"Penso che sia perfetto, mamma... le linguine col tonno le piaceranno sicuramente."
Meno male, ho pensato... ci tengo a fare una buona figura, una bella impressione... come prima volta!
E questo venerdì mattina, un po' diverso è iniziato così... pensando già alla metà del giorno. Poi sono rimasta sola a sfaccendare e cucinare e il pensiero è andato a ritroso ma non troppo, a qualche giorno prima... alla "Signora..." accompagnata dal genero così "attento" da sembrare un figlio. Che a pensarci bene, il più delle volte un figlio non è nemmeno poi così attento, quindi quel genero lo era di più... "più attento di un figlio".
E' inutile questa precisazione? Direi di no, a giudicare dalla seraficità persistente di quell' uomo di mezza età che si contrapponeva agli attacchi distruttivi sia pur bonari della suocera... Tu hai fatto questo, ed io allora? E se non c'ero io Tu che facevi? Vedi che ti sbagli... tu non ricordi, ma io sì... e così via fino allo sfinimento... ma non certo del genero "più attento di un figlio" che continuava a sorridere e a guardarla dietro le lenti fumè degli occhiali da sole. Intanto la "Signora...", quasi sentendosi presa in giro continuava a guardarlo di sbieco, bofonchiando ogni tanto qualche parola.
" Però devo dire che... donne come mia suocera non esistono. Nessuna sarebbe riuscita a reggere un marito come il Suo, specialmente ora che ha 90 anni."
Essendo stata evidentemente toccata la nota giusta, la donna aveva cominciato a "sciogliersi", e con sicurezza alternata a stizza repressa aveva preso ad elencare tutti i difetti del marito, che chiaramente a Suo dire, "era molto difettoso". Per prima cosa non aveva mai voluto accompagnarla in ospedale... "perchè mi fa impressione, non lo sai?", poi si metteva sempre in ghingheri e a quell'età non era forse una vergogna? Ed infine... colpa delle colpe, "mangiava sano"... ovvero pretendeva di fare pasti a pranzo e cena a base d'insalata o verdure, quasi affatto carne e un frutto per volta. Ma il problema in sè non era questo... poichè non gli era rimasto un dente voleva che Sua moglie provvedesse alle Sue "insostituibili" esigenze tagliuzzando l'insalata, grattugiando la mela e dedicandogli tante piccole attenzioni come ai vecchi tempi, perchè erano sì passati gli anni dal giorno del loro matrimonio, ma 62 anni dopo tutto... non erano mica un secolo!
ahahah..tesoro mi hai fatto sorridere stamattina..ho immaginato tutta la scena come in un cortometraggio..ma chissà perchè in black&white
RispondiEliminaihih..forti sti nonnetti!!
Un bacione per un dolce week end
Costy
Ciao, Costy!
EliminaForse i personaggi un po' "vintage" Ti hanno fatto immaginare il tutto in bianco e nero, però hai ragione, la storia fa sorridere e a me fa rimpiangere il "bel tempo che fu" quando i sentimenti, anche se indubbiamente soggetti a trasformazioni e mutamenti valevano pur qualcosa.
Ti abbraccio con affetto come sempre e un buon fine settimana anche per Te.
Mary
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RispondiEliminaCara Mary,hai fatto sorridere anche me,ma ripensando alla nonnina ho immaginato che vita avrà vissuto accanto ad un uomo così egocentrico,per non dire egoista.Ti auguro una serena domenica,Letizia.
RispondiEliminaE' vero, mia cara, ma da come parlava, con orgoglio... s'intendeva che avesse affrontato e superato la cosa senza grosse difficoltà... come se fosse stata una prova di resistenza vinta.
EliminaMah... i Tempi son cambiati, per questo certi atteggiamenti, è naturale che a Noi sembrino "autoflagellazioni" di stampo masochistico.
Un abbraccio e una buona domenica,
Mary
E' sempre un piacere leggerti Mary.
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte per una buona giornata
E per me è piacere ancora più grande vederti qui a commentare nonostante i Tuoi pensieri.
EliminaUn bacio,
Mary
no,non va bene...
RispondiEliminalu
Mia cara... immagino e Ti capisco, ma se le parole valgono qualcosa, fatti forza... Ti prego, se vai troppo giù è più difficile la risalita.
EliminaUn abbraccio fortissimo,
Mary
Ciao Mary,
RispondiEliminaho scoperto il tuo blog e l'ho trovato molto bello: scrivi molto bene e sembra di essere dentro al racconto.
E' vero, anche io l'ho immaginato in bianco e nero.
Mi unsco ai lettori fissi
E' un piacere aaverti conosciuto
A presto.
Benvenuta Keiko!
RispondiEliminaTi ringrazio per avermi scoperta così hai dato modo a me di scoprire Te.
Mamma mia, che gioco di parole!
Mi sono iscritta anch'io tra i lettori fissi del Tuo blog... Ti seguirò molto volentieri.
Un abbraccio,
Mary
Per le nostre nonne era naturale accudire il proprio uomo ,anche in caso e succedeva molto spesso questo fosse un despota...le nostre mamme un po' meno ,almeno ricordo i miei genitori che avevano un rapporto di reciproco rispetto pur non oltrepassando certi limiti...in cucina mio padre mai...ora siamo alla parità...ma mi piacerebbe pensare ad una parità maturata nella concezione che la donna meriti davvero considerazione e rispetto in quanto essere ...importante!!
RispondiEliminaBuona domenica Anto.
Ps ogni mattina sei il mio appuntamento fisso con il caffe'!!.
Ciao, Anto...
RispondiEliminaQuello che succedeva un tempo non andava bene, quello che accade oggi non è tanto meglio. La decantata parità acquisita è in realtà solo a parole perchè la donna continua troppo spesso ad essere discriminata.
Al di là del fatto che deve essere considerata in tutto pari all'uomo, ad essa va riconosciuto il grande privilegio e merito della "maternità" che la porta un gradino in su, una sorta di onnipotenza per cui è davvero "importante".
Ringraziandoti per la "fedeltà", Ti abbraccio augurandoti anch'io una felice domenica.
Mary
P.S. Spero che come il caffè io ti faccia cominciare bene la giornata.