Rappresentazione nuova, descrizione diversa di questo "Nostro Mercoledì" trascorso fuori dopo una settimana di fermo.
Una bellissima giornata di primo Autunno. Tiepida, tersa... dai profumi inequivocabili di stagione e dalla luce rassicurante. Qualche nube sulla via, ma abbastanza distante da non preoccupare.
E così siamo giunti a Vasto, una città che non conoscevo e che ho trovato assai bella. Un mosaico di delicata bellezza. Un mare stupendo.
Un po' di palchi qua e là... quelli da cui piccole orchestrine un tempo regalavano musica nelle ville comunali... e qualche giostrina. E poi, proprio al centro della piazza antistante il castello, una grande e colorata ruota panoramica.
La mia "attrazione" preferita, l'unica che non mi perdevo mai da ragazzina, e anche più avanti quando qualche volta ci sono salita con i miei bambini. Quando si arriva nel punto più alto e si ferma, il dondolio della piccola navetta e il soffio d'aria diverso mozzano il respiro, e intanto lo sguardo abbraccia in una sola volta tutto quanto può.
Oggi, quella ruota era ferma ma immaginiamo se così non fosse stato. Di certo sarei salita, e quando fosse arrivato il momento avrei potuto ammirare l'ampia spiaggia lambita da piccole onde in progressione, la vastità di Punta Aderci, e rientrando... i vicoli medievali, le strade regolari, le chiese e i campanili... tutto dall'alto.
Scrivo ed è una sensazione strana. Sarà forse a causa dei pensieri contrastanti di questi ultimi giorni, sarà perché così doveva essere... mi sembra quasi di descrivere un sogno.
Intanto guardo gli scatti di questa giornata.
Un panino e un grappolo d'uva come pranzo vista bosco... per due volte un caffè e qualche dolcetto consumati allo stesso bar. Il Nostro "confrontarci" rilassato di tutti i mercoledì.
Sono certezze queste, inconfutabili. Come le bellezze carpite con uno sguardo solo da una ruota panoramica.
Una bellissima giornata di primo Autunno. Tiepida, tersa... dai profumi inequivocabili di stagione e dalla luce rassicurante. Qualche nube sulla via, ma abbastanza distante da non preoccupare.
E così siamo giunti a Vasto, una città che non conoscevo e che ho trovato assai bella. Un mosaico di delicata bellezza. Un mare stupendo.
Un po' di palchi qua e là... quelli da cui piccole orchestrine un tempo regalavano musica nelle ville comunali... e qualche giostrina. E poi, proprio al centro della piazza antistante il castello, una grande e colorata ruota panoramica.
La mia "attrazione" preferita, l'unica che non mi perdevo mai da ragazzina, e anche più avanti quando qualche volta ci sono salita con i miei bambini. Quando si arriva nel punto più alto e si ferma, il dondolio della piccola navetta e il soffio d'aria diverso mozzano il respiro, e intanto lo sguardo abbraccia in una sola volta tutto quanto può.
Oggi, quella ruota era ferma ma immaginiamo se così non fosse stato. Di certo sarei salita, e quando fosse arrivato il momento avrei potuto ammirare l'ampia spiaggia lambita da piccole onde in progressione, la vastità di Punta Aderci, e rientrando... i vicoli medievali, le strade regolari, le chiese e i campanili... tutto dall'alto.
Scrivo ed è una sensazione strana. Sarà forse a causa dei pensieri contrastanti di questi ultimi giorni, sarà perché così doveva essere... mi sembra quasi di descrivere un sogno.
Intanto guardo gli scatti di questa giornata.
Un panino e un grappolo d'uva come pranzo vista bosco... per due volte un caffè e qualche dolcetto consumati allo stesso bar. Il Nostro "confrontarci" rilassato di tutti i mercoledì.
Sono certezze queste, inconfutabili. Come le bellezze carpite con uno sguardo solo da una ruota panoramica.
Nessun commento:
Posta un commento