi, dobbiamo averne solo consapevolezza e ce la caveremo in ogni situazione e pur tra mille difficoltà. 


Negli anni, col tempo di abbracci ne ho donati tanti, hanno sempre funzionato. Quando terminavo le parole, per coprire il pianto, e per affetto.

E questo lo si sentiva tutto perché mi tornava ancor più stretto.

domenica 26 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.52) (Un fiore al giorno)


Ci sono giorni in cui ogni momento va via velocemente, quasi senza accorgersene,  e altri che si consumano già nell'attesa, io li chiamo giorni fragili.

Ad esempio questi sono per me giorni fragili, perché  maggiore è la pressione dei ricordi.

Un particolare e una lacrima, che poi diventa un fiume in piena se solo qualcuno mi chiede...

Che c'è? Niente...

Però è  allora che la mia fragilità diventa gentilezza...

"Le persone più belle che abbiamo conosciuto sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza, lo sforzo, la perdita e hanno trovato la loro via per uscire dal buio. Queste persone hanno una stima, una sensibilità, e una comprensione della vita che le riempie di compassione, gentilezza e un interesse di profondo amore. Le persone belle non capitano semplicemente, si sono formate".

- Elisabeth Kübler-Ross -

... perché avverto il bisogno di un appoggio, perché se fossi sgarbata mi sentirei peggio e per giunta sola.

Quando tutto cominciò presi ad accorgermi che la gentilezza è proprio un dono di quelli più importanti che "aggiustano" una vita mentre sta crollando o aiutano a trovare il verso giusto per la lettura di un foglio lungamente alla rovescia.

Essere gentili fa bene prima a se stessi.

Non pensiamo se valga la pena o meno, piuttosto alleniamoci ad esserlo, gentili.

Basta poco. Un  pensiero, la parola giusta, mostrarsi grati. Un fiore al giorno insomma, per non sentirsi dimenticati.

sabato 25 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.51) (Stasera tra sorelle)


Ci siamo ritrovate come quasi ogni domenica nella casa che fu dei nostri genitori.

È stato inevitabile, un susseguirsi di ricordi ed emozioni.

Non tutti i ricordi sono belli, e nel raccontarli la stretta al Cuore sottolineava le mancanze, e poi di seguito tanto altro ancora.
A volte pare proprio voler farsi male, aggiungere a quel che c'è, magari già riposto a fatica, il giudizio senza prova d'appello.

E invece... lasciar andare, questo conviene. Una strategia per vivere a lungo, perché alleggeriti si procede spediti, come fosse ogni giorno il primo.

Ho avuto sempre difficoltà a liberarmi delle cose, quasi fosse indispensabile averne tante e tante per vivere.
E più ne accumulavo tanto era difficile sbarazzarmi del superfluo.

Lasciar andare. Si dovrebbe imparare proprio con le cose, legate a volte a dei ricordi che fanno male.

Non c'è più il passato, e il futuro sarà un po' alla volta, senza esagerare perché c'è la consapevolezza di dover lasciare andare.

Lasciamo andare, anche se costa fatica.
Alla fine ci sentiremo stanchi ma incredibilmente ridefiniti in leggerezza.

Essere leggeri è una predisposizione d’animo. Non è detto che questa sia una nostra tendenza ma di sicuro può essere coltivata, costruita, nutrita e sperimentata.
E per farlo, prima di tutto, occorre volerlo.
Basta lasciar andare.

venerdì 24 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.50) (Pet therapy di assoluta efficacia)

Ieri durante la visita all'Istituto di incremento Ippico, interessanti notizie a tal proposito anche sui cavalli.

Soprattutto dopo aver superato una certa età, possono essere riformati per l'impiego ad altre attività, tra cui l'ippoterapia.

Intanto già Chi si prende cura di loro ne riceve certamente benefici.

Osservare gli animali,  seguirli nella loro quotidianità, parallela alla nostra, pone il nostro sentire sul loro stesso piano... immutabile, qualsiasi cosa accada, e conviene assecondare il lento o veloce fluire della vita, annessi e connessi.  Con tranquillità. Finchè va. 

Dovremmo  tutti prendere esempio dagli animali.

Da loro impariamo la gratitudine in semplicità.

Senza tanti ragionamenti né calcoli, essere grati per "affetto incondizionato", va bene anche per istinto.

Se ci comportassimo come gli animali molte cose migliorerebbero.

Gli animali sono compagnia, affetto, ed anche "cura".


Creature magiche.

Per me tutti, proprio tutti, tant'è che nella mia vita da sempre cani, gatti e...

... e da un anno la "cura" si è aggiornata.

Sei gatti danno un gran da fare tale da non poter pensare, o meglio... penso quel che serve, a loro, a Noi, al tempo che va senza rimpianti.

giovedì 23 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.49) (Tra storia ed empatia. Tra scienza e poesia)

Il GAMA oggi in uscita per una visita culturale all'Istituto di incremento Ippico della nostra città.

Bella accoglienza e piacevole sorpresa nell'incontrare Chi ci farà da guida.

Franca Palese, di nome e di fatto, guida accreditata, preparata, spirito libero dal grande dono della comunicazione.

Dall'ingresso dominato al centro dall'unico maneggio coperto in Italia, ora aula magna, alla sala riunioni, elegante ed austera. Passando poi per la mostra permanente delle Carrozze d'Epoca, tanto fascino e briglie sciolte, è il caso di dirlo, all'immaginazione.

Infine dai paddock esterni alle scuderie ad ammirare esemplari delle tre razze presenti sul territorio, Murgese, Tpr, Asino di Martina Franca.

E proprio davanti ad uno di quei box io mi sono commossa. Arno, un cavallo castrato per salvarlo da morte certa, si è soffermato a guardarmi con un paio d'occhi che mi hanno messo soggezione e contemporaneamente intenerito.

È vero, il cavallo ha qualcosa di umano, qualcosa che permette una sintonia, un rapporto quasi alla pari con l'uomo che lo accudisce, lo guida e ne ammira la possanza e il nobile portamento.

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Una mattinata quindi di apprendimento e maggiore conoscenza di due secoli di storia.

Un patrimonio di notizie, curiosità ed altro da divulgare, perché Foggia è anche questo, grande nel piccolo.

mercoledì 22 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.48) (Dedica a mia madre...)

E stata l'odierna una giornata particolare. Un anniversario, di quelli tristi. Ma sono trascorsi ormai vent'anni, ed è cosa strana, il dolore e il ricordo restano intatti ma delicatamente protetti dal velo della nostalgia.

Merito del Tempo, senza ombra di dubbio.

E penso che dopo tutto, esistenza compresa, ci aspetta l'eternità, punto fermo del Tempo.

Essa ci appartiene. È solo questione di tempo.

E sarà ritrovarsi ancora, e riconoscersi.

E gli anni alle spalle? 


Solo briciole di eternità a riempire il presente.

(... e a tutte le mamme)

Le mamme ansiose, quelle premurose, le mamme promoter della libertà.

Le mamme giovani, quelle attempate, le mamme senza età.

Queste, acciaccate, lucide o scordarelle volano via sempre troppo presto, perché dopo tanti anni di onorato servizio, dovrebbero aver diritto ad un bonus eternità. Sempre vive per sempre.

martedì 21 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.47) (Farfalle arcobaleno)

In questi giorni mi ci vuole un po' più di colore, perché per quanto io sia forte o mi imponga di esserlo, la porta da aprire è grigia e il cielo da ammirare, uguale. Lo ammiro lo stesso... è un dono per me. Come pure dovrei essere abituata a quel genere di porte, e mi ritrovo sempre a non esserlo mai abbastanza.

È qualche anno ormai che i miei fiocchi di tenerezza portano i colori dell'arcobaleno.

L'idea mi fu suggerita da una paziente, ed io l'accolsi con entusiasmo, perchè tutti potessero sentirsi al meglio, provare pur tra cento pensieri e altrettante ansie, un breve momento di "benessere da leggenda". Uniti insieme, forti e solidali.

Racconterò, e Chi vorrà potrà fare altrettanto, una bella storia di solidarietà e speranza. Protagoniste, le farfalle.

Un’antica leggenda colombiana racconta la storia di sette bellissime farfalle, ognuna di un colore diverso, che danzavano sempre insieme, unite da grande affetto, e dell’avventura che un giorno le trasformò in un grande arcobaleno, legandole per sempre. È una storia sull’amicizia come sentimento forte e duraturo, sul superamento dell’individualismo a favore di una solidarietà degli uni verso gli altri. 

 È una bella immagine, vero?  Un arcobaleno di farfalle.


L'Iride si inarca oltre l'orizzonte, qualcosa si intravvede... lo spiraglio su un mondo nuovo, dove non c'è più dolore, angoscia e sofferenza.

E al di sotto... tutto il grigio.

lunedì 20 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.46) ("Tra le lenzuola bianche come le nuvole del Paradiso")

Giornata più impegnativa del solito, anche dal punto di vista emotivo. 


A volte si fanno incontri per cui mancano le parole e addirittura la propria presenza sembra inopportuna.

Se avessi avuto bisogno di conferme, oggi ne ho avuto un'ulteriore. Una delle cause di un tumore, forse la più significativa è un forte trauma emotivo.

Che un figlio vada via prima di Te è cosa talmente contro natura che molti perché restano in sospeso. Si cercano risposte inutilmente e alla fine persino la notizia di essere malata non sconvolge più di tanto, perché il tutto è visto come un' opportunità.

Così oggi ho ascoltato tanto, ho letto una pagina di diario, ho ricordato l'emozione nel vedere dalla barella la realtà intorno.

Essere volontario in ospedale è come una finestra sul mondo. Tutto appare fuori dall'ordinario, e ciò che è dietro all'improvviso assume un'importanza relativa.

domenica 19 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.45) (Bentornati!)

Concluse le festività siamo tornati ai nostri consueti incontri. Progetti, proposte, presentazione del quarto corso di formazione per volontari oncologici.

Ci siamo ritrovati con piacere, anno nuovo e vita nuova un po' per tutti, ma per qualcuno ancora di più.

L'anno del GAMA infatti è cominciato davvero bene. Con un compleanno e "un ritorno a casa".

E sono tornate in mente le parole più volte ascoltate nel momento buio.

Nulla dura per sempre, bisogna pazientare ed intanto alimentare la fiammella della speranza, pure quando si fa tremula e pare spegnersi per correnti avverse.

Non smettere di sognare, mai dimenticare gli obiettivi che danno significato alla vita,  mettere in atto azioni concrete per raggiungerli.

Questo il tema centrale del primo incontro dell'anno.

Tramite la scelta di tre carte speciali da interpretare in modo assolutamente personale, alcuni di Noi hanno spiegato quale fosse l'obiettivo, l'ostacolo da superare per il raggiungimento, e l'azione concreta per agevolarlo.

Recuperare un rapporto, trovare il coraggio e la forza di lasciar andare il passato, riuscire a smussare le spigolosità  del carattere, rivoluzionare la propria vita cambiando paese, casa, abitudini.

Potrebbero sembrare obiettivi facili, e magari lo sono pure, ma è serio impegno solo dopo aver fatto analisi approfondita di sé.


Quando si dice... insieme è meglio. Quando un gruppo si sente grande famiglia.

Oggi è stato così e una preoccupazione comune degli ultimi due anni è diventata gioia.

Finalmente siamo NOI... INSIEME al completo.

sabato 18 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.44) (Una domenica da interpretare)


E tra malanni, gatti su di giri e ultimi addobbi da conservare, un certo cambiamento si è avviato. E tutto ad opera di fuori programma.

Perché a pensarci bene, per un vero cambiamento solo di una parte possiamo sentirci responsabili.

Oggi è andata così. E arriverà domani e probabilmente qualcosa sarà diverso rispetto all'odierno... chissà.

E non si può nulla, perché tutto va come deve o in parte abbiamo deciso che sia.

Toccherà solo adeguarsi per continuare.

Nulla di serio, eh!? Solo semplici fuori programma.

Cambiamenti e cambiamenti. Il Cambiamento tutto sommato è cosa buona, smuove acque stagnanti da tempo, scuote dall'assuefazione, e stimola la curiosità che è cosa assai giusta in ogni tempo e a qualsiasi età. 

E infine dei piccoli cambiamenti, che dire?

Sono novità, da considerare piccole rivoluzioni nella routine che a volte pesa.

venerdì 17 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.43) (Stupiscono senza fare nulla di speciale)



Ogni tanto ci torno, e ne parlo. Le Persone speciali.

Perché...?

Mi reputo fortunata, ne incontro tante. Saranno le situazioni, il filo che unisce, la sintonia, di sicuro per questo ma pure altro ai miei occhi appaiono come speciali.

Stupiscono senza fare nulla di speciale.

Poche gioie, anzi in quel momento nessuna, e un'infinità di problemi, ma non trasmettono angoscia.

È semplice e preziosa, la Persona speciale.

A volte però può capitare si senta persa ed è naturale perchè vive, fragile e lieve, come foglia che non è più al ramo e cerca dimora portata dal vento.

La dimora la trova nel momento che comprende di star bene con se stessa e quindi pure con gli Altri.

La Persona speciale non è mai solo per sé.

Presta attenzione, porge orecchio, si cura dell'Altro... anche quando non può, pure se non ce la fa.

E racconta e si racconta, ricordando col sorriso e a tratti con rammarico il tempo che non torna ma che comunque resta.

Le Persone speciali non capitano a caso, sono speciali anche perché giuste al momento giusto.

Sono i mezzi che Dio offre per poter "leggere tra le righe storte della vita" e imparare tanto, anche ad amarla questa vita comunque vada.

giovedì 16 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.42) (Mi stimo ma non mi sopravvaluto)



Non sono niente.

Non sarò mai niente.

Non posso volere d'essere niente.

A parte questo,

ho in me tutti i sogni del mondo.

- Fernando Pessoa -


... esattamente cosa penso di me stessa.

Ciò  non significa che io non mi stimi, semplicemente non mi sopravvaluto.

Attualmente mi sento un po' statica, ma posso migliorare, i miei anni impongono di andar piano se voglio arrivare lontano, che per me equivale ad "esserci".

Non sgomito per apparire ma mi faccio largo per farmi ascoltare. Soprattutto quando le stupidità dette hanno raggiunto il colmo, trasbordano e si espongono a doppio rischio. Passare per buone o scatenare l'irritazione globale.

Allora parlo, ma poi subito mi faccio indietro e torno nell'ombra che è molto più rassicurante per Chi intende mantenere gelosamente il Suo "status" beato di Nessuno.

Fortuna che per me non c'è problema, perché veramente mi sento di essere quel poco che serve nell'insieme, pur convinta che senza di me il mondo va avanti lo stesso.

martedì 14 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.41) (Le assenze e i ritorni)

Sentire la mancanza e poi avere di gioia il cuore pieno.

Mi sei mancata... qualcuno ha sentito la mia mancanza, e me lo ha espresso carinamente. Ho rassicurato... è tutto a posto.

Ma dov'eri finita, pensavo non venissi più. 

Impossibile, io ci sarò finché Dio vorrà e la mia mente resterà lucida.

È stata  una giornata di quelle che fanno riflettere, elaborare... ti fermi insomma, e poi ricordi e pensi.

"L'assenza è la più forte presenza"

        - Antonio Cuomo -

Circondarsi di persone positive, fare pensieri positivi, vedere il lato positivo di ogni cosa. Questo pure quando tutto rema contro. 

Lo ripeto a tutti quelli che incontro, e molto prima ancora, di questa cosa mi convinsi.

È strategia di sopravvivenza, dovrebbe essere la "regola base" dell'esistenza.

Oggi... nuove conoscenze, e antichi incontri, generosa accoglienza, e la campanella che suona, in fondo per tutti.

Perché in quel "momento" il viso di ognuno, qualunque sia la stadiazione, chissà perché si illumina. Sarà il richiamo della speranza, uno squarcio d'azzurro in un cielo sempre grigio, o altro. Certo è che pare quasi una festa, e tutti per un attimo si sentono coinvolti.

Quanti momenti di sorrisi luminosi abbiamo giustamente considerato nella Nostra vita?

Riflettiamo, perchè quei momenti sono ricarica per le risorse interiori.

È comprensibile, lo ammetto, a volte sentirsi prendere dalla stanchezza e dalla sfiducia ... capita anche a me. E temo che questa cosa appaia all'esterno, perché non c'è volta che io mi tiri indietro, nonostante tutto.

Non si finisce mai di imparare, e poi è Ricchezza che non basta mai.

Quindi ci sarò perché desidero esserci, come presenza, "espressione rassicurante", aiuto, con la stessa forza di un abbraccio.

Ci sarò e cercherò di non mancare mai, perché non è come lasciare un posto vuoto che nessuno nota.

Sei sostegno, sei speranza, sei una mano da stringere sia che si pianga o si sorrida.


"Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?"

       - Mario Luzi -

domenica 12 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.40) (Tra fogli e pensieri)


La vita ordinaria si fa sempre più complessa, ed è nello straordinario che si può trovare rifugio.

L'ho provato stasera, quando tra fogli e bollette da riordinare, spesa post feste e soluzioni probabili, non vedevo l'ora di ritrovarmi con me stessa qui, come sempre.

È certo che i pensieri sono tanti, e l'ansia per un futuro incerto anche immediato quanto incide... 

Eppure so che non non devo cederle il passo, resistere senza sentirmi vittima. Del resto così pure è stato quando tutti potevano aspettarsi da me il contrario.

E mentre si vive un momento di confusione generale, in tutti i settori è un tiro alla fune continuo.

Gli uomini parlano, straparlano, sbagliano ma sono responsabili solo per una parte, perché sono strumenti di "quel che deve essere" e non può essere altrimenti.


 

Sarà quindi quel che sarà, e Noi ci adegueremo all'imprevisto sia pur prevedibile, al cambiamento e a quant'altro si presenterà.



sabato 11 gennaio 2025

CORSI E RICORSI... (n.39) (Un raggio di luce inaspettata


Ne avevo bisogno, perché troppo spesso ultimamente mi sento grigia, a volte addirittura spenta.

Credo comunque sia comprensibile.


Sono un essere umano, fragile come tutti e tra gli alti e bassi che la Vita non fa mancare.

Oggi però ho rivisto qualcuno che non vedevo da tempo e che mi ha donato un raggio di luce.

Verso la Luce così in modalità diversa.

La luce per rinascere ancora una volta, poiché la rinascita è un processo continuo, non statico e persino contagioso...

Si può risorgere e far risorgere, ma indispensabile è amare. La gente, se stessi.

"Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c’è il sole, ma quando cala l’oscurità rivelano la loro bellezza solo se c’è una luce dentro".

Quando si vive un'esperienza estrema e in particolare la malattia, si rivela la propria vera natura. A volte vengono fuori lati del carattere sconosciuti persino a se stessi.

Quanto vale l'amore che si dona? Tanto. 

Quanto vale l'amore che si riceve? Ancora di più, perché viene dagli altri, a volte come un ritorno, altre in modo del tutto gratuito. Per questo vale di più. 

Quasi mai legati dalla diretta proporzionalità, ciascuno brilla di luce propria. 

Quali stelle che si rigenerano continuamente a nuova vita.

giovedì 9 gennaio 2025

 ❤️ CORSI E RICORSI (n.38)


(Dopo le feste...)


Bene, le feste sono trascorse in volata, e a Noi ormai non resta che archiviare il periodo.

Bilancio con voci in attivo, non manca però qualcuna in passivo. Cercheremo di recuperare, magari a Pasqua.

Intanto da domani si torna alla vita ordinaria, con gli orari poco flessibili e le scadenze dell'inizio d'anno. 

La casa perde il tocco natalizio, ma reale davvero là dove l'abbiamo posto, resta al solito il presepe. 

Non molto grande, delicato e non caotico non sembrerà strano pure ad agosto, quando ad illuminarlo basterà la stella cadente nella notte di San Lorenzo.

Da domani, spente le luci, sarà una presenza discreta e costante perché c'è bisogno di un "promemoria" efficace, di significati profondi e tanta serenità. L'abbiamo questa tanto auspicata per l'ultimo scorcio dell'anno, non è del tutto mancata, ma di certo ne serviva di più. 

In compenso siamo cresciuti..

A proposito...

Gli anni passano e molto cambia.

Ringrazierò Chi ha deciso di abbandonare un'usanza obsoleta che non fa manco ridere più.  Si è troppo avanti, e una Donna è bella ed amabile pure con qualche chilo in più e magari anche con una mammella in meno, perché fa di se stessa un dono ogni giorno per Chi ama, e dell'intelligenza un mezzo per spiccare il volo.

Tutto sommato allora va bene così, siamo solo più grandi, o meglio più adulti, pure se a volte capricciosi, inquieti e piagnucolosi come bambini.

A domani comunque, perché la rinascita comincia da qui.

mercoledì 8 gennaio 2025

CORSI E RICORSI ( n.37) (La Befana vien... per tutti)

Persiste un'ingiustizia sociale, per cui ad alcuni bambini è concesso sognare l'arrivo della Befana e tanti doni, mentre tale cosa è preclusa ad altri, che per giunta si convincono di essere stati puniti.

"Alla Befana " è  una poesia di Gianni Rodari, un po' magica, un po' denuncia sociale.

È  un appello, un invito che il “bambino” Rodari, in prima persona, lancia alla “Vecchietta” chiedendo di avere in occasione dell’Epifania il meritato dono...

ALLA BEFANA

Mi hanno detto, cara Befana,

che tu riempi la calza di lana,

che tutti i bimbi, se stanno buoni,

da te ricevono ricchi doni.

Io buono sono sempre stato

ma un dono mai me l’hai portato.

Anche quest’anno nel calendario

tu passi proprio in perfetto orario,

ma ho paura, poveretto,

che tu viaggi in treno diretto:

un treno che salta tante stazioni

dove ci sono bimbi buoni.

Io questa lettera ti ho mandato

per farti prendere l’accelerato!

O cara Befana, prendi un trenino

che fermi a casa d’ogni bambino,

che fermi alle case dei poveretti

con tanti doni e tanti confetti.

La conclusione della poesia non lascia spazio all’interpretazione.

"O cara Befana, prendi un trenino

che fermi a casa d’ogni bambino,

che fermi alle case dei poveretti

con tanti doni e tanti confetti"


La nostra società troppo presa a guardare la futile apparenza, sta dimenticando le cose che contano veramente.

martedì 7 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.36) (Perché la sensibilità sia un dolce peso)



Ho sentito dire da qualcuno che con l'avanzare dell'età si diventa sensibili.

Io credo non sia proprio così. 

Tutti sono sensibili, più o meno, e secondo occasione e contesto.

 È un po' come la soglia del dolore, c'è Chi l'ha alta e Chi no, Chi sopporta e Chi piange per un graffio. Ma se in questo caso si dice apertamente di esserne consapevoli, la persona di grande sensibilità non sa di esserlo, magari intuisce quel qualcosa in più ma in certe situazioni è sempre disponibile a fare un passo indietro, a mettersi in discussione e poi riflettere per comprendere.

È un importante e faticoso lavoro su se stessi, però credere in ciò che si sente lo impone.

A volte si resta di sasso, non si trovano le giuste parole, ma poi si comprende che importante è soprattutto solo ascoltare se stessi, e con lucido distacco ristabilire l'equilibrio.

Perché è grande e nello stesso tempo assurda la forza della mente, di che cosa è capace, persino costruire fantasie che fanno presto a trasformarsi in fantasmi, più temibili delle cose reali.

In tutta confidenza negli ultimi tempi a me succede spesso.

Però ora meglio non pensarci.

Metto a nanna la mente che va in ansia, quindi una lucidata ai pensieri soliti e ai propositi che fanno bene.

Sorrisi... sempre e comunque.

Ascolto... a volontà.

Tempo da donare.

E ancora e soprattutto tanto tanto amore.

CORSI E RICORSI (n.35) (Storie speciali di persone normali)



Ormai sono dodici anni che vivo questa nuova realtà da "volontaria ufficiale". 

Ben distinti i ricordi, tante le storie ascoltate, molti i volti indimenticabili. Tutto rimane in me.

Ci sono storie speciali di persone normali che si raccontano per caso.

Ci sono storie che hanno del miracolo, e tutte evidenziano come presupposto un "Cuore disponibile" e uno stato d'animo speciale.

Ne sento raccontare di storie, osservo e porgo ascolto, e pure se mi sforzo di restare lucida, vengo coinvolta quasi totalmente. 

Ci sono storie che a sentirle cambiano il corso alla giornata e lasciano il segno nella vita. E vado via con gli occhi lucidi, e ripenso ad ogni parola, con l'intento di custodirla.

Così non potrò scordare Antonio e i suoi occhi, il voler farsi capire senza parole, il "pretendere" il fiocchetto colorato che gelosamente metteva in tasca insieme con gli altri, ché stessero insieme sempre perché gli appartevano... erano "roba sua".

E invece la benedetta caramella che mi aveva chiesto l'ultima volta, non avevo fatto in tempo a dargliela. Era rimasta nella tasca del camice, e nel momento in cui avevo saputo con certezza, tirata fuori l'avevo stretta tra le dita, come sempre facevo con la sua mano ogni volta prima di andare via.

Giorno dopo giorno la narrazione di esperienze di vita, osservate con lo sguardo del Cuore.

CORSI E RICORSI (n.34) (I calendari)


Ho sostituito solo oggi il vecchio calendario col nuovo. Come sempre ero intenzionata a conservare quello dello scorso anno, poi...


Poi pure oggi pensieri in successione.

Quando all'indomani di San Silvestro si inaugura un nuovo calendario è come avere a disposizione una piccola clessidra con i granelli di sabbia contati. 

Cosa alquanto impossibile. 

Lo si può immaginare però, mettendone in conto di più perché molti scivolano via insieme e veloci e indistinguibili. Proprio come ogni giorno dell'anno, non semplice unità di tempo ma "grano" di vita, fatto di emozioni uniche e irripetibili.

Premesso ciò...

A che cosa serve conservare uno o più  calendari di ogni anno trascorso? Le emozioni uniche davvero, restano fisse al tempo loro, Noi non restiamo gli stessi, ma seguiamo il Tempo che va e non torna  indietro.

Meglio quindi proiettarsi al futuro, consapevoli del proprio vissuto nel bene e nel male.

E i progetti? Solo uno che poi comprende tutti.

Continuare con determinazione ma leggerezza nel sentire.

lunedì 6 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.33) (Scivolano via i giorni di festa



Il primo giorno del primo mese del nuovo anno è terminato.

 Le feste stanno scivolando via, molto più veloci di granelli di sabbia in una clessidra. 

I giorni fanno presto a passare, e non si fa in tempo a realizzare ciò che si vive, anche ad abituarsi, che piomba addosso la quotidianità di sempre.

Tra due giorni partirà anche mia figlia, e passeranno mesi prima che io possa rivederla.

Ogni volta è un rinnovato disagio, un senso vago di perdita, vorrei resistere al magone che mi sale in gola ma è sempre tanto, troppo difficile. Pazienza, devo avere pazienza con me stessa, devo ancora una volta sintonizzare la mente e il cuore.

Intanto com'è andata oggi...?

Ospite a pranzo e pensieri in successione.

Non ho cercato di affogare la mia ansia per i prossimi controlli, tanto non serve... ho sorriso ai molti messaggi augurali. Si ristabilisce un equilibrio di vita, e il pensiero che 364 giorni separano dal prossimo Capodanno dona la meravigliosa sensazione di una strada più lunga. Come morire e poi rinascere.

E a me resta questo... e non è poco, la certezza di mani da stringere e di un percorso non sempre facile, ma almeno sereno, lungo o breve che sia.

Ormai siamo già al giorno dopo, una normalità sui generis e il desiderio di ricominciare.

Che cosa mi resterà di queste feste?

Perché no...?

Un immaginario sondaggio.

Quasi alla fine acquista punti il presepe, ne perde un po' l'albero. Forza della tradizione, virtù della cristianità che vede nel memoriale ricostruito un segno di eternità. Dopo l'Epifania si smorzeranno le luci, ma tutto sarà lì, come il primo giorno di quel primo anno che si decise fosse così. Perpetuo.

domenica 5 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.32) (Buon Anno a Noi... insieme)



Buon Anno ad ognuno di Voi.

A Chi mostra e dimostra affetto, a Chi è ritroso. Fa lo stesso.

Alla porta c'è sempre il benvenuto, e poi un abbraccio e un sorriso.

Tutta la ricchezza di cui il Cuore può far dono, non solo all'inizio, ma per ogni giorno dell'anno.

L'Amore non conosce ferie né accusa stanchezza, perché si rigenera donando.

Che sia un anno migliore, si è soliti dire, ma qualcuno giorni fa mi ha fatto pensare, e poiché non si finisce mai d'imparare...

Che sia un Anno da vivere intensamente dall'inizio alla fine. E mai più rimuginare.

Ormai il tempo stringe, manca poco davvero, coraggio... non ti resta che spingere l'uscio sempre socchiuso, ed entrare.

Ecco... ci sei, auguri di nuovo, restiamo Noi... insieme, ancora per continuare...

sabato 4 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.31) (Gli ultimi giorni dell'anno)



È normale quando vicina è la solita fine.

Si chiamano a raccolta nella memoria i fatti del recente passato, si seleziona ciò che si vuol conservare con cura, magari l'evento più bello che potrà tornare utile nei momenti grigi, e tutto il resto si accantona, perché possa coprirlo il tulle del Tempo.

E non si getta via... no, perchè della Vita non si può rinnegare nulla, tutto concorre nel bene e nel male per la crescita interiore, il raggiungimento della consapevolezza, la considerazione e il ricordo di Chi ha chiesto una mano che stringesse la Sua.

Il tempo che scorre, è più forte sentito in queste ultime ore dell'anno, pressanti ed inesorabili verso la fine.

È una sensazione strana, con umore altalenante non sapresti definirla. Un misto di tristezza, ansia, euforia e curiosità, certo... curiosità perché, se fosse vero, vorresti avere una sfera di cristallo per guardarci dentro e scoprire che cosa sarà. O forse no... meglio sorseggiare la vita a piccoli sorsi, senza pensare al contenuto, sperando così non finisca mai.

Personalmente vorrei passare direttamente al 1 gennaio senza brindare a mezzanotte.

Non ho mai amato il 31 dicembre, lo detestai persino quando si concluse quell'anno che sembrò la fine di tutto. Ora va un po' meglio, però... il percorrere idealmente a ritroso gli ultimi 12 mesi, vuoi o non vuoi, mi dà amarezza e un senso di abbandono. Come traslocassi ogni volta. Bene, semplicemente dovrò abituarmi all'idea di lasciare pareti e profumi di uno spazio di vita, per ritrovarmi altrove.

E allora...? Ormai ci siamo.

Solo uno spiraglio per quest'ultimissimo scorcio d'anno, prima di spalancare uscio e finestre a quello che verrà e a tutto il nuovo che sarà, cose belle e meno belle, conoscenze ed emozioni comprese.

A domani quindi, Noi... insieme sempre, qui.

CORSI E RICORSI (n.30) (Fermati... respira... lascia andar via)


"Continuerai a soffrire se reagirai emotivamente a tutto ciò che ti viene detto.

Il vero potere consiste nel sedersi e osservare le cose con logica.

Il vero potere è la moderazione.

Se le parole ti controllano, significa che chiunque può controllarti.

Respira e lascia andare le cose."

- Bruce Lee -

Una lunga citazione... perché proprio ora, in questo periodo che tradizionalmente, o meglio secondo il pensiero comune dovrebbe essere di pace e concordia e prevedere alcuna reazione emotiva?

Mi è capitata sotto gli occhi qualche giorno fa, pari ad un monito, ad una tirata d'orecchi, poi ho riflettuto e ho capito che era un invito per il mio bene.

Non vale mai la pena reagire seguendo l'impulso emotivo, ci si intossica con le proprie parole, e Chi è di fronte ugualmente non comprende aver ferito, fatto del male.

Una soluzione? Mia nonna avrebbe suggerito di contare fino a dieci e poi al contrario.

Tradotto in "zen terapia" sarebbe, pausa e respiro consapevole, e tutto scivola via.

Sempre lei, mia nonna diceva che il tempo delle feste rendeva più propensi agli equivoci, ai fraintendimenti, alle discussioni inutili per futili motivi. Come darle torto?

Sarà per stanchezza e stress o piuttosto perché del Natale si è perso l'autentico senso?

venerdì 3 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.29) ("C'era una volta "...)


... cominciano così le fiabe,  io voglio invece che questo sia il titolo dell'anno che verrà, ormai già dietro l'uscio del tempo, impaziente con tante novità.


Belle, meno belle farà la storia anche questo, molti lo ricorderanno volentieri, qualcuno vorrà scordarlo, ma tant'è è stato, anzi sarà. Impegnamoci comunque per la serenità. 


E intanto salutiamo l'ultima Domenica di questo 2024 che sta per lasciarci, con una bella filastrocca di Gianni Rodari 


Buona ultima Domenica dell'anno!


"O anno nuovo, che vieni a cambiare

il calendario sulla parete,

ci porti sorprese dolci o amare?

Vecchie pene o novità liete?

Dodici mesi vi ho portati,

nuovi di fabbrica, ancora imballati;

trecento e passa giorni ho qui,

per ogni domenica il suo lunedì;

controllate, per favore:

ogni giorno ha ventiquattr’ore.

Saranno tutte ore serene

se voi saprete usarle bene.

Vi porto la neve: sarà un bel gioco

se ognuno avrà la sua parte di fuoco.

Saranno una festa le quattro stagioni

se ognuno avrà la sua parte di doni"


- Gianni Rodari -


"C'era una volta "... cominciano così le fiabe,  io voglio invece che questo sia il titolo dell'anno che verrà, ormai già dietro l'uscio del tempo, impaziente con tante novità.


Belle, meno belle farà la storia anche questo, molti lo ricorderanno volentieri, qualcuno vorrà scordarlo, ma tant'è è stato, anzi sarà. Impegnamoci comunque per la serenità. 


E intanto salutiamo l'ultima Domenica di questo 2024 che sta per lasciarci, con una bella filastrocca di Gianni Rodari 


Buona ultima Domenica dell'anno!


"O anno nuovo, che vieni a cambiare

il calendario sulla parete,

ci porti sorprese dolci o amare?

Vecchie pene o novità liete?

Dodici mesi vi ho portati,

nuovi di fabbrica, ancora imballati;

trecento e passa giorni ho qui,

per ogni domenica il suo lunedì;

controllate, per favore:

ogni giorno ha ventiquattr’ore.

Saranno tutte ore serene

se voi saprete usarle bene.

Vi porto la neve: sarà un bel gioco

se ognuno avrà la sua parte di fuoco.

Saranno una festa le quattro stagioni

se ognuno avrà la sua parte di doni"


- Gianni Rodari -

 CORSI E RICORSI (n.28)


(Mamma per sempre)


Spesso da giovani soprattutto, non apprezziamo abbastanza la presenza di una mamma.


Amorevole per carezze e premure, severa con  raccomandazioni e rimproveri, distratta a volte, ma solo per stanchezza.


Poi arriva quel giorno cui non si pensa mai...


"Un giorno tua mamma non ti chiamerà più. 

Un giorno desidererai che avesse vissuto più a lungo per goderti ancora del tempo con lei. 

Un giorno smetterà di dirti di fermarti con le tue battute. 

Un giorno smetterà di darti quei consigli che pensa siano giusti per te. 

Un giorno troverai la casa, dove ti aspettava sempre con una tazza di caffè caldo al tuo arrivo, vuota. 

Un giorno la sua voce non si sentirà più. 

Un giorno rimarranno solo i ricordi. 

Il tempo vola e non aspetta nulla e nessuno. 

E in quel giorno, sentirai un vuoto così grande che nulla e nessuno potrà colmare".


- Stefano D'Eliseo -


Tra poche settimane saranno vent'anni che mia madre è mancata, e il vuoto provato allora non è cambiato.


Ho tentato di colmarlo coi ricordi, con le Sue parole, a renderlo meno triste con quella risata contagiosa che la faceva unica.

Sorrido per un po', allargo le braccia come per stringerla a me, ma tornano indietro inesorabilmente vuote.



Mi manca fisicamente ora più che mai, sento che mi ascolta, prego il buon Dio di lasciarmela accanto.


Mamma per sempre 

giovedì 2 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.27) (Passato è Natale e pure Santo Stefano)

Santo Stefano in casa e solo ora nel silenzio. Ho avuto ospiti a pranzo e mi sono resa conto che devo aggiornare i servizi da tavola. Qualche piatto mancante, un paio di bicchieri diversi, le posate... almeno queste "normali" per numero e stile. Me la sono ugualmente cavata con qualche trucchetto, da sempre posso considerarmi infatti, la "maestra degli accomodamenti". Passato è Natale e pure Santo Stefano, resta Capodanno. Bisognerà mettere in discussione convincimenti e credenze. Ci si augura che il prossimo anno sia migliore, a me basta sia normale, coi tedi, le preoccupazioni, persino le malattie. Del resto ogni tanto viene imposto un cambio nel "passo di danza", quindi non possiamo fare altro che adeguarci. Un disguido nell'ordine delle cose non potrà impedire mai di continuare ad essere in armonia con Noi stessi e in sintonia con gli Altri.

CORSI E RICORSI (n.26) (Natale è... tenerezza)

È stato il mio Natale alla ricerca della tenerezza. È una sensazione, forse pure un'esigenza. Mi accorgo che diventa prepotente col tempo che passa, a volte sgomenta e a volte disconosce. Voglia di donare tenerezza, ma anche di riceverne se non in egual misura, almeno un po', diciamo pure ogni tanto. La realtà "perfettina" proposta dall'esterno va a cozzare con l'effettiva. Accettabile senz'altro ma per gli "uomini di buona volontà" e dalla grande capacità di "accomodamento". Perché devo e voglio, torno comunque alla realtà sia pure in modo diverso, e per un po' mi rifugio nei ricordi, quelli teneri della mia infanzia, quando tutto era visto con occhi da bambino. Quella bambina che, dimentica a 13 anni di non esserlo più, continuava a dormire con un vecchio bambolotto senza gambe per non staccarsi dal "tempo felice". Natale è la festa giusta per tornare indietro, rivivere quei ricordi che sanno curare l'animo quando è stanco e ferito... È vivere il "momento" perché il Tempo si ferma. Perché nel tempo tanto cambia, i gusti, le mode... i sentimenti stessi. E il Natale? Quello no... resterà lo stesso finché conserveremo il Cuore di "figli bambini".