Spesso pensiamo che sia possibile svegliarsi da un sogno... bello o brutto che sia... e ritrovarsi nella realtà "desiderata" in quello stesso sogno. E' impossibile... converrà invece adattare ciò che intorno è reale a quel "modello" che il subconscio suggerì.
Finalmente sono passate le ultime feste a cadenza ravvicinata, feste civili che ormai non hanno molto più senso data l'odierna situazione del paese... giorni che ricorderò come quelli di maggior disagio per me da due anni a questa parte.
Sono passati questi giorni ed oggi mi sono resa conto di tanto altro ancora... mi servirà per rivalutare ciò che ho tralasciato... per apprezzare quello che mi aspetta.
Stamattina faceva la ricostruzione del seno, Carmelì... l'amica della Prima Rosa, la più bella. S'erano conosciute all'epoca del primo intervento e s'erano legate più di due sorelle. Io, m'ero...accodata? No, meglio sarebbe dire, affiancata... come una sorella maggiore o una madre, insieme poi siamo andate quasi per la stessa via confrontandoci e condividendo qualsiasi cosa... stupidaggini comprese che in situazioni come le nostre assumono un significato e valore tutto speciale.
Con la Prima Rosa, la più bella ci siamo incontrate all'entrata prima di salire... siamo arrivate e Lei conosceva tutti i parenti di Carmelì... Io non conoscevo nessuno ma Tutti conoscevano me, perchè ne aveva parlato loro e mi sono sentita piccola piccola perchè considerata esageratamente "GRANDE". Non è che avessi fatto granchè... ero solo incappata nella stessa "avventura" dopo tutto. E quando Carmelì è uscita dalla sala operatoria il Suo sorriso a me rivolto è stato il regalo più grande che m'ha ripagato della "delusione" di questi ultimi giorni... l'essermi sentita e ritrovata non come pensavo "in sogno", quando portavo l'espansore ma sapevo che era una condizione transitoria.
Così Carmelì quasi dormiva ancora quando ha fatto cenno a Sua madre d'avvicinarsi al letto... "Mamma, questa è Mary..." ha detto a voce fioca.
Le ho dato un bacio sulla fronte... "Sai, stanotte ho chiamato mio marito col Tuo nome... gli dicevo, non preoccuparti, andrà tutto bene... perchè Ti ho pensato e tanto anche..." Mi ha sorriso di nuovo e poi sono scappata via. Mi ero emozionata e non volevo darlo a vedere più di tanto.
Noi Tutte, di qualsiasi età... ci sentiamo profondamente legate perchè sicure di capirci a fondo e capaci di sostenerci altrettanto.
E' qualcosa che va al di là... è come ritrovarsi in un porto sicuro dove c'è rifugio sempre e sempre puoi essere Te stessa con tutte le Tue "falle".
Oggi ho imparato altro...
Stasera per esempio... dopo cena non ho lucidato il lavello d'acciaio. E' stata la prima volta ed ho fatto bene... vale la pena lasciare qualcosa di "matto" per mantenere invece "lucidi" i pensieri.
Quanto e' bello scoprire cosa e' piu' importante nel momento, un sorriso dolce Mari..:))
RispondiEliminaE la Vita risulta più bella perchè fatta di momenti positivi da scoprire.
EliminaDolcezze a Te... Mariella.
Mary
dobbiamo amare le nostre falle,fanno parte di noi del nostro modo di essere...
RispondiEliminaUn abbraccio mica mia per una serena giornata
Pinuccia
Dobbiamo amarle sì, perchè ci rendono più credibili a Noi stessi.
EliminaUn abbraccio infinito, Pinuccia... cara Amica mia.
Mary
Le donne hanno una sensibilità diversa...
RispondiEliminaBuona giornata cara Mary.
ale
E' vero, Ale... però penso che... tranne rare eccezioni gli uomini s'impongano un certo atteggiamento. Forse temono di apparire deboli se mostrano di essere sensibili. Esattamente il contrario di quello che è.
EliminaUn carissimo abbraccio, Amica mia.
Mary
...vale la pena lasciare qualcosa di "matto" per mantenere invece "lucidi" i pensieri.
RispondiEliminaBeh..una chiusa da scrittore!! brava Mary
un abbraccio da me con tanto affetto
Grazie, Costy... mi fai sempre un mondo di complimenti.
EliminaEppure a me non sembra di scrivere chissà che...
Tutto mi viene così, spontaneo e naturale come il parlare e confrontarmi con gli Altri. Comunque non nascondo che le Tue parole mi fanno tanto piacere e costituiscono uno stimolo in più.
T'abbraccio forte forte,
Mary
Cara Mary ti leggo e....mi capisco un po di piu'..attraverso i tuoi pensieri chiarisco i miei ....forse dar ascolto ai nostri bisogni autentici ci renderebbe la vita piu' leggera ....volerci un po piu' bene ,accettare i nostri limiti amare le nostre debolezze ci renderebbe piu' forti e non in lotta perenne col mondo per dimostrare quanto valiamo.
RispondiEliminaUn abbraccio da sorella.!!!
Anto.
Mia cara... penso che quando si è in lotta col mondo intero in realtà si è in guerra perenne con se stessi. Il problema è tutto nel non accettarsi e volere invece sempre essere al pari di Altri che non è detto poi siano nel giusto. Ma dalle origini..."l'erba del vicino è sempre più verde" e perciò lo spirito di eccessiva emulazione e competizione portano ad una perenne inquietudine e a trascurare il "proprio orto" che sicuramente nel modo giusto darebbe più frutto.
EliminaFelice di non confonderti coi miei pensieri, t'abbraccio anch'io... forte.
Mary
Leggevo i tuoi post.... Sei formidabile, e siamo grandi noi donne. Pur in momenti pesanti e dolorosi, si riesce a sorridere, ma soprattutto a sostenerci. E' bello trovare altre donne per condividere i fardelli che la vita riserva. Ciao carissima.
RispondiEliminaAnche in questo, cara Viola entrano in gioco il saper accettare i propri limiti e l'umiltà per avvicinarsi ad Altri, magari per chiedere aiuto mentre gli stessi ne hanno bisogno quanto Te.
EliminaE così... che meravigliosa catena di solidarietà ed amore viene a crearsi!
In tanti si diventa un esercito sempre pronto a combattere e il nemico non fa più paura.
Un abbraccio.
Mary