martedì 27 dicembre 2022
LA VITA E OLTRE (n.9) (Semplicemente Natale)
Ebbene... il giorno di Natale è trascorso, e se un tempo, prima della pandemia fu confusione, ora è stato anche peggio.
Per alcuni voglia di riprendere in piena libertà, mentre io sono giunta alla conclusione di sentire forte l'esigenza di "caldo buono", gentilezza e intimità.
Alcun regalo, ma ad un "surplus" di affetto e presenze. Ciò che in fondo serve davvero per sentirsi appagati. Un sorriso può cambiare il corso di una giornata, e un abbraccio addirittura il metabolismo.
Il Natale invece anche quest'anno è piombato addosso e scivola via, non prima di conflitti, turbamenti, ansie grandi e piccole.
Perché siamo un po' tesi è vero, e pare muoverci nell'aere del futuro temendo una voragine improvvisa.
Quante se ne dicono...
Io ascolto e taccio. O azzardo una timida opinione. A parte la strana inquietudine che accompagna le feste di fine anno, bisognerebbe essere consapevoli che l'esistenza è metà e metà.
Tutto è vita, il bello e il brutto, il divertimento e la noia, il riposo e la fatica. E se anche il frastuono delle feste dà noia, basterà appartarsi per andare oltre, e ritrovarsi nell'essenziale.
Alternanza di stati d'animo di una coscienza in subbuglio, la quasi certezza di aver trovato la strada giusta.
Quando si dice serenità, comprensione, Amore a tutto tondo.
E poi... poi diventiamo vittime della malinconia.
Troppe aspettative riposte nell'Amore in confezione natalizia.
Natale è tutti i giorni e non chiede nulla in cambio.
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Natale è tutti i giorni, sì, a saperlo riconoscere. La pandemia ha insegnato davvero poco, si è tornati al caos, al consumo compulsivo, agli auguri frettolosi, da una volta all'anno.. forse i peggiori..
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, Franco.
RispondiEliminaLa superficialità è dilagante.
Ma tra Noi gli auguri sono sinceri e grati sempre.