venerdì 5 aprile 2019

IL MARE E GLI SPAGHETTI E UN BICCHIERE DI VINO


Qualche giorno di lavoro più intenso, una notte ad intervalli, e al mattino solo un piede fuori dal piumone che comincia a far sentire il suo peso. Cause ed effetti di un mercoledì tra le righe, quando vuoi che sia come gli altri e non ce la fai ad alzarti e fare il primo passo della giornata.
Il cielo è coperto. Torniamo a dormire. Magari non proprio, solo a sostare, rigirarsi e parlare. Le occasioni bisogna crearle, ci sono sempre ma non sempre le cogliamo.
Oggi andrà così, momento per momento come quando sei in ferie e in vacanza e nello stesso luogo, così che hai poco da scoprire tanto conosci ogni angolo e sai quante gocce ha quel mare.
Con movimenti pigri e lenti di Chi la fretta ha lasciato al giorno prima, andiamo al mare che quest'oggi aveva più pastelli di un astuccio da scolaro. Un cielo cinerino e sulla superficie... celeste, verde acqua e rosa antico. Vento di mare ne portava il profumo, simile a zefiro accarezzava la pelle.
Tornano le parole ascoltate ieri. Ogni giorno è un dono con piccole gioie a sorpresa, sento che la giornata è giusta, perfetta per un inizio di Primavera che annuncia la Pasqua imminente. Mancava qualcosa, la pace ora c'è, si tratta di custodirla ed esercitarsi a non vedere né sentire, a farsi scivolare tutto di dosso, e sarà serenità a lungo termine.
Passa metà del giorno e si torna a casa, un piatto di spaghetti con le vongole e un bicchiere di vino, per me che sono quasi astemia, una vera e propria trasgressione, ma ci sta. Semel in anno, dicevano gli antichi, ed io aggiungo... soprattutto dopo che hai pensato troppo, detto poco ma finalmente hai fatto pace con Te stessa come per...dono.

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