Emoticon heart
E questo sarà il sesto dicembre da quel dicembre...
Un nodo alla gola mi prende perché i pensieri fanno ressa per la "supremazia" di triste presagio. Mi scuoto, apro l'animo e respiro. Sono cresciuta ormai, e restino pure i pensieri, ne hanno tutto il diritto giacché si accompagnano ai ricordi.
Sarà quel che sarà, visto che ce n'è più di uno che cerca di rubare la scena attuale.
E' vero, vorrei che questo mese appena iniziato volasse via in un soffio, perché rivivo questi giorni nel ricordo di quel tempo che diventa sempre più lontano ma mantiene le "spigolosità" dell'antico che non le perde. Come gli angoli scheggiati di un tavolo di marmo... bisognerà lavorare molto di scalpello per riuscire a smussarli in parte, senza avere comunque la certezza che non possano far male.
Ripensandoci... qual è il ricordo che mi dà maggiore sofferenza? Non è stato tutto il percorso, nonostante i comprensibili disagi e dolori fisici. Fu senza dubbio quella sorta di "antefatto" che lo precedette, e che a mia insaputa costituì l'incipit dell'intera storia.
L'Inquietudine, come fosse un essere a sé, con forza, determinazione e volontà di dominarmi.
In seguito... quiete, recupero di forze e alta quotazione dell'autostima. Finalmente!... qualcosa di solo mio da gestire solo IO.
Seguii l'onda dell'evento tramutando l'emozione in parola, accordai pian piano i sentimenti riuscendo, anno dopo anno, a ritrovare la "fragranza" del mese di dicembre. Resina di abete e legna bruciata... luci intermittenti e stelle comete... fumo dai comignoli delle case basse. Se ne vede ancora a volte, ed è pura poesia...
Per tutto questo tempo la Scrittura mi è stata compagna e supporto. Ho narrato e condiviso ogni momento, lieto o meno... quasi triste, più o meno.
Credo nel suo potere terapeutico nel modo più assoluto e lo consiglio vivamente a più di uno, praticamente lo impongo.
Una delle mie Amiche tra le più miti e dolci, finalmente si è decisa. Ed ecco di che cosa è capace, senza esserne consapevole...
Un nodo alla gola mi prende perché i pensieri fanno ressa per la "supremazia" di triste presagio. Mi scuoto, apro l'animo e respiro. Sono cresciuta ormai, e restino pure i pensieri, ne hanno tutto il diritto giacché si accompagnano ai ricordi.
Sarà quel che sarà, visto che ce n'è più di uno che cerca di rubare la scena attuale.
E' vero, vorrei che questo mese appena iniziato volasse via in un soffio, perché rivivo questi giorni nel ricordo di quel tempo che diventa sempre più lontano ma mantiene le "spigolosità" dell'antico che non le perde. Come gli angoli scheggiati di un tavolo di marmo... bisognerà lavorare molto di scalpello per riuscire a smussarli in parte, senza avere comunque la certezza che non possano far male.
Ripensandoci... qual è il ricordo che mi dà maggiore sofferenza? Non è stato tutto il percorso, nonostante i comprensibili disagi e dolori fisici. Fu senza dubbio quella sorta di "antefatto" che lo precedette, e che a mia insaputa costituì l'incipit dell'intera storia.
L'Inquietudine, come fosse un essere a sé, con forza, determinazione e volontà di dominarmi.
In seguito... quiete, recupero di forze e alta quotazione dell'autostima. Finalmente!... qualcosa di solo mio da gestire solo IO.
Seguii l'onda dell'evento tramutando l'emozione in parola, accordai pian piano i sentimenti riuscendo, anno dopo anno, a ritrovare la "fragranza" del mese di dicembre. Resina di abete e legna bruciata... luci intermittenti e stelle comete... fumo dai comignoli delle case basse. Se ne vede ancora a volte, ed è pura poesia...
Per tutto questo tempo la Scrittura mi è stata compagna e supporto. Ho narrato e condiviso ogni momento, lieto o meno... quasi triste, più o meno.
Credo nel suo potere terapeutico nel modo più assoluto e lo consiglio vivamente a più di uno, praticamente lo impongo.
Una delle mie Amiche tra le più miti e dolci, finalmente si è decisa. Ed ecco di che cosa è capace, senza esserne consapevole...
"Ho fatto una passeggiata in macchina, una bella aria: né fredda né calda; le luci accese nelle case, i comignoli che fumano, l'odore della legna bruciata, il gatto acciambellato sul tappeto dell'uscio, i bambini che giocano carichi della loro spensieratezza...
Da lontano le luci della città!!!
...
Mi fermo, faccio silenzio intorno a me e chiudo gli occhi: ricordo la tenerezza del passato, i giochi dell'infanzia, le risate, il clacson dello scuolabus, gli studi e quei sogni che sembravano non finissero mai...
Ma all'improvviso un profumo intenso nell'aria mi assale, mi desta, è un profumo speciale: il profumo del Natale!!!"
L. S.
Da lontano le luci della città!!!
...
Mi fermo, faccio silenzio intorno a me e chiudo gli occhi: ricordo la tenerezza del passato, i giochi dell'infanzia, le risate, il clacson dello scuolabus, gli studi e quei sogni che sembravano non finissero mai...
Ma all'improvviso un profumo intenso nell'aria mi assale, mi desta, è un profumo speciale: il profumo del Natale!!!"
L. S.
Eh, che ne pensate?!
Per me... promette assai bene.
Per me... promette assai bene.
Intanto anche il "pensiero prepotente" in me si acquieta. Narrare e condividere, insieme risultano sempre una grande ed efficace "medicina".
Secondo me fa molto bene condividere, sfogarsi, raccontare...... Ti abbraccio Mary, il tempo vola, un'altro dicembre è arrivato e come ogni anno spero che passi veloce.
RispondiEliminaAle... sorridi. Perché un altro dicembre è arrivato.
RispondiEliminaUn bacio...
Mary