Emoticon heart
E quel che non si sapeva cosa fosse, alla fine si è rivelata ulteriore prova. Superato lo scoglio parato all'improvviso ci riscopriamo sempre più forti, e tutto appare piacevolmente colorato. Proprio come accade alla vista dell'arcobaleno subito dopo il temporale. Perché il cielo di uno solo diventa di tutti, come pure il sole e le nuvole. Perché la condivisione non si fa con se stessi ma con tutti.
La domenica odierna si è così variegata delle tante sfumature di una normalità che rasserena, e la giornata è trascorsa come piace, gestita con l'elasticità che conviene.
Un accenno già da stamattina, prima di cominciare.
Ho deciso che per la colazione avrei aperto il barattolo di marmellata di ciliege, dono della mia Amica Rita. Ne avrei spalmato un po' su qualche biscotto secco...
Ne vuoi anche tu?... ho chiesto all'Amore della mia Vita.
Questa è una novità. Lo sai che non mangio marmellate, sono troppo dolci.
Meglio così, ho pensato... esagerato com'è, l'avrebbe finita nel giro di una settimana. Sono stata gentile, gliel'ho chiesto, può bastare. Aveva preso la Sua dose di dolcezza.
La caffettiera borbottava di già, quando ho preso ad armeggiare intorno all'ermetico barattolo. Si sa, per aprire una conserva bisogna far uscire un po' di aria per annullare il "salvifico sottovuoto", e a tale scopo far leva con una lama, una punta o un manico di cucchiaio. Bene... ho piegato un coltello ed un cucchiaio, spuntato un cacciavite ma il barattolo chiuso era e chiuso è rimasto, anzi sembrava avesse rafforzato le difese.
Allora ho chiamato mio marito-braccioforte... e anche lui tenta e ritenta... niente.
Ma se a me manco piace la marmellata...
Beh, piace a me... non basta?
Intanto parte del caffè si era versato sul fornello. Non importa... quando c'è guerra è guerra, o come si suol dire... quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo a giocare. Il barattolo andava aperto... ora o mai più. Meglio ora.
Prendi un cacciavite più grande.
Qui in casa, non c'è uno più grande... è nella cassetta degli attrezzi, giù in garage.
Vai in garage, no?!
Sbuffando e brontolando, ma comunque sempre pronto a soddisfare i miei desideri, "braccioforte" è sceso in garage, è risalito dopo un po' trionfante con l'intera cassetta degli attrezzi. Meglio non rischiare un altro fallimento.
Quindi ci siamo riusciti, ovvero lui c'è riuscito ad aprirlo il benedetto barattolo, e per premiarsi ha assaggiato per primo ciò che diceva non piacergli.
Dopo 'sta fatica mi devo rimettere in forze, no?
Già... ma non si è fermato al primo cucchiaino, e ce n'è stato un secondo, terzo, quarto... e mi fermo qui.
Con la coda dell'occhio lo guardavo critica...
Che c'è da guardare... è buona, neanche troppo dolce e mi piace e la mangio.
Si... ma con moderazione, però!
Sennò finisce subito.
Non è per la marmellata in sé, è per quello che rappresenta.
Il Cuore con cui è stata donata, i pensieri positivi dolci ma non stucchevoli, il "filo rosso" che unisce stati d'animo simili che si comprendono.
Certo, prima o poi la marmellata finirà, ma non il "senso" di quel dono, scambio di affetto ed emozioni. Sarà comunque per sempre il ricordo di un dolce baratto... lo.
La domenica odierna si è così variegata delle tante sfumature di una normalità che rasserena, e la giornata è trascorsa come piace, gestita con l'elasticità che conviene.
Un accenno già da stamattina, prima di cominciare.
Ho deciso che per la colazione avrei aperto il barattolo di marmellata di ciliege, dono della mia Amica Rita. Ne avrei spalmato un po' su qualche biscotto secco...
Ne vuoi anche tu?... ho chiesto all'Amore della mia Vita.
Questa è una novità. Lo sai che non mangio marmellate, sono troppo dolci.
Meglio così, ho pensato... esagerato com'è, l'avrebbe finita nel giro di una settimana. Sono stata gentile, gliel'ho chiesto, può bastare. Aveva preso la Sua dose di dolcezza.
La caffettiera borbottava di già, quando ho preso ad armeggiare intorno all'ermetico barattolo. Si sa, per aprire una conserva bisogna far uscire un po' di aria per annullare il "salvifico sottovuoto", e a tale scopo far leva con una lama, una punta o un manico di cucchiaio. Bene... ho piegato un coltello ed un cucchiaio, spuntato un cacciavite ma il barattolo chiuso era e chiuso è rimasto, anzi sembrava avesse rafforzato le difese.
Allora ho chiamato mio marito-braccioforte... e anche lui tenta e ritenta... niente.
Ma se a me manco piace la marmellata...
Beh, piace a me... non basta?
Intanto parte del caffè si era versato sul fornello. Non importa... quando c'è guerra è guerra, o come si suol dire... quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo a giocare. Il barattolo andava aperto... ora o mai più. Meglio ora.
Prendi un cacciavite più grande.
Qui in casa, non c'è uno più grande... è nella cassetta degli attrezzi, giù in garage.
Vai in garage, no?!
Sbuffando e brontolando, ma comunque sempre pronto a soddisfare i miei desideri, "braccioforte" è sceso in garage, è risalito dopo un po' trionfante con l'intera cassetta degli attrezzi. Meglio non rischiare un altro fallimento.
Quindi ci siamo riusciti, ovvero lui c'è riuscito ad aprirlo il benedetto barattolo, e per premiarsi ha assaggiato per primo ciò che diceva non piacergli.
Dopo 'sta fatica mi devo rimettere in forze, no?
Già... ma non si è fermato al primo cucchiaino, e ce n'è stato un secondo, terzo, quarto... e mi fermo qui.
Con la coda dell'occhio lo guardavo critica...
Che c'è da guardare... è buona, neanche troppo dolce e mi piace e la mangio.
Si... ma con moderazione, però!
Sennò finisce subito.
Non è per la marmellata in sé, è per quello che rappresenta.
Il Cuore con cui è stata donata, i pensieri positivi dolci ma non stucchevoli, il "filo rosso" che unisce stati d'animo simili che si comprendono.
Certo, prima o poi la marmellata finirà, ma non il "senso" di quel dono, scambio di affetto ed emozioni. Sarà comunque per sempre il ricordo di un dolce baratto... lo.
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