Non conviene mai stabilire uno schema fisso in cui programmi e scadenze e date si susseguono per essere rispettati. O per lo meno è opportuno garantirsi per principio una certa elasticità.
Oggi è stato un mercoledì, e solitamente ogni mercoledì diventa uno dei "Nostri Mercoledì". Mio marito ed io stacchiamo la spina dalle quattro mura e usciamo fuori porta, alla scoperta di posti semisconosciuti e paesi piccolissimi. E' un modo per ricaricarci ed anche ritrovare un interesse comune.
Ma questo è stato un Mercoledì diverso. Una serie di coincidenze non coincidenti con le decisioni prese ha fatto saltare il programma vecchio e pure quello alternativo. Assolutamente niente di grave, al cambiamento si resiste non andandogli contro... come tante volte è stato detto... ma allineandosi con l'adattamento. Ed io mi sono adattata. Mio marito pure. E' uscito da solo... a comperare il pane, ed è tornato all'ora di pranzo.
Ma a me piace pure stare da sola. Ho imparato a scavarmi una "nicchia" speciale dentro, e lì mi rifugio quando sono sola. Mi tengono compagnia i ricordi antichi, ma in numero maggiore quelli recenti. Magari di qualche giorno prima, se non addirittura... ieri.
Già... ieri. Quando una signora che non avevo mai visto mi ha chiamato fata, perché il caso ha voluto mi avvicinassi a Lei al momento giusto con un sorriso e un cestino di caramelle e speranze. E un'altra voleva aiutarmi ad attaccare la locandina porgendomi i pezzettini di scotch. E poi ancora, un paziente mi ha accolto così... Finalmente, lady caramella!
E tanto tanto altro. Perché con qualcuno si discorre molto e si va anche sul profondo...
Lo sai... ha esclamato ad un certo punto quello stesso di prima... mi piace parlare con te. Fai riflessioni profonde. Ma sei... che cosa?
Io...? Non sono assolutamente niente. Condivido le emozioni di un tempo, filtrate attraverso l'esperienza altrui. E in questo mutuo scambio imparo tanto.
Insomma... sei una "praticona"?
Beh, in un certo senso. Magari azzardiamo, che ne dici... autodidatta?
Ma si, hai ragione. Un'autodidatta di Cuore.
Oggi è stato un mercoledì, e solitamente ogni mercoledì diventa uno dei "Nostri Mercoledì". Mio marito ed io stacchiamo la spina dalle quattro mura e usciamo fuori porta, alla scoperta di posti semisconosciuti e paesi piccolissimi. E' un modo per ricaricarci ed anche ritrovare un interesse comune.
Ma questo è stato un Mercoledì diverso. Una serie di coincidenze non coincidenti con le decisioni prese ha fatto saltare il programma vecchio e pure quello alternativo. Assolutamente niente di grave, al cambiamento si resiste non andandogli contro... come tante volte è stato detto... ma allineandosi con l'adattamento. Ed io mi sono adattata. Mio marito pure. E' uscito da solo... a comperare il pane, ed è tornato all'ora di pranzo.
Ma a me piace pure stare da sola. Ho imparato a scavarmi una "nicchia" speciale dentro, e lì mi rifugio quando sono sola. Mi tengono compagnia i ricordi antichi, ma in numero maggiore quelli recenti. Magari di qualche giorno prima, se non addirittura... ieri.
Già... ieri. Quando una signora che non avevo mai visto mi ha chiamato fata, perché il caso ha voluto mi avvicinassi a Lei al momento giusto con un sorriso e un cestino di caramelle e speranze. E un'altra voleva aiutarmi ad attaccare la locandina porgendomi i pezzettini di scotch. E poi ancora, un paziente mi ha accolto così... Finalmente, lady caramella!
E tanto tanto altro. Perché con qualcuno si discorre molto e si va anche sul profondo...
Lo sai... ha esclamato ad un certo punto quello stesso di prima... mi piace parlare con te. Fai riflessioni profonde. Ma sei... che cosa?
Io...? Non sono assolutamente niente. Condivido le emozioni di un tempo, filtrate attraverso l'esperienza altrui. E in questo mutuo scambio imparo tanto.
Insomma... sei una "praticona"?
Beh, in un certo senso. Magari azzardiamo, che ne dici... autodidatta?
Ma si, hai ragione. Un'autodidatta di Cuore.
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