Mi rendo conto di dare a tratti l'impressione di saltare di palo in frasca, tante sono le sensazioni o meglio le emozioni contrastanti che hanno origine dalla successione degli eventi, dagli incontri fatti, il tutto certamente non catalogabile se non per la cronologia. Poiché si va seguendo l'impeto del momento, parlo raccontando... e potrò sorridere con gli occhi lucidi, scrivo e racconto... con moti altalenanti d'animo e chi ascolta e legge in un primo momento un po' perplesso, alla fine spero riesca a comprendere l'immediatezza del mio "sentito" pensiero".
Questi ultimi giorni che sono seguiti alla serie di controlli periodici, sono stati significativi per me... mi hanno dato spunti di riflessione in più su me stessa e non solo, ho capito da piccole cose... frasi o addirittura parole, segni di attenzione e affetto... quanta "ricchezza" può essere in Noi, che magari ne siamo all'oscuro e proprio per questo ci sentiamo "poveri". Ci sentiamo poveri perché da "inconsapevoli" non la condividiamo, e resta in un canto, non cresce e muore... come "talento" che si svaluta.
"Quando sento il bisogno... scusami, ma devo chiamarti. Sei la dose di speranza per il mio tempo di autonomia"... "Ogni tanto dovrei essere lì, da Te... per ascoltare ciò che mi dici e come me lo dici. Forse... chissà..."
Chissà... ripeto a me stessa... Chi sta meglio, se colui che dà o colui che riceve. Tutto sommato è uno scambio inconsapevole di qualcosa che non conosciamo né sappiamo di possedere, ma di sicuro c'è... esiste e viene fuori quando ognuno esce da sé e si rivolge all'altro. Magari per avere, e poi dona Lui stesso...
...che meraviglia!
E in questo momento riaffiora il ricordo di un banale incidente, quando ero ancora in "trattamento" e presi una storta al piede sinistro. L'essere stata colta alla sprovvista e il dolore molto forte mi avevano tolto il respiro per qualche secondo... avevo resistito fisicamente ma psicologicamente un cedimento l'avevo sentito, come se l'animo avesse perso i sensi. All'improvviso... con la parrucca sulla testa mi ero vista patetica, quasi qualcuno mi stesse dicendo a bruciapelo... vuoi fare la forte ma forte non sei, ti appoggi per non cadere, ti mascheri perché non hai il coraggio di farti vedere.
Ero riuscita a non scoppiare in lacrime ma non a mandare via il forte senso di vuoto e solitudine.
Ad un certo punto una signora era corsa in mio aiuto... in quel momento per me rappresentava un angelo mandato dal cielo... io, la ringraziai con una carezza sulla guancia.
Entrambe restammo "sorprese"... protagoniste stupite e sorridenti di uno di quegli episodi che rimettono in pace col mondo e convincono che in fondo non si è mai del tutto soli.
"Vorrei tanto essere lì con te, perchè mi dai serenità." Chi sta meglio ? credo colui che dà, che è disponibile ad ascoltare e aiutare gli altri. Grazie, con tanto affetto cara Mary.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Lo credo anch'io, cara Ale... Chi dona si ricarica automaticamente, perciò riceve di più.
EliminaUn bacio e... sempre grazie Te che non Ti stanchi mai di seguirmi.
Mary