Mi chiedo a volte che cosa sia che mi spinga a voler condividere ogni cosa, esperienza, emozione, gioia o anche semplicemente "una caramella" con tutti quelli che ora costituiscono " il mio mondo".
Non è mia quest'espressione, l'ho rubata perché mi piace molto e rende bene il pensiero di chi vive il "post-tumore"... desiderio di crearsi un nido, un riparo dove sentirsi al sicuro, capito e protetto.
Ho detto più volte, "Ma sarò normale?"
Qualcuno ha risposto con un cenno di assenso, molti hanno sorriso.
E' certo comunque che io mi sento bene, molto bene quando seguo questo tipo di impulso che viene dal Cuore.
Ed è così che posso ritrovarmi con un'Amica che fa una TAC di controllo, la raggiungo, faccio il "tifo" per lei e voglio che senta la mia presenza.
Oppure seguo le alterne vicende di un'altra... la sostengo, conforto, ne vivo insieme la gioia delle piccole vittorie
Ricordo un dono che mi fu fatto... una tartaruga, un simbolo ma anche un messaggio, un animale in grado di proteggersi da ogni attacco esterno, che rappresenta una forza nascosta, la forza che ad un certo punto scopriamo di possedere. Perché è in tutti Noi, questo è certo... solo che non ne siamo pienamente consapevoli e spesso non confidiamo nelle risorse nascoste che ci appartengono.
Come quell'Amica di un tempo, Pasqualina che ho incontrato di nuovo qualche settimana fa, una donna semplice e genuina come la buona terra.
Lei sorrideva e non si lamentava, anzi ringraziava Dio perché non aveva grossi disturbi a causa della chemio, poi un giorno aveva fatto un'affermazione un po' forte, "Se Dio ci vuole bene ci fa campa', se ci vuole male ci fa mori'".
No, mia cara, i mali non sono una punizione, nascono per l'eterno conflitto tra il bene e il male e noi ne siamo solo vittime inconsapevoli.
Dio che è sommo bene non può volerci male e nel dolore ci sostiene sempre, comunque vada è, e resterà Padre.
E anche la morte non è da temere... semplicemente... naturale conclusione della vita.
Nascita e morte, alfa e omega dell'esistenza.
Non è mia quest'espressione, l'ho rubata perché mi piace molto e rende bene il pensiero di chi vive il "post-tumore"... desiderio di crearsi un nido, un riparo dove sentirsi al sicuro, capito e protetto.
Ho detto più volte, "Ma sarò normale?"
Qualcuno ha risposto con un cenno di assenso, molti hanno sorriso.
E' certo comunque che io mi sento bene, molto bene quando seguo questo tipo di impulso che viene dal Cuore.
Ed è così che posso ritrovarmi con un'Amica che fa una TAC di controllo, la raggiungo, faccio il "tifo" per lei e voglio che senta la mia presenza.
Oppure seguo le alterne vicende di un'altra... la sostengo, conforto, ne vivo insieme la gioia delle piccole vittorie
Ricordo un dono che mi fu fatto... una tartaruga, un simbolo ma anche un messaggio, un animale in grado di proteggersi da ogni attacco esterno, che rappresenta una forza nascosta, la forza che ad un certo punto scopriamo di possedere. Perché è in tutti Noi, questo è certo... solo che non ne siamo pienamente consapevoli e spesso non confidiamo nelle risorse nascoste che ci appartengono.
Come quell'Amica di un tempo, Pasqualina che ho incontrato di nuovo qualche settimana fa, una donna semplice e genuina come la buona terra.
Lei sorrideva e non si lamentava, anzi ringraziava Dio perché non aveva grossi disturbi a causa della chemio, poi un giorno aveva fatto un'affermazione un po' forte, "Se Dio ci vuole bene ci fa campa', se ci vuole male ci fa mori'".
No, mia cara, i mali non sono una punizione, nascono per l'eterno conflitto tra il bene e il male e noi ne siamo solo vittime inconsapevoli.
Dio che è sommo bene non può volerci male e nel dolore ci sostiene sempre, comunque vada è, e resterà Padre.
E anche la morte non è da temere... semplicemente... naturale conclusione della vita.
Nascita e morte, alfa e omega dell'esistenza.
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