Ogni tanto ci penso, basta un piccolo disturbo o disagio... e ci penso.
Eppure ostinatamente continuo a... guardare negli occhi quel "nemico" che mi si avvicinò tramite l'inquietudine e mi sorprese con crudele violenza.
Lo guardo e non mi fa paura, lo sfido con un sorriso... anche mentre ci penso.
Che è successo qualcosa lo ricorda la mia memoria e lo sente la mia anima, e per mettermi di buon animo chiamo a raccolta i primi ricordi del "post-tumore".
Ripenso a quel simpatico signore che una mattina andando via mi augurò... "Buona guarigione!", allora mi limitai ad un sorriso ma se fosse stato oggi avrei risposto, nonostante i pensieri "vaganti"... sono già guarita, grazie, sono guarita dentro, nel carattere e nello spirito.
Che poi è la vera guarigione, quella che conta, dal momento che si può anche guarire dal cancro ma non si ottiene certo il privilegio dell'immunità a vita o addirittura dell'immortalità.
Allora, che si fa? Si cerca e si trova la ricetta, la medicina giusta che è una sola... vedere il bicchiere mezzo pieno e cercare di ogni cosa il lato positivo, il che può riservare davvero grandi soddisfazioni a dispetto di ogni apparenza.
Così se qualche Amica mi chiama al telefono perché a Suo dire aveva bisogno di sentirmi, a me fa immenso piacere, e quando questo si ripete più volte e con persone diverse, mi fa capire che per gran parte della mia esistenza avevo perso tempo. E per questo devo "ringraziare" la malattia che mi ha fatto scoprire un potenziale del tutto sconosciuto di cui solo vagamente sentivo la presenza.
Per quel senso di vuoto drammatizzavo ogni cosa, la febbre dei miei figli era causa di ansia da togliere il respiro, un raffreddore era vissuto come una polmonite e, che dire... mi vergogno, ma anche una messa in piega non perfetta riusciva a togliermi il sonno. E pensare che i capelli poi li avrei persi tutti.
E allora per mettere al bando i pensieri vagabondi e fino a prova contraria, con ferma convinzione devo continuare a... vivere giorno per giorno quello che di bello la vita mi dà, il cielo sereno dopo le nuvole, la primavera dopo l'inverno, il sorriso degli altri "come me" dopo aver tanto pianto, dopo aver riconquistato la speranza che mai si perde... comunque sia, comunque vada.
Eppure ostinatamente continuo a... guardare negli occhi quel "nemico" che mi si avvicinò tramite l'inquietudine e mi sorprese con crudele violenza.
Lo guardo e non mi fa paura, lo sfido con un sorriso... anche mentre ci penso.
Che è successo qualcosa lo ricorda la mia memoria e lo sente la mia anima, e per mettermi di buon animo chiamo a raccolta i primi ricordi del "post-tumore".
Ripenso a quel simpatico signore che una mattina andando via mi augurò... "Buona guarigione!", allora mi limitai ad un sorriso ma se fosse stato oggi avrei risposto, nonostante i pensieri "vaganti"... sono già guarita, grazie, sono guarita dentro, nel carattere e nello spirito.
Che poi è la vera guarigione, quella che conta, dal momento che si può anche guarire dal cancro ma non si ottiene certo il privilegio dell'immunità a vita o addirittura dell'immortalità.
Allora, che si fa? Si cerca e si trova la ricetta, la medicina giusta che è una sola... vedere il bicchiere mezzo pieno e cercare di ogni cosa il lato positivo, il che può riservare davvero grandi soddisfazioni a dispetto di ogni apparenza.
Così se qualche Amica mi chiama al telefono perché a Suo dire aveva bisogno di sentirmi, a me fa immenso piacere, e quando questo si ripete più volte e con persone diverse, mi fa capire che per gran parte della mia esistenza avevo perso tempo. E per questo devo "ringraziare" la malattia che mi ha fatto scoprire un potenziale del tutto sconosciuto di cui solo vagamente sentivo la presenza.
Per quel senso di vuoto drammatizzavo ogni cosa, la febbre dei miei figli era causa di ansia da togliere il respiro, un raffreddore era vissuto come una polmonite e, che dire... mi vergogno, ma anche una messa in piega non perfetta riusciva a togliermi il sonno. E pensare che i capelli poi li avrei persi tutti.
E allora per mettere al bando i pensieri vagabondi e fino a prova contraria, con ferma convinzione devo continuare a... vivere giorno per giorno quello che di bello la vita mi dà, il cielo sereno dopo le nuvole, la primavera dopo l'inverno, il sorriso degli altri "come me" dopo aver tanto pianto, dopo aver riconquistato la speranza che mai si perde... comunque sia, comunque vada.
Tu sei la medicina che sta aiutando molte persone mia cara Amica.... Avrei bisogno di sentire la tua dolce voce, che con tenerezza mi "mette" pace nel cuore. A presto, un abbraccio e buona giornata.
RispondiEliminaAle cara... quando vuoi.
RispondiEliminaGrazie per ciò che dici, è una "ricarica" per me a continuare, per meglio dire... una risposta ai miei tentativi di fare bene senza danno.
Un bacio...
Mary
Ammiro molto la tua serenità che riesci a trasmettere con le tue parole
RispondiEliminaAnnamaria