Non sono solo eventi pesanti a far sentire oppressi, bastano pure dei pensieri che vanno e vengono a frotte, si accavallano, creano "catene" ansiogene destabilizzanti. E' a questo punto che in tutta tranquillità e consapevolezza si fa appello alle 10 e più di 10 risorse in possesso. Comuni a Tutti indistintamente.
Alle risorse si ricorre tramite strategie. Per non perdere il Presente che ogni giorno si rinnova, l'unica realtà di cui veramente si è in possesso.
Stamane ho ripreso il mio giro di controlli. E' incredibile come i mesi siano trascorsi in fretta, anche se il tempo si è allungato, forse anche per questo. Si era creata l'illusione che fosse infinito, o semplicemente per sempre. Per questo stavolta mi ritrovo un po' più tesa, pur sempre pacata ma stanca. Come all'inizio di una corsa dopo un lungo e inutile allenamento.
Ho fatto questo primo esame, dicevo e tra qualche giorno ritirerò l'esito. Ormai è andata, e per il momento non ci penso più. E' andata bene anche perché dopo non sono tornata subito a casa, mi sono lasciata convincere da mio marito a fare una piccola gita nei paraggi, pure se non era uno dei Nostri Mercoledì. Ed è stato più bello e rilassante del solito. Io attratta sempre dalle bancarelle di frutta e verdura, manco fossero vetrine di boutique... Noi a visitare chiese dal pavimento antico e scolorito, alzare gli occhi a quelle volte che sanno di Paradiso, dove si perdono i timorosi pensieri e si trasformano in fiduciosa speranza. Dico sempre, e non mi reputo originale, che le vie del Signore sono infinite e Lui solo sa come fare per portare a sé Chi vuole. Mio marito fino ad un anno fa pareva avesse un'allergia alle chiese, da quando ha ripreso l'antico hobby della fotografia non fa altro che cercarle perché le reputa soggetti ideali. Vuoi il silenzio, la bellezza, il "profumo"... sento che qualcosa sta cambiando, e l'allergia magari diventa "malattia" ma in senso positivo, di quelle croniche che le prendi e non ti lasciano più.
In quanto a me, è successa una cosa strana. Immersa nei miei pensieri ero seduta nella grande cattedrale a rimirare il semplice crocifisso sull'altare. Pregavo... pensavo... pregavo. Scarna l'abside, tutto ridotto all'essenziale, nel perfetto stile romanico. Dal ricco rosone a 15 petali una luce intensa.
All'improvviso ho sentito gran conforto, fatto non di certezze ma protezione comunque. Come quando vorresti un abbraccio e ti arriva solo una carezza. Mi sono sentita meglio. Poi, in piedi lo sguardo è andato alla parete di pietra grezza dietro la panca su cui poco prima ero seduta. Una piccola croce era incisa, quasi scavata. Per me... l'Essenziale. Quello che basta e fa stare bene.
Alle risorse si ricorre tramite strategie. Per non perdere il Presente che ogni giorno si rinnova, l'unica realtà di cui veramente si è in possesso.
Stamane ho ripreso il mio giro di controlli. E' incredibile come i mesi siano trascorsi in fretta, anche se il tempo si è allungato, forse anche per questo. Si era creata l'illusione che fosse infinito, o semplicemente per sempre. Per questo stavolta mi ritrovo un po' più tesa, pur sempre pacata ma stanca. Come all'inizio di una corsa dopo un lungo e inutile allenamento.
Ho fatto questo primo esame, dicevo e tra qualche giorno ritirerò l'esito. Ormai è andata, e per il momento non ci penso più. E' andata bene anche perché dopo non sono tornata subito a casa, mi sono lasciata convincere da mio marito a fare una piccola gita nei paraggi, pure se non era uno dei Nostri Mercoledì. Ed è stato più bello e rilassante del solito. Io attratta sempre dalle bancarelle di frutta e verdura, manco fossero vetrine di boutique... Noi a visitare chiese dal pavimento antico e scolorito, alzare gli occhi a quelle volte che sanno di Paradiso, dove si perdono i timorosi pensieri e si trasformano in fiduciosa speranza. Dico sempre, e non mi reputo originale, che le vie del Signore sono infinite e Lui solo sa come fare per portare a sé Chi vuole. Mio marito fino ad un anno fa pareva avesse un'allergia alle chiese, da quando ha ripreso l'antico hobby della fotografia non fa altro che cercarle perché le reputa soggetti ideali. Vuoi il silenzio, la bellezza, il "profumo"... sento che qualcosa sta cambiando, e l'allergia magari diventa "malattia" ma in senso positivo, di quelle croniche che le prendi e non ti lasciano più.
In quanto a me, è successa una cosa strana. Immersa nei miei pensieri ero seduta nella grande cattedrale a rimirare il semplice crocifisso sull'altare. Pregavo... pensavo... pregavo. Scarna l'abside, tutto ridotto all'essenziale, nel perfetto stile romanico. Dal ricco rosone a 15 petali una luce intensa.
All'improvviso ho sentito gran conforto, fatto non di certezze ma protezione comunque. Come quando vorresti un abbraccio e ti arriva solo una carezza. Mi sono sentita meglio. Poi, in piedi lo sguardo è andato alla parete di pietra grezza dietro la panca su cui poco prima ero seduta. Una piccola croce era incisa, quasi scavata. Per me... l'Essenziale. Quello che basta e fa stare bene.
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