Ovvero... un ricordo e il bilancio.
Ora per me è tutto talmente naturale che sembra sia stato sempre così. Mi sento bene in questo "secondo tempo" della vita mia, e non mi accorgo che va tanto veloce, se non fosse per il cambio di stagione, il cambio d'armadio, il cambio dell'ora. Eppure di ognuna di queste cose vivo i particolari con l'intima gioia di un'adolescente. Se meno di dieci anni fa qualcuno mi avesse detto che per me sarebbe stato così, non gli avrei creduto. E in effetti ancora non me ne rendo conto, essendo stata un'evoluzione lenta e graduale. Quanto s'impara strada facendo... soprattutto se la via è piena di sassi, all'inizio la prendi a piedi nudi e poi continui, metti le scarpe ma individui lo stesso ogni intoppo.
Beh, certo si cambia. Non tutti in meglio... non in tutto meglio.
Per quello che riguarda me, non saprei dire. Sicuramente all'inizio del mio "licenziamento" dalle terapie fui "troppo" per tutto. Presa da un entusiasmo esagerato, mi piaceva ostentarlo e non tenevo conto che poteva apparire stucchevole o inappropriato. E parlavo troppo, e facevo qualche domanda di troppo, e me ne ponevo altrettante. Fui ripresa più volte, ma non furono le parole spesso dure a farmi fare qualche passo indietro. Seguirono giorni in cui l'esempio mi fu maestro e l'esperienza grande esercizio. Poi la mia vita di adesso. Dalla famiglia d'origine... compresa più o meno, da marito e figli accettata ob torto collo. Io seguo il Cuore che va a coloro che sento simili a me, per vicende, emozioni, voglia di esserci un tempo sfrenata oggi molto più temperata.
La risultante che dà un tempo che passa e si acquieta è l'equilibrio. E' una sorta di "aritmetica applicata" all'umanità, si tirano le somme. Si sottrae il superfluo dannoso sempre, si moltiplicano forze e potenzialità. Si scopre l'affetto che è qualcosa di più, s'impara a dividerlo. Con piacere ogni volta ci si ritrova arricchiti, e prova dopo prova "laureati" alla Vita.
Ora per me è tutto talmente naturale che sembra sia stato sempre così. Mi sento bene in questo "secondo tempo" della vita mia, e non mi accorgo che va tanto veloce, se non fosse per il cambio di stagione, il cambio d'armadio, il cambio dell'ora. Eppure di ognuna di queste cose vivo i particolari con l'intima gioia di un'adolescente. Se meno di dieci anni fa qualcuno mi avesse detto che per me sarebbe stato così, non gli avrei creduto. E in effetti ancora non me ne rendo conto, essendo stata un'evoluzione lenta e graduale. Quanto s'impara strada facendo... soprattutto se la via è piena di sassi, all'inizio la prendi a piedi nudi e poi continui, metti le scarpe ma individui lo stesso ogni intoppo.
Beh, certo si cambia. Non tutti in meglio... non in tutto meglio.
Per quello che riguarda me, non saprei dire. Sicuramente all'inizio del mio "licenziamento" dalle terapie fui "troppo" per tutto. Presa da un entusiasmo esagerato, mi piaceva ostentarlo e non tenevo conto che poteva apparire stucchevole o inappropriato. E parlavo troppo, e facevo qualche domanda di troppo, e me ne ponevo altrettante. Fui ripresa più volte, ma non furono le parole spesso dure a farmi fare qualche passo indietro. Seguirono giorni in cui l'esempio mi fu maestro e l'esperienza grande esercizio. Poi la mia vita di adesso. Dalla famiglia d'origine... compresa più o meno, da marito e figli accettata ob torto collo. Io seguo il Cuore che va a coloro che sento simili a me, per vicende, emozioni, voglia di esserci un tempo sfrenata oggi molto più temperata.
La risultante che dà un tempo che passa e si acquieta è l'equilibrio. E' una sorta di "aritmetica applicata" all'umanità, si tirano le somme. Si sottrae il superfluo dannoso sempre, si moltiplicano forze e potenzialità. Si scopre l'affetto che è qualcosa di più, s'impara a dividerlo. Con piacere ogni volta ci si ritrova arricchiti, e prova dopo prova "laureati" alla Vita.
Sono felice per te Mary, la tua serenità la trasmetti benissimo...
RispondiEliminaBuona settimana cara, un abbraccio.