mercoledì 23 dicembre 2015

IO TI AIUTO... TU MI AIUTI... QUANTO CI AIUTIAMO?



Emoticon heart
Una risposta decisa ed immediata. Tantissimo.
Stasera tra i miei "pensieri prima di andare" s'insinua benevola quanto benefica, la bontà dell'aiuto reciproco, spesso inconsapevole ma ugualmente efficace.
Chi mai può stabilire peso, qualità e misura di aiuto in una relazione che vede disagio, sofferenza e paura se non allo stesso livello... quasi?
Ché anche quando è passata, pare sempre essere guardati da lontano se non addirittura, sentire una "scimmia sulle spalle". Quando anch'io provo queste sensazioni devo fare un gran lavoro. Darmi coraggio e contemporaneamente, annullare i latenti "sensi di colpa".
So bene che non dipende da me lo "stop" alla stadiazione della malattia... ché nulla è definitivo ed è giusto che mi goda il "momento fortunato", dato che il domani non è dato conoscere, però...
Però... è più forte di me, e a certe lacrime non resisto. Vorrei piangere anch'io e non posso, o al massimo mi è concesso un "finto raffreddore". Vorrei darmela a gambe levate, e non posso nemmeno questo. Dovrei dichiarare "fallimento" per poi dar conto alla coscienza... ma perché ti cimenti se non reggi il peso?
Allora mi "ricarico", e non solo del fardello e proseguo. E succede che mi si dice allora... tu, che mi porti aiuto... e in quel momento preciso sono io che con tali parole, lo ricevo quell'aiuto "benedetto". Benedetto, si... perché lo considero provvidenziale, un vero "dono" dalle "alte sfere". Qualcuno che ben mi conosce vuole che io agisca bene, e perciò mi aiuta... ché riprenda coraggio e stima e non receda.
Stamattina un'Amica ha detto parlando di sé... la mia missione sulla terra non è ancora finita, ce la devo fare per forza. Ed infatti si è ripresa dopo un periodo brutto assai.
Così anche per me... non posso permettermi di cadere. Ma nemmeno nel senso letterale del termine, e infatti non succede neanche quando il rischio è alto. Oggi stavo per fare un ruzzolone a causa di una spinta da parte di una paziente che è scivolata. Ero in piedi di fronte ad un'altra seduta che stava lamentandosi di continuo. Parlavo con Lei, all'improvviso le sono finita addosso e... mi ha salvata. Le ho detto allora...
Vedi quanto serve il mutuo aiuto? Io, con l'ascolto e qualche parola affettuosa penso di aiutarti. Non so come o quanto, ma Tu dici che è così. Poco fa stavo per cadere ma... non so come però so il perché... non è successo, Tu mi hai sorretto. Senza esserne consapevole, mi sei stata di aiuto. Quanto non puoi nemmeno immaginarlo..

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