E dopo tanto vagare la via di ritorno alla Vita pur in discesa non è comunque sicura... capita di perdere di vista i propri passi, finire in un fosso, o anche per non perdere l'equilibrio, appigliarsi a un sostegno rimediato e poi... tornare indietro.
La cosa peggiore è prendere una scivolata rovinosa e precipitare giù... trovarsi alla fine della corsa senza rendersene conto, senza sapere come e perché.
Ma nessuno è veramente solo nei percorsi difficili, e può anche succedere che se hai aiutato qualcuno a salire, troverai Chi sarà disposto a rimetterti in piedi per riprendere pian piano il cammino.
E solo oggi è capitato a me... ma forse anche ieri, o ieri l'altro ancora.
Da quando la Vita mi ha prescelto ho capito che non sarei mai stata bastante a me stessa, nel senso che, si... mi muovo da sola, sicura e contenta di farlo, ma in qualsiasi momento potrei fermarmi e avere bisogno di aiuto, anche solo di una parola per continuare.
Pure qui, in questa "isola incantata"...(come qualcuno un giorno definì questo spazio) fatta emergere dal dolore e per un'idea, ogni tanto incespico e cado per una spinta o forse solo perché vacillo, ed ho bisogno di quella mano tesa che mi tiri su ed incoraggi.
E' vero, siamo nella stessa barca... Chi a chiedere e Chi a prestare soccorso, ma Tutti indistintamente verso un approdo e la quiete.
La cosa peggiore è prendere una scivolata rovinosa e precipitare giù... trovarsi alla fine della corsa senza rendersene conto, senza sapere come e perché.
Ma nessuno è veramente solo nei percorsi difficili, e può anche succedere che se hai aiutato qualcuno a salire, troverai Chi sarà disposto a rimetterti in piedi per riprendere pian piano il cammino.
E solo oggi è capitato a me... ma forse anche ieri, o ieri l'altro ancora.
Da quando la Vita mi ha prescelto ho capito che non sarei mai stata bastante a me stessa, nel senso che, si... mi muovo da sola, sicura e contenta di farlo, ma in qualsiasi momento potrei fermarmi e avere bisogno di aiuto, anche solo di una parola per continuare.
Pure qui, in questa "isola incantata"...(come qualcuno un giorno definì questo spazio) fatta emergere dal dolore e per un'idea, ogni tanto incespico e cado per una spinta o forse solo perché vacillo, ed ho bisogno di quella mano tesa che mi tiri su ed incoraggi.
E' vero, siamo nella stessa barca... Chi a chiedere e Chi a prestare soccorso, ma Tutti indistintamente verso un approdo e la quiete.
Sorrisi e sguardi accoglienti. mani che si tendono per sorreggerti . Tutti ne abbiamo bisogno e fortunati siamo che li incontriamo sul nostro cammino.
RispondiEliminaCerto, cara Sandra... alla fine si tratta solo di "porgere" occhi per vedere e orecchie per sentire.
EliminaUn abbraccio...
Mary
Siamo in tanti qui, abbiamo bisogno uno dell'altro. Belle le parole di Sandra....
RispondiEliminaTanta serenità, un abbraccio, TVB.
Ale
Ne abbiamo parlato infinite volte, Ale carissima.
EliminaNessuno basta mai a sé perché resta estremamente fragile in alcuni momenti. La vera "medicina" è la serenità, spesso donata ma soprattutto quella sempre presente se pur nascosta in un angolo di se stessi.
Un grandissimo abbraccio.
Mary
Commento anzitutto con questa bella frase del dottor Schweitzer:
RispondiElimina"Qualsiasi persona a cui sia risparmiato il dolore personale si deve sentire chiamata per aiutare a diminuire quello degli altri.”
Io aggiungo umilmente che chi ha provato un dolore fisico o morale è spesso più consapevole delle sofferenze altrui.
Un abbraccio. Graziella
Ciao, lella... sicuramente è come dici, e in più quel vago senso di "privilegio" che prende poi, comporta una certa responsabilità, da cui non ci si può sottrarre. Ammesso lo si voglia.
EliminaUn carissimo saluto.
Mary