Perché dopo un'avventura così, in genere si diventa più forti?
Mi riferisco agli uomini e alle donne, s'intende... ma sono quest'ultime maggiormente a rendersene conto. Ne parlo per cognizione di causa, sono una donna e vivo ancora per empatia quelle situazioni.
La Donna è madre e pure figlia, e in entrambi i casi si presta ad essere accudente. Quando sta male sente perdere la forza che le serve. Soffre per questo, si sente inutile se non di peso.
Dopo... dopo riprende ad apprezzare la vita, ad amarla ancora di più.
La trova bella in ogni particolare. E si sa, la vita è bella anche perché stimola sempre a guardarsi intorno, a guardarsi dentro.
E s'impara tanto, e non esiste più la paura, l'isolamento e avvicinarsi agli altri diventa la cosa più naturale e facile al mondo.
Quante persone, infatti ho conosciuto e quante ancora ne conoscerò, e sempre non saranno semplici conoscenze fugaci ma vere e proprie relazioni umane, vissute in tutto... ansie, gioie e pure nel caso ci fossero, delusioni.
Col tempo ho imparato la "giusta misura" del coinvolgimento, necessaria per non crollare e oggi mi riconosco una forza nuova che mi protegge da ogni forma di pessimismo, pericoloso se si vuole essere compagni di percorso accanto a chi vive un momento di dolore.
Mi riferisco agli uomini e alle donne, s'intende... ma sono quest'ultime maggiormente a rendersene conto. Ne parlo per cognizione di causa, sono una donna e vivo ancora per empatia quelle situazioni.
La Donna è madre e pure figlia, e in entrambi i casi si presta ad essere accudente. Quando sta male sente perdere la forza che le serve. Soffre per questo, si sente inutile se non di peso.
Dopo... dopo riprende ad apprezzare la vita, ad amarla ancora di più.
La trova bella in ogni particolare. E si sa, la vita è bella anche perché stimola sempre a guardarsi intorno, a guardarsi dentro.
E s'impara tanto, e non esiste più la paura, l'isolamento e avvicinarsi agli altri diventa la cosa più naturale e facile al mondo.
Quante persone, infatti ho conosciuto e quante ancora ne conoscerò, e sempre non saranno semplici conoscenze fugaci ma vere e proprie relazioni umane, vissute in tutto... ansie, gioie e pure nel caso ci fossero, delusioni.
Col tempo ho imparato la "giusta misura" del coinvolgimento, necessaria per non crollare e oggi mi riconosco una forza nuova che mi protegge da ogni forma di pessimismo, pericoloso se si vuole essere compagni di percorso accanto a chi vive un momento di dolore.
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