mercoledì 7 novembre 2018

DIARIO DI BORDO. IL MEGLIO DELLE EMOZIONI. (secondo giorno)






Sveglia dall'alba. Quando hai consapevolezza del Tempo, inconsciamente non hai tempo da sprecare, nemmeno per dormire. Sveglia all'alba, dicevo, contatti di cui prendersi cura e rapporti considerati normali da coccolare, perché in fondo sono quelli più speciali, a volte trascurati perché dati per scontati. Quattro chiacchiere davanti ad una tazza di caffè, e un occhio al cielo, plumbeo come solo a Novembre può, poi... poi Bologna by day, per la "dotta" dal "costume medioevale".
Puntatina in un supermercato biologico e acquisti fuori dall'ordinario, gomasio e "tisana dell'Avvento", perché mai si perda il senso e l'importanza del benessere, percorso di conquista e non conquista assodata. E finalmente in centro, San Petronio e artisti di strada, ricordando il grande "Lucio" e mangiando caldarroste, bollenti, profumate d'antico, fumanti fino all'ultima briciola. Un senso di intimità domestica, curioso scoprirne il valore in strada e lontano da casa. L'animo va "in trasferta" ma conserva le sue potenzialità. Tocco finale ad un sabato speciale, cena in una trattoria resa celebre da una trasmissione televisiva. Tradizione rivisitata per piatti dal nome suggestivo, come la bella romagnola nel bosco (agnolotti ripieni di caprino in brodo di funghi e mirtillo), gusto, emozione e ricordo quando si tornerà indietro e vivo sarà il momento, nella memoria immediato.

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