Per me la notte ha in sé ogni sfumatura di blu, da quando è fonda fino all'alba e si mescola con il rosa.
Ed è a sera, quand'è quasi notte, che io mi incontro coi pensieri dell'intero giorno.
Comincio dal primo mattino a pensare. È una predisposizione naturale a intuizioni felici che regalano la sensazione di aver capito tutto, a seconda di situazione o problematica o momento.
Da sempre sono così...
Mia madre, un tempo anche se ormai non ci faceva più caso, comunque mi stuzzicava e lo faceva nel Suo dialetto, quasi per sdrammatizzare quello che per Lei era un brutto "vizio" che mi rendeva "pesante".
E in effetti non è che ridessi poi molto, ero sempre così concentrata...
Dal mio atteggiamento e dalle considerazioni materne e non solo, venne fuori la "leggenda metropolitana" che io avessi un carattere pesante quanto un macigno, cosa di cui alla fine mi convinsi e che mi sono portata dietro fino a quando mi sono ammalata. Poi tutto è cambiato. Un po' alla volta all'inizio, in seguito sempre più rapidamente, tanto che continuo a non riconoscermi.
E che sono cambiati i pensieri. Non girano più intorno a me stessa. Perché sono uscita fuori da me stessa.
Sono di cura ed accudimento, serena positività, speranza mai spenta. E poi non restano fermi lì nella mente, si evolvono e traducono, si fissano per essere condivisi.
E a sera, come stasera... sosto qui a pensare e scrivere senza arrovellarmi, perché chiusa non sono più in quell'angusto cerchio.
E quando finalmente è quasi notte, mi rifugio qua tra le righe che mi accolgono accomodanti e chiare...
Blu scuro, è il colore della notte dove si concentrano e si bloccano i nostri occhi, le orecchie, le parole, tutto quanto.
- Banana Yashimoto -
... e poi rivolgo il pensiero altrove, dai ricordi a quel che sarà.
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