Come non bastassero quelle ordinarie per la sopravvivenza, per superare dei momenti poco sereni o elaborare pensieri che sorprendono all'improvviso... capita, quando meno te l'aspetti, una "battaglia" più impegnativa di altre, che inevitabilmente porta all'"analisi"... di Te stesso, più situazioni o addirittura del contesto.
Quando in qualsiasi campo ci si mette in gioco, non si può non essere preparati a tale eventualità, e dopo episodi ripetuti ci si meraviglia persino che non succeda niente. Possibile!?... tutto tranquillo?
Considerato che l'errore ci può essere... che non si può piacere a Tutti... e che ognuno può a giusto diritto avere la luna a 3/4, ti aspetti ad un certo punto che qualcosa accada.
E accade... ed è subito da pensare ad una strategia, perché tutto quello che è stato da allora, non sia vanificato. Per un saluto poi... in più o in meno... cercato o evitato, supportato corrisposto o... sopportato.
Come è bravo l'essere umano a trovare le giustificazioni all'inquietudine che non gli concede pause e ristoro, e magari pensa di trovarli proprio in quell'"elenco" di motivazioni così slegate tra loro che non si riesce a capirne neanche il punto di partenza.
Certo è che il "meno inquieto" ne fa le spese... fin dal momento della piena consapevolezza.
E deve, anche perché è in animo di farlo, pensare a come districarsi senza fare né farsi male.
Non è abbastanza quello che si è sofferto? Evidentemente... no, almeno non per Tutti.
Ed ora tocca a me... dire la mia, perché nulla resti in sospeso.
La discrezione viene scambiata per menefreghismo.
Procedere con cautela per superbia
Stare in un angolo e aspettare per rifiuto a dialogare.
Ma come si fa ad essere capiti?
Forse dovrò parlare per essere più chiara. Anche a costo di ferire.
Perché ferita mi sono sentita anch'io... per la responsabilità esagerata o ingiusta, ed il giudizio a priori... che però di sicuro non sarà senza una seconda prova d'appello.
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