Ascoltando ieri quella mamma mi sono tornate in mente alcune parole di Lucia, l'amica dalle semplici emozioni.
Lucia considerava la vita un susseguirsi di coincidenze che però lei definiva " dioincidenze".
Parlo da credente, ma penso possa valere pure per Chi non lo è.
Necessariamente tutto ciò che accade ha un senso, magari non comprensibile nell'immediato, però importante. Un senso che è chiave di lettura per tanti accadimenti, a volte persino mezzo o maniera di accomodamento.
Mia madre ripeteva che la vita di ognuno altro non è che la parziale realizzazione di un progetto da parte di un "grande Architetto", e calcava la voce su quella "A" per far intendere a Chi si riferisse. Per Lei era il "supremo Fattore", per altri pure "Destino" poteva andare.
Sono quelle che comunemente chiamiamo coincidenze, le parole inespresse della Vita.
Messaggi in codice inviati a Tutti ma che non tutti sanno interpretare, così che poi restano lì in un angolo della memoria, richiamati per analogia di accadimenti e in seguito archiviati come "fatti casuali".
Non è così, dato che a saper leggere se ne trova spiegazione e si ricava pure consiglio utile.
Ed è buona cosa... che infonde speranza e dona gioia, e già averne consapevolezza tanto aiuta.
Nulla è mai per caso e ciò che accade, anche semplice e banale, è inteso a indirizzare per la via giusta, e a non sentirsi soli in un momento difficile della vita.
Velatamente a volte, ma qualcosa c'è davvero oltre ciò pare.
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