lunedì 12 settembre 2016

QUANDO PASSATO E' IL TEMPO GIUSTO


Si può ricominciare quando e perché lo si sente. Nessuno potrà mai dare il "via", considerando che è stato sufficiente lo spazio concesso alla contrizione e tante lacrime sono bastate a "sciacquare" il dolore.
C'è un tempo per ogni cosa, pure per un "nuovo inizio" dopo che è sembrato fosse la fine di tutto per Tutti. Un inizio non regolato dal Tempo stesso né tanto meno dagli uomini che a volte hanno pure la pretesa di gestire una "dimensione" come questa.
Ognuno è libero e soprattutto vive la Sua storia così come sente.
E' quasi un anno ormai che la mia Amica da sempre non è più, ma io ho continuato a telefonare al marito ogni domenica come facevo con lei quando era in vita. Stamattina puntualmente a mezzogiorno l'ho chiamato. Credo che aspetti la mia telefonata col cellulare pronto alla risposta, perché di solito risponde al primo squillo. Oggi però è squillato a lungo e la risposta tardava ad arrivare, ho cominciato allora a preoccuparmi.
Chissà se chiamo il figlio... pensavo, ed ecco che mi risponde all'improvviso...
Prontooo... uè, Maria... buongiorno e buona domenica. Come stai?
E' questo il rituale, l'esordio domenicale, anche oggi come nulla fosse.
Buona domenica, si... io sto bene ma Tu? Cominciavo a preoccuparmi perché hai indugiato a rispondere.
Già, si... ma sai cos'è? Ero in piedi sul divano a dare la carica all'orologio sulla parete, il cellulare era sul tavolino... perciò... Ma non preoccuparti, io sto bene. Finché Dio vuole...
In piedi sul divano?... ho pensato... un uomo di 80 anni che fa praticamente l'equilibrista, mah! Però non gli ho detto niente.
Sai, Maria... quell'orologio stava antipatico a mia moglie, perché suonava troppo forte. Diceva sempre... chissà quale sarà il giorno che lo butto in mezzo alla vigna. Allora io lo facevo stare "zitto", e zitto è rimasto fino a stamattina. Oggi c'ho pensato. Ed ho deciso di farlo suonare ancora, così mi farà compagnia.
Hai pensato bene. E hai deciso solo ora perché sei riuscito ad elaborare il Tuo lutto. Ne sei venuto fuori.
Ho capito. C'hai ragione. Sai che mi sento? Come fossi uscito dalla cella frigorifero... comincio a sentire più "calore".
Si torna a vivere, perché è concesso a Chi resta. E Chi resta lo fa coi tempi propri e in modo personale. Ma sempre quando per Lui, e solo per Lui passato è il tempo giusto.

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