domenica 11 novembre 2018

IL PUDORE DELLA SENSIBILITA'


Premessa indispensabile perché non si vuole escludere nessuno, Tutti sono sensibili, più o meno e a seconda delle occasioni. E' un po' come la soglia del dolore, c'è Chi l'ha alta e Chi no, Chi sopporta e Chi piange per un graffio. Ma se in questo caso si dice apertamente di esserne consapevoli, la persona di grande sensibilità non sa di esserlo, magari intuisce quel qualcosa in più ma in certe situazioni è sempre disponibile a fare un passo indietro, a mettersi in discussione e poi riflettere per comprendere.
E' un importante e faticoso lavoro su se stessi, però credere in ciò che si sente lo impone.
La sensibilità ha pudore ed è umile, perché sa farsi da parte per veder felici, non ha bisogno di vantarsi perché la gratitudine che le viene da sé basta a se stessa.
E' da un bel po' che l'ho conosciuta ma avevo frainteso il Suo porgersi e qualche atteggiamento. Sembrava con la testa perennemente tra le nuvole, per dirla in breve, svampita, però sempre assai gentile. La cosa che mi aveva colpito da subito era il Suo cambiare espressione in modo marcato all'ascolto. Se raccontavo di serenità, le brillavano gli occhi e la curva delle labbra si allargava a 180°, se invece notava qualcuno star male o ascoltava fatti seri o tristi, il viso diventava di una mestizia tale da non sembrare autentica. Un volto da maschera tragica, o meglio uno dei due volti della maschera tragica che porta in sé entrambe le espressioni, lieta e triste. Pur non comprendendola in pieno però mi è stata da sempre simpatica, forse per la Sua mitezza... pensavo, ora so che è per la sensibilità...
- Sai, mi fa tanto male non essere capita da lei, mia sorella. Si irrita perché le do ragione anche quando ha torto, mi dice... la tua dolcezza mi dà allo stomaco, e mi fa piangere e là me ne dice ancora di tante e di brutte. Eppure se l'assecondo è perché vorrei vederla contenta.
- Tu devi essere una sognatrice... ho azzardato... mi ha sorriso...
- Vero! Ho scritto pure delle poesie, e ho vinto anche dei premi, ma non sono mai andata a ritirarli.
- E perché...?
- Mi vergognavo. Così altre cose mie poi le ho fatte firmare da altri. Tanto a me bastava averle pensate.
- La prossima volta ne porti qualcuna?
- Oh, no... chissà dove saranno finite...
Mi è tornato il dubbio che non fosse proprio in sé, ma dopo tutto la persona sensibile a volte lo è, vola coi pensieri e fa della vita un sogno.

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