Succede e non me ne rendo conto. Ci rifletto solo dopo e per associazione di idee. Ma di ribellione si tratta, intima eppure visibile, "serpeggiante" e inquieta... Chi la vive si sente più forte anche se per poco... Chi la nota non capisce ma si sofferma... perché... che cosa sarà capitato ancora?
Niente di diverso o nuovo, sarà solo per quel senso di appartenenza al "tutt'uno", desiderio forse assurdo di non voler mai staccarsi da una realtà che sconvolge e a poco a poco è diventata "mondo"...
... Il mio, coi suoi "volti", le "storie"... i grandi dolori e le piccole gioie assaporate nell'estrema dolcezza, come le ormai note "gelatine di frutta".
Succede allora ed è l' "immediata reazione" quando si fa strada la consapevolezza che qualcuno sta per abbandonare il campo e la trincea. E' chiaro non per Sua volontà, nessuno lo farebbe mai se ama la vita anche "tutto compreso"... è costretto, viene tirato a forza indietro, strattonato e privato di qualsiasi minima risorsa.
E stanco così dovrà fermarsi... prima o poi.
Ebbene... da questa attesa nasce l' "intima ribellione", viene fuori con un sospiro e monta piano piano come vento ed energia.
Stamattina in casa non mi sono mai fermata... non volevo pensare ma poi l'ho fatto con maggiore intensità... temevo ogni sosta fosse una pausa di arresto e invece una sola è stata ricarica di forza.
Ricordi e tanti pensieri... lavoro e voglia inesauribile di non darsi mai per vinta, dimostrare che non è facile "liquidarci" solo perché si è imbattuto in Noi, così per caso.
Perché è questo che succede semplicemente quando senti di far parte di una "globalità"... il "dolore" di uno solo appartiene a Tutti, come pure la "sconfitta", ma di rimando viene fuori una "forza di riscatto" per cui si continua a... lottare per la "vittoria".
E fosse anche una "voce solitaria", sarà vissuta nella gioia piena... serbata nell'intimo di ognuno come grande conforto e preziosa risorsa.
Niente di diverso o nuovo, sarà solo per quel senso di appartenenza al "tutt'uno", desiderio forse assurdo di non voler mai staccarsi da una realtà che sconvolge e a poco a poco è diventata "mondo"...
... Il mio, coi suoi "volti", le "storie"... i grandi dolori e le piccole gioie assaporate nell'estrema dolcezza, come le ormai note "gelatine di frutta".
Succede allora ed è l' "immediata reazione" quando si fa strada la consapevolezza che qualcuno sta per abbandonare il campo e la trincea. E' chiaro non per Sua volontà, nessuno lo farebbe mai se ama la vita anche "tutto compreso"... è costretto, viene tirato a forza indietro, strattonato e privato di qualsiasi minima risorsa.
E stanco così dovrà fermarsi... prima o poi.
Ebbene... da questa attesa nasce l' "intima ribellione", viene fuori con un sospiro e monta piano piano come vento ed energia.
Stamattina in casa non mi sono mai fermata... non volevo pensare ma poi l'ho fatto con maggiore intensità... temevo ogni sosta fosse una pausa di arresto e invece una sola è stata ricarica di forza.
Ricordi e tanti pensieri... lavoro e voglia inesauribile di non darsi mai per vinta, dimostrare che non è facile "liquidarci" solo perché si è imbattuto in Noi, così per caso.
Perché è questo che succede semplicemente quando senti di far parte di una "globalità"... il "dolore" di uno solo appartiene a Tutti, come pure la "sconfitta", ma di rimando viene fuori una "forza di riscatto" per cui si continua a... lottare per la "vittoria".
E fosse anche una "voce solitaria", sarà vissuta nella gioia piena... serbata nell'intimo di ognuno come grande conforto e preziosa risorsa.
sempre "densi" i tuoi scritti
RispondiEliminaGrazie, Soffio... detto da Te è più che un complimento.
EliminaUn caro saluto...
Mary
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina