mercoledì 15 aprile 2015

MI CONCEDO UN TANGO?


Emoticon heart 
Verrebbe spontaneo rispondere subito... certo, perché no?
Un po' per divertimento e un po' per attività fisica, piacevole e rilassante... e poi sapere che può fare anche bene alla psiche provata, scaccia via anche il minimo dubbio.
Ballare è un esercizio salvavita, ballare il "tango argentino" ristabilisce equilibrio ed emotività.
Ieri all'incontro del G.A.M.A. è stato l'argomento introduttivo, presentato prima teoricamente e poi con dimostrazione pratica assai coinvolgente da un'insegnante di Tango Argentino, come ballo e forma di terapia complementare ed alternativa in abbinamento con la musica (musicoterapia).
L'UNESCO ha dichiarato nel 2009 il tango patrimonio dell'umanità, un linguaggio che ha conquistato una trascendenza universale. Recenti ricerche, in campo psicologico e medico, hanno rilevato l'efficacia di integrare la multidimensionalità dell'esperienza tango in differenti ambiti di trattamento e di salutogenesi. Nell'abbraccio di un tango si svelano gli equilibri dell'incontro con sé e con gli altri. Un approccio terapeutico pluralistico-integrato centrato sul tango, per l'esplorazione e la promozione del benessere dell'individuo... l'invito a danzare per cambiare ciò che ad un certo punto è venuto a "disturbare" la propria esistenza.
Il tango parte da una base ben precisa, come già accennato... dall' Abbraccio e tende al recupero della "corporeità". Tornare ad amare il proprio corpo dopo un'esperienza di dolore o violenza.
In sintesi si consiglia di ballare il tango perché «l’abbraccio, che è al centro del ballo, avvicina l’uomo e la donna in maniera pacifica. Ballare il tango, infatti, aiuta ad esprimere sentimenti di empatia, affetto, amore e malinconia».
Il presidente dell’Accademia Nacional del Tango di Buenos Aires, Horacio Ferrer, che nella sua lunga carriera ha scritto più di settanta tanghi per Astor Piazzolla, ha sempre sostenuto che il tango «è una cultura tra musica, poesia e ballo che contiene tutti i sentimenti dell’essere umano». E questo perché «nasce da un desiderio di riscatto per un dolore, una patria lasciata o un amore perduto. Ma guarda avanti, è rivolto al futuro».
Nel ballo tutte le figure e gli intrecci di gambe si muovono intorno all’abbraccio di due persone. I movimenti sono energia pura intorno ad un abbraccio. E la coppia nel ballo, è sempre al centro.
Il corpo deve essere diviso in due parti e bisogna dissociare la parte di sopra da quella di sotto. Mentre sotto le gambe si muovono la parte di sopra deve essere sempre in connessione con l’altro, non perderlo mai. Senza la coppia il tango non esiste. Ma per ballare in coppia ci vuole stabilità su se stessi, equilibrio e armonia. Prima di tutto con il proprio corpo.
La danza poi ruota attorno a un perno che è la connessione della coppia.Tutto questo è estremamente terapeutico perché riporta le persone a equilibri primari. Tra un tango e l’altro ci si conosce.
Il tango è l’unica danza che si balla con il cuore e non con i piedi, chi sceglie il tango non si relaziona con aggressività, perché non c’è la possibilità di sopraffazione.
E' complicità, equilibrio, gioco di ruolo in cui tutti e due partecipano, l’uomo e la donna. Quando si balla il tango non c’è uno che domina su un altro, è la complicità che conta, prima di tutto sei costretto ad avere un rapporto con te stesso, devi trovare un tuo asse, un tuo equilibrio e una tua stabilità per poter ballare.
Così aumenterà l'autostima, dopo aver imparato a conoscere maggiormente il proprio corpo e amarlo.
Nel tango esce fuori semplicemente quello che sei. Con naturalezza e improvvisazione.

2 commenti:

  1. Bellissimo il tango, non sapevo avesse anche proprietà terapeutiche, in effetti l'abbraccio libera sostanze positive per il corpo, allora tango tutti i giorni!

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    1. Proprio così, Paola... "stringiamoci" in un tango e "improvvisiamo" gioia.
      E gioia sempre sarà.
      Un grande abbraccio...

      Mary

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