Ed ecco che mi ritorna Pirandello... un autore che mi è sempre piaciuto fin dai tempi della scuola, con quel "suo dire non dire", parlare per opzioni non manifeste ma facilmente intuibili.
In sintesi... le "due" possibili verità, in concreto, col dubbio che persiste... nessuna verità. Perchè poi potrebbe esserci anche una terza ad annullare tutto... dubbi compresi.
Chi è al di fuori e volesse avventurarsi in questo intreccio di opinioni e certezze, ben presto si troverebbe "impicciato" in un labirinto senza possibilità di uscita se non quella di "crearsene" una, impensabile e in extremis... giusto per venirne fuori e non pensarci più.
E fosse facile... ma facile non è affatto.
Così... una situazione oggettivamente "triste" e due le motivazioni e naturalmente i responsabili. Col tempo tutto si inasprisce e la situazione triste raddoppia e... diventano due che procedono parallele e sempre in peggio. A questo punto dov'è la verità? Solo nella "condizione" di ciascuno, ma non nelle cause di cui entrambi sono responsabili. Sia l'uno che l'altro porterà la "Sua" verità... che a sé stante sarà valida... o così apparirà, ma a tirar le somme ne verrà fuori un'altra chiara ed oggettiva.
Nessuno dei due ha mai fatto nulla per uscire dalla propria situazione... non volendo negare se stesso nemmeno per una volta... perchè in realtà neppure per un attimo ha avuto intenzione di liberarsi veramente di quella "triste condizione".
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