E anche quella prima dei TAXANI era fatta. Tutto bene, questa nuova terapia non aveva nulla a che fare con la precedente, eccezion fatta per una grande sonnolenza che sopraggiungeva all'improvviso dopo le due prime brevi infusioni, all'inizio del farmaco vero e proprio. Colpa degli antistaminici, mi avevano detto Marta e Grazia, ed io forte di questa spiegazione, mi ero lasciata andare ad appisolarmi aspettando di tornare pienamente cosciente. A differenza della "rossa" il TAXOL aveva un tempo d'infusione più lungo, tre quarti d'ora in più, 45 minuti che per quella prima volta erano stati 60, onde evitare effetti spiacevoli e poter parare eventuali reazioni allergiche. Per fortuna anche quel farmaco mi fu amico ed io conclusi la mia mattina al Day Hospital quasi senza accorgermene un po' per la sonnolenza, un po' per la chiacchierata con Rosa che terminò la sua ultima "rossa" molto prima di me. Restai sola e fui l'ultima ad andare via in quell'assolato giorno di luglio, in pieno solleone. Era meno una, ne restavano altre undici... Dio mio... avrei finito ad ottobre! Quella scadenza mi sembrò tremendamente lontana, decisi di non pensarci più e di fare di lì innanzi solo il count down... il tempo sarebbe trascorso più in fretta.
Quel pomeriggio mi sentii molto stordita, una specie di zombie, mi aggiravo per casa come un automa, ma tutto sommato non fu una sensazione spiacevole, era come essere su una nuvoletta, camminare su un tappeto di bambagia, farsi cullare dal movimento dolce delle onde del mare...
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