Emoticon heart
Giornata di cambiamenti oggi, al di fuori e anche all'interno del Nostro gruppo.
Noto solo in questo momento... 2 defezioni in meno di 24 ore.
Fermo restante che, se si viene accolti con un caloroso benvenuto è altrettanto doveroso uscire con un saluto, magari pure sbattendo la porta, assolutamente... no e poi no, andare via alla chetichella come ladri a notte fonda.
Va be, diciamo che in tre anni, di questa "condotta" me ne sono fatta una ragione, ma all'inizio me la prendevo davvero, tanto da starci male... un fallimento personale. Ovviamente, sbagliavo alla grande e col passare del tempo analizzandomi a fondo per non vivere ogni episodio come atto unico di un grande dramma, sono arrivata alla conclusione che cadevo in errore perché mi sentivo eccessivamente calata "nel ruolo".
Ruolo... che parola, poi... ma che vuol dire?
Pare che Chi lo ricopra venga investito di chissà quale potere o importanza, e forse è solo un "ruolo da niente". Eppure basta pronunciarla questa parola ed è come una magia che trasforma un ranocchio in un principe. Però... a pensarci bene... se il contesto non è propizio e giusto può essere anche il contrario, e il principe torna ranocchio.
E allora che senso ha dichiarare, asserire di avere un ruolo? Non esistono ruoli, scale preferenziali o podi, è la "natura umana" in genere che caratterizza e si esprime secondo temperamento, inclinazioni e modi di approccio nel relazionarsi...
Ecco... forse essere "assertivi" permette di farsi notare, significa sostenere la propria opinione come vera. Indica la capacità di esprimere le proprie idee e sensazioni in modo trasparente ed efficace.
Ma l’assertività è anche un atteggiamento mentale ed emotivo positivo nei confronti di se stessi e della vita. La persona capace di esprimere ciò che pensa, infatti, sa farsi valere e farsi rispettare, espone le sue opinioni anche se sono completamente diverse da quelle degli altri.
Non fa o dice le cose per seguire o accontentare chi ha di fronte, ma è capace di dire e poi fare il contrario, con determinazione e garbo, senza timore, ripensamenti o sensi di colpa.
Sa quello che vuole, riconosce ciò che la fa stare bene e ciò che la fa stare male, ha idee chiare su quali sono i suoi diritti e non permette che vengano calpestati.
L’assertivo non è un egoista, perché può essere sinceramente interessato alle opinioni degli altri e le rispetta, ma non per questo gli dà un valore maggiore rispetto alle proprie.
Insomma prende tutto in considerazione e ne trae il meglio, per farne del "nuovo". Si può dire in tal caso che ha un ruolo da "leader"?
Non direi, giacché ha mostrato "apertura" ed "accoglienza", pur serbando la "sicurezza" di sé.
Riflettiamo...
Tutti occupano un ruolo nell' "economia" dell'Universo...
E' l'essere "Persona" nel pieno rispetto di sé e degli Altri.
Noto solo in questo momento... 2 defezioni in meno di 24 ore.
Fermo restante che, se si viene accolti con un caloroso benvenuto è altrettanto doveroso uscire con un saluto, magari pure sbattendo la porta, assolutamente... no e poi no, andare via alla chetichella come ladri a notte fonda.
Va be, diciamo che in tre anni, di questa "condotta" me ne sono fatta una ragione, ma all'inizio me la prendevo davvero, tanto da starci male... un fallimento personale. Ovviamente, sbagliavo alla grande e col passare del tempo analizzandomi a fondo per non vivere ogni episodio come atto unico di un grande dramma, sono arrivata alla conclusione che cadevo in errore perché mi sentivo eccessivamente calata "nel ruolo".
Ruolo... che parola, poi... ma che vuol dire?
Pare che Chi lo ricopra venga investito di chissà quale potere o importanza, e forse è solo un "ruolo da niente". Eppure basta pronunciarla questa parola ed è come una magia che trasforma un ranocchio in un principe. Però... a pensarci bene... se il contesto non è propizio e giusto può essere anche il contrario, e il principe torna ranocchio.
E allora che senso ha dichiarare, asserire di avere un ruolo? Non esistono ruoli, scale preferenziali o podi, è la "natura umana" in genere che caratterizza e si esprime secondo temperamento, inclinazioni e modi di approccio nel relazionarsi...
Ecco... forse essere "assertivi" permette di farsi notare, significa sostenere la propria opinione come vera. Indica la capacità di esprimere le proprie idee e sensazioni in modo trasparente ed efficace.
Ma l’assertività è anche un atteggiamento mentale ed emotivo positivo nei confronti di se stessi e della vita. La persona capace di esprimere ciò che pensa, infatti, sa farsi valere e farsi rispettare, espone le sue opinioni anche se sono completamente diverse da quelle degli altri.
Non fa o dice le cose per seguire o accontentare chi ha di fronte, ma è capace di dire e poi fare il contrario, con determinazione e garbo, senza timore, ripensamenti o sensi di colpa.
Sa quello che vuole, riconosce ciò che la fa stare bene e ciò che la fa stare male, ha idee chiare su quali sono i suoi diritti e non permette che vengano calpestati.
L’assertivo non è un egoista, perché può essere sinceramente interessato alle opinioni degli altri e le rispetta, ma non per questo gli dà un valore maggiore rispetto alle proprie.
Insomma prende tutto in considerazione e ne trae il meglio, per farne del "nuovo". Si può dire in tal caso che ha un ruolo da "leader"?
Non direi, giacché ha mostrato "apertura" ed "accoglienza", pur serbando la "sicurezza" di sé.
Riflettiamo...
Tutti occupano un ruolo nell' "economia" dell'Universo...
E' l'essere "Persona" nel pieno rispetto di sé e degli Altri.
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