Emoticon heart
E dopo aver parlato di pane e pomodoro, linguine a casa mia, stasera starò a considerare la bontà genuina dei liquori fatti in casa.
Veramente col caldo che fa, le libagioni e anche solo i "bicchierini" per fare onore all'ospitalità sarebbero da bandire quasi, ma si sa... si pensa oggi per il domani, e l'estate è la stagione giusta.
Innanzitutto si ha più tempo libero e poi per certi liquori che hanno bisogno di lunghi tempi di infusione, davvero bisogna partire da lontano. Come per il "Nocino", ad esempio...
Vi chiederete come mai sarà venuto fuori un argomento così... beh, diciamo che di spunti me ne vengono offerti a iosa, non sempre riesco a coglierli tutti, e che comunque in questo periodo di afa pesante meglio è trattare argomenti leggeri.
Anche perché là dove io vado non è che si sta a parlare sempre di malattia e accidenti vari, terapie ed effetti collaterali... i cervelli si fonderebbero inesorabilmente. Al contrario si conversa del più e del meno, di tutto e di più, e quindi di cibo e bevande, autentico senso di attaccamento alla vita.
Stamattina così due Amiche, anzi una in particolare ha rivelato le ricette "segrete" (si fa per dire) del "Nocino" e del "Calice". Il primo, noto digestivo... il secondo tonico corroborante.
Il Nocino è di lunga preparazione, comincia il 24 giugno, giorno di San Giovanni, mettendo in infusione nell'alcool a 95°, 24 noci ancora verdi tagliate in quattro.
Si aggiungono garofano e cannella in modesta quantità in modo da non coprire il gusto e zucchero quanto piace, diciamo 500 g per litro.
Si lascia macerare il tutto fino a Natale, si filtra dopo aver passato al torchietto pure le noci e averle mescolate al resto.
Si imbottiglia in vetro scuro, e si lascia riposare per qualche giorno.
E' ottimo per la digestione dei pranzi "importanti" delle feste, ed anche per contrastare il meteorismo intestinale.
Tu dici?... ha chiesto l'altra Amica che stava ad ascoltare.
Come no!?... basta provare. E poi è così buono che ti mette su. Non come il "Calice", ma quasi.
Il Calice...? e che cos'è?
Un altro elisir gustoso assai. Se vuoi ti do pure questa ricetta.
Certo...
Già... certo. E la ricetta l'ha data.
Però a Voi toccherà domani. Per il momento copiate questa, e mi raccomando... tenete a portata di mano foglio e penna.
Quella è da scrivere proprio, precisa e completa.
Cin cin... a domani!
Veramente col caldo che fa, le libagioni e anche solo i "bicchierini" per fare onore all'ospitalità sarebbero da bandire quasi, ma si sa... si pensa oggi per il domani, e l'estate è la stagione giusta.
Innanzitutto si ha più tempo libero e poi per certi liquori che hanno bisogno di lunghi tempi di infusione, davvero bisogna partire da lontano. Come per il "Nocino", ad esempio...
Vi chiederete come mai sarà venuto fuori un argomento così... beh, diciamo che di spunti me ne vengono offerti a iosa, non sempre riesco a coglierli tutti, e che comunque in questo periodo di afa pesante meglio è trattare argomenti leggeri.
Anche perché là dove io vado non è che si sta a parlare sempre di malattia e accidenti vari, terapie ed effetti collaterali... i cervelli si fonderebbero inesorabilmente. Al contrario si conversa del più e del meno, di tutto e di più, e quindi di cibo e bevande, autentico senso di attaccamento alla vita.
Stamattina così due Amiche, anzi una in particolare ha rivelato le ricette "segrete" (si fa per dire) del "Nocino" e del "Calice". Il primo, noto digestivo... il secondo tonico corroborante.
Il Nocino è di lunga preparazione, comincia il 24 giugno, giorno di San Giovanni, mettendo in infusione nell'alcool a 95°, 24 noci ancora verdi tagliate in quattro.
Si aggiungono garofano e cannella in modesta quantità in modo da non coprire il gusto e zucchero quanto piace, diciamo 500 g per litro.
Si lascia macerare il tutto fino a Natale, si filtra dopo aver passato al torchietto pure le noci e averle mescolate al resto.
Si imbottiglia in vetro scuro, e si lascia riposare per qualche giorno.
E' ottimo per la digestione dei pranzi "importanti" delle feste, ed anche per contrastare il meteorismo intestinale.
Tu dici?... ha chiesto l'altra Amica che stava ad ascoltare.
Come no!?... basta provare. E poi è così buono che ti mette su. Non come il "Calice", ma quasi.
Il Calice...? e che cos'è?
Un altro elisir gustoso assai. Se vuoi ti do pure questa ricetta.
Certo...
Già... certo. E la ricetta l'ha data.
Però a Voi toccherà domani. Per il momento copiate questa, e mi raccomando... tenete a portata di mano foglio e penna.
Quella è da scrivere proprio, precisa e completa.
Cin cin... a domani!
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